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Erano passate ormai settimane da quello spettacolo e occhi di ghiaccio era stato contattato da un importante produttore che aveva conosciuto proprio a quella festa. lui non aveva idea di come comportarsi, non aveva mai pensato di fare musica, non aveva mai provato a cantare se non sotto la doccia e con scarsi risultati, ma Francesca l'aveva incoraggiato, poteva anche limitarsi a scrivere e su quello aveva davvero tanto talento, così tanto da riconoscerlo anche lui stesso. Durante quelle settimane capitò solo una volta che pensasse a quella risata, ma non avendo altri elementi per cercarla decise di lasciar perdere e concentrarsi su tutto il resto. Giulia d'altro canto era sotto pressione e non poco, aveva trascurato la scuola a causa dello spettacolo e si era ritrovata sommersa dallo studio in quelle settimane, l'unica cosa che la faceva sentire viva e dava un senso alle sue giornate era andare in sala e provare le nuove coreografie che avrebbe presentato a un provino non molto tempo più tardi. Quella mattina non aveva fatto in tempo a prendere l'autobus, così pensò di fare una passeggiata come piaceva a lei, decise di fare una strada diversa dal solito e mentre camminava cominciò ad ascoltare musica, come sempre scelta a casaccio; partì "sciccherie" di questa nuova cantante che lei neanche conosceva, ma le metteva troppa voglia di ballare e la "gasava", era così distratta che non si accorse di aver superato l'accademia, così continuò a camminare fino a quando:

"Cazzo potevi fare più attenzione, ora chi raccoglie tutti questi fogli"- disse un ragazzetto riccio e arrogante

"Perdonami, ero distratta, mi dispiace, scusami, ti aiuto a raccoglierli io"-disse Giulia mortificata e così imbarazzata da diventare viola e nascondere il viso per la vergogna. Il riccio alzò lo sguardo mentre lo aiutava a raccogliere i fogli e gli sembrò molto familiare , possibile che fosse proprio quella ballerina? O era così pazzo da immaginarlo e basta? quante probabilità c'erano che fosse proprio lei?

