Part 11 Spagnolo.

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Presi il cambio e mi diressi in bagno intenta a voler fare una doccia, a cercare di dimenticare quello che era successo con il deficiente.

<Lacey apri> disse tirando dei pugni alla porta. La aprì il più in fretta possibile perché non volevo che si rompesse. Mi fece segno di sedermi sul letto mentre lei era in piedi. Le chiese che cosa non andava. <Senti Lacey so che non sono tua amica o sorella ma almeno vorrei che parlassimo come persone normali.> Sinceramente non mi aspettavo questa risposta. <Astrid tu sei mia amica ma non è successo niente di cui preoccuparsi. Almeno non ancora> Cercai di convincerla inutilmente.

<Certo come no e l'incontro con il fantastico Metthew?> Fece con un sorriso stampato in faccia. <Come fai a saperlo?> chiesi cercando di cambiare argomento invano. <Non è questo il punto, dimmi prima cosa è successo!!>

Le raccontai tutto dall'inizio cioè da dopo la chiacchierata con Zane e Cody. Appena finito era più che sconvolta, era sorpresa, era preoccupata ma non capivo il motivo.

<Che hai? Ho fatto qualcosa di sbagliato?> 

<No è solo che dovresti starli lontano..> 

<Il motivo?> Non capivo perché tutti mi dicevano la stessa cosa, io non ricevo ordini, non sono un cane, non sono come tutte le coglione presenti in questa fottuta scuola, che ubbidiscono solo per fare bella figura.<Lui è al secondo anno, e da quando è entrato a far parte di scuola era il figo della situazione e non c'è ragazza che non si sia fatto in queste mura. Lui è un puttaniere, la sua regola è una notte e via poi passa a un'altra e ti prego non farlo anche tu. Non voglio che ti affezioni a lui perché ci rimarresti troppo male.> Wow non me lo aspettavo bè che dire a parte che si vedeva lontano un miglio sta cosa?

<Si va bene, posso andare a fare la doccia che domani abbiamo lezione?> le chiesi, anche perché ero davvero stanca. Lei annuì e ritornai in bagno. Mi spogliai ed entrai nella doccia. Aprì il getto d'acqua, e mentre quelle gocce bagnavano ogni singola parte del mio corpo comincia a pensare. Dalla discussione di oggi pomeriggio fino ad ora. Non capivo il perché mi volessero allontanare da lui cioè bene è un cazzo di puttaniere ma non me ne frega mi so difendere da sola e questo l'ho dimostrato il primo giorno in cortile. E poi ripensai alla lite con mia madre. 

Cazzo altri bambini, ma non si stancano neanche un po' a procreare così tanto cioè cazzo contenetevi. E ora che faccio?. Il bello è che non capiscono che più membri si aggiungono a questa famiglia più sono a rischio, ma questo non è un mio problema, che si arrangino. Che testa di merda.

Appena finita la doccia misi il pigiama e mi diressi sul mio letto con l'intenzione di dormire, ma non avevo sonno così guardai fuori dalla finestra e vidi le stelle che ormai si erano impossessate del cielo e la luna che risplende in mezzo a loro.

Mi addormentai con quel bellissimo cielo stellato.

Il giorno dopo:

La sveglia suonò alle 6:00. La buttai per terra e smise di suonare. Sentì qualcuno alzarsi di fianco a me e venne verso di me scaraventandomi per terra. <Porca troia Astrid. Potevi svegliarmi anche senza buttarmi per terra.> dissi mentre cercai di aprire gli occhi ma venni accecata dal sole che si stava già facendo strada dentro la stanza. <No, mi piaceva di più l'idea di buttarti> iniziò a ridere <Ma vaffanculo> Mi alzai e andai in bagno. Alle 7:00 uscì e mi misi dei pantaloni bianchi stretti strappati e una felpa nera. 

Una volta pronte uscimmo guardai l'orario ed avevamo economia. Andammo al primo piano ed entrammo. Cazzo mi ero dimenticata che anche le seconde frequentano le stesse lezioni.

Vidi Metthew e il suo gruppo nei banchi infondo e tutte le ragazze presenti di fianco a loro intente a cercare di portarseli a letto. Che schifo. Andai con Astrid ai primi banchi e parlammo finché non arrivò il professore. Che appresi si chiamasse Jason Hellas. 

<Bene iniziamo...chi sa dirmi che cosa è l'economia aziendale?> Alzai subito la mano e mi chiamò per rispondere:<L'economia aziendale è una banca delle scienze economiche che studia gli aspetti amministrativi, commerciali e tecnici delle aziende.> dissi e poi si complimentò con me.

Iniziò a spiegare le tematiche dell'economia, cose che già sapevo ma ascoltai lo stesso. Molti non capirono la spiegazione e il prof dovette ripetere tutto da capo, ammazza che noia.

Finite le prime due ore ci dirigemmo alla classe di lingue straniere. Ci sedemmo negli stessi posti di prima e subito dopo arrivò la professoressa McNite.

<Inizieremo con spagnolo> Un coro di disapprovazione si alimentò nella classe, ma le lingue erano cosi affascinanti. <Qualcuno vuole iniziare col presentarsi in spagnolo?> C'era un silenzio da far paura, ma avendo studiato le lingue per anni alzai la mano, tutti continuarono a guardarmi anche Astrid era sorpresa. Ma quando sei figlia di un assassino della mafia è il minimo. <Bene signorina Gareth cominci>

<Mi nombre es Lacey Charlotte Axel Gareth Jr. Tengo 14 anos, tengo 3 hermanas y padres ausentes. Hablo idiomas y me gusta mucho el balocensto>

 (per chi non avesse capito ho scritto: Mi chiamo Lacey Charlotte Axel Gareth Jr. ho 14 anni ho 3 sorelle e dei genitori assenti. Parlo 8 lingue e mi piace molto il basket.)

 L'ultima parte la dissi guardando Metthew, che sorrise, probabilmente si ripensò anche lui a quello che fu successo ieri. Però temo che sarà molto difficile liberarmi di lui.









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