Passò una settimana da quel terribile avvenimento, Tsukki si prese cura di Yamaguchi e qualche volta andò a trovarlo a casa sua, scoprendo poi di abitare più vicino di quanto pensassero. Era una calda mattina d'Aprile, il sole splendeva e illuminava il suolo ricoperto di rugiada per la piovuta notturna. I due ragazzi stavano camminando l'uno di fianco all'altro, nel percorso per raggiungere la scuola. Durante il tragitto Yamaguchi si voltò parecchie volte indietro, si sentiva osservato, tenuto d'occhio e questo colse l'attenzione di Tsukki.
<<tutto bene Tadashi?>>
<<ehm.... sisi tranquillo andiamo avanti>>...
La campanella suonò e Tsukishima era seduto al suo posto a prendere appunti sulla lezione di filosofia. La materia la trovava abbastanza interessante e ascoltava il professore con attenzione. Mentre maneggiava sul banco fece accidentalmente cadere la biro blu, si piegò per raccoglierla ma notò un foglietto di carta con scritto "X Tsukishima Kei" sotto la gamba del banco, lo raccolse e se lo mise in tasca...
YAMAGUCHI POV:
Finalmente la lezione era terminata, odio il prof di francese (#ridateci la gioconda) e il francese, non ci capisco niente bonjour, bonsoir NON NE POSSO PIÙ. Decido di recarmi alla classe di Tsukki per passare insieme l'intervallo, chiedo a qualcuno se fosse ancora in classe e un suo compagno lo indica... seguo il suo dito con lo sguardo vedendolo poi seduto a leggere un foglietto di carta...
<<ehy Tsukki che succede?>>
<<niente di particolare>>
<<cosa stai leggendo?>> disse avvicinandosi per vedere meglio...
<<nulla...>>Sul bigliettino era presente una scritta "incontriamoci sul tetto nella pausa pranzo" la calligrafia era disordinata e il messaggio era scritto a matita...probabilmente il mittente non aveva avuto molto tempo tempo per scriverlo.
Ore 12.15
Tsukishima era diretto verso il tetto della scuola, durante il piccolo tragitto si fece molte domande e iniziò anche a preoccuparsi se la cosa avrebbe potuto ferire Yamaguchi e un po' si pentiva di non aver detto nulla al ragazzo, magari non ci sarebbe restato così male. Tsukki raggiunse il tetto, si sedette sulla panchina e attese il misterioso mittente di quel bigliettino singolare. Passarono ben due buoni minuti prima che il biondo potesse intravedere una figura avvicinarsi a lui: aveva i capelli bianchi, gli occhi azzuri. In cui si intravedeva un anima buona. Passò un brivido sulla schiena del ragazzo nel vedere quella sagoma che gli trasmetteva sicurezza e calma mentre, un leggero rossore e calore iniziava ad espandersi sulle sue guance pallide.
^^piacere Akihiko, sono stato io ad inviarti quel messaggio, scusa il metodo ma non sono mai riuscito a prenderti in privato per parlarti^^
^^ah capisco, comunque piacere Ts--^^
^^so benissimo come ti chiami e cosa fai, ti ho chiamato per parlare di altro. Da qualche settimana ho notato che stai sempre con quel moccioso dai capelli verdi e con lo sguardo spaventato, sembra una capretta smarrita senza di te^^
Tsukki rimase quasi pietrificato, non aveva mai visto questo tipo, eppure conosceva quasi tutto di lui, che sia uno stalker? O un maniac? (tell all your friends that I'm crazy and I drive you mad! YOU'RE MANIAC! scusate Conan Grey vibes)
^^dalla tua espressione riesco a capire che sai di chi sto parlando, Yamaguchi Tadashi..>>
mentre diceva quel nome nel suo tono di voce si percepiva un certo disprezzo e questa cosa fece altamente irritare il biondino che però con sangue freddo rimase zitto...