"No, figurati, scusami tu se ti ho urlato contro, è che questi appunti sono davvero molto importanti"- sorrise sinceramente per l'imbarazzo di quella bambolina.
Giulia si scusó nuovamente e cominció a camminare verso la sua scuola ma si accorse che non riconosceva il quartiere,così decise di fare retrofront imbattendosi nuovamente in quel ragazzo che sembrava una statua per quanto era concentrato su quei fogli,"devono essere davvero importanti per lui"- pensò tra sè-non voleva disturbarlo ma voleva capire dove fosse finita e lui sembrava uno di quelli che sanno sempre tutto,così:
"Ei scusami,ti sarò sembrata davvero una pazza,ma credo proprio di essermi persa,non è che potresti dirmi in quale parte di Roma siamo?"- il ragazzo le rivolse lo sguardo,scrutandola, mostrando quei suoi occhi di ghiaccio magnetici che compirono immediatamente l'attenzione della ragazza; d'altro canto la prima cosa che lui pensò quando incontró quegli occhioni da cerbiatto fu quanto fosse bella,sembrava un ritratto,aveva dei lineamenti così dolci e singolari che era rimasto a guardarla per alcuni secondi;accorgendosi che la stava fissando troppo disse:
"Oddio scusami ero sovrappensiero, qui siamo a Roma flaminio,non sei di qui? Vuoi che ti indichi la strada per la tua destinazione?"/disse senza pensarci troppo e infatti poco dopo riflettendoci si domandò se non fosse stato troppo strano.
"Ma come Roma flaminio,non so proprio come ci sia arrivata qui. Nono io sono di Roma, cioè sono italo-catalana, ma che importa a te scusami sto vaneggiando"- disse Giulia ridendo e arrossì,senza un motivo così assurdo,semplicemente si rese conto di quanto fosse bello quel ragazzo.
"Ahahahahhahah non preoccuparti,quindi dove ti stai dirigendo?"-chiese.
"ma io manco so il tuo nome e te vuoi sapere dove mi sto dirigendo?"-disse con una risata così forte e contagiosa
"oddio hai ragione,piacere,Giovanni. Dove ti stai dirigendo ahahahah?"- disse il ragazzo con fare spavaldo
"ahahahhahahah io sono Giulia comunque è un piacere,non te lo dico dove mi sto recando,non so potresti essere un serial killer"- scoppiando di nuovo a ridere
Dopo minuti di conversazione su argomenti totalmente sconnessi tra loro e soprattutto dopo aver creato un clima eccessivamente surreale Giovanni si fece avanti,voleva sapere:
"Scusami in anticipo, ti sembrerò davvero pazzo,posso mica farti una domanda?"- disse con un certo imbarazzo il riccio senza darlo troppo a vedere.
Giulia,che era una persona molto gentile, acconsentí con un cenno.
"Sono stato ad un evento qualche tempo fa e mi chiedevo se tu fossi una delle ballerine presenti"
Giulia lo guardò stranita per poi rispondergli che effettivamente aveva preso parte a un progetto della sua accademia di danza qualche settimana prima e che era proprio lì che sarebbe dovuta andare quel pomeriggio.
"Be innanzitutto complimenti,sei davvero brava,sembravi volare"
"Ma ahahahahahahah,grazie grazie sconosciuto"
"Devo sembrarti davvero inquietante eh"
"giusto un po' ahahahah"
Mentre parlavano cominciarono ad incamminarsi dato che l'accademia di Giulia e lo studio del produttore che Giovanni doveva incontrare erano molto vicine.
"allora,io ti ho detto,anzi tu sai che faccio la ballerina,ora devi dirmi qual è la tua passione così siamo pari"-disse Giulia con un tono così bambinesco da suscitare un sorriso sincero e dolce da parte del ragazzo.
"be,a me piace tanto scrivere,scrivo poesie,ma da poco potrei essere interessato alla musica diciamo così"
"che bello,deve essere bello sapere usare bene le parole tanto da scrivere poesie o addirittura canzoni. E dimmi hai mica pensato a un nome d'arte ahahah?"
"Un nome d'arte? Cos"ha che non va il mio nome? È così carino"- disse Giovanni ridendo
"Be se vuoi distinguerti dovresti averne uno,che ne so potresti chiamarti Sangiovanni ahahah"- Giulia disse queste parole in maniera totalmente ingenua,lo stava prendendo in giro,non avrebbe mai immaginato ciò che sarebbe poi accaduto e quanto quel nome sarebbe stato conosciuto di li a pochi mesi.
"Ma ahahahahhaha,ma cos'è,che nome sarebbe,poi mi hanno sempre detto che non ho proprio la faccia da bravo ragazzo sai? E dov'è finita la teoria sul serial killer?"- Scatenó una risata ancora più forte di Giulia,che rideva di gusto,coprendosi però sempre il viso;aveva notato questo suo gesto più volte e non capiva perché lo facesse,era così bella quando rideva. Giovanni era così preso inspiegabilmente da una persona di cui sapeva così poco e con cui aveva parlato per così poco tempo.
Camminarono continuando a parlare e scherzare fino a che Giulia non arrivò a destinazione e dopo qualche isolato anche Giovanni.
"Allora sconosciuto sconnesso ahahahah,grazie per avermi accompagnata,non so dove mi troverei a quest'ora"
"Tu ti perdi nella tua città e lo sconnesso sono io? Male Giulia,malissimo"-disse con tono divertito.
"ahahahah grazie sul serio,ora devo proprio andare, ciao SANGIOVANNI"- disse con una smorfia rimarcando il soprannome che gli aveva suggerito.
"Ciao sconnessa ahahah è stato un piacere"
Giovanni si incamminò verso il suo appuntamento con la l'umore più leggero che avesse mai avuto,Giulia ebbe le stesse sensazioni,ne avrebbero parlato anni dopo con il sorriso stampato sul viso,ma questa è un'altra storia.
Non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo così bizzarro e gentile,al fatto che fosse rimasto colpito dal suo modo di ballare,che le avesse fatto quei complimenti e con il quale aveva avuto una naturalezza singolare nel parlare,cosa che per lei era più unica che rara con una persona che non conosceva; tendeva infatti a mostrarsi per ciò che era a persone che sapeva non l'avrebbero mai giudicata.
D'altro canto Giovanni era tornato a casa e ripensando a quella ragazza,a quante probabilità ci fossero di vederla ancora, decise come faceva in questi casi di scrivere tutte le sensazioni di quel momento. La notte passó ma entrambi non smettevano di pensare a quello strano ma piacevole incontro. Giovanni si addormento pensando a quella particolare risata e Giulia pensando a quegli occhi che sembrano contenere l'oceano all'interno.

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