Capitolo 3. Il Tempio desolato

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A Zhou Zishu non importava, aveva fatto e visto ogni sorta di cose, a quel mondo, per cercare di sopravvivere, quindi non si preoccupava più di nulla, proprio come non si preoccupava delle parolacce di un vecchio pescatore.

La barca con il tendalino da sole, solcava silenziosamente l'acqua del fiume. Dall'altra parte, una giovane donna gridava insistente: "Castagne d'acqua*, vendo castagne d'acqua."

Era come se il tempo fosse rallentato e scorresse con la stessa lentezza del fiume, pensò Zhou Zishu, se fosse davvero morto lì, ne sarebbe valsa la pena.

*Le castagne d'acqua cinesi sono i rizomi di una pianta erbacea tipica dell'Asia. Sono piccole e di forma arrotondata; la buccia è color bruno lucido, mentre la polpa è bianca e di consistenza croccante. Le castagne d'acqua cinesi possono essere consumate crude, leggermente bollite o alla griglia , e talvolta sono conservate sfuse in salamoia o sigillate in barattolo.

Quando era passato da Penglai e aveva visitato la leggendaria montagna degli immortali*, proprio mentre saliva sul fianco della montagna, un'idea simile attraversò i suoi pensieri, ma poi aveva pensato ai famosi fiori di albicocco e alla leggendaria pioggia nebbiosa di Jiangnan, che non aveva ancora visitato, così continuò il suo percorso, fino a raggiungere la città a sud del fiume.

*Monte Penglai, è una terra mistica di cui si narra nella mitologia cinese, è la sede degli Otto Immortali, o almeno il luogo dove essi si recano per consumare un banchetto. Un luogo dove non esistono dolori e inverni, dove il riso e il vino, non si esauriscono mai, vi sono inoltre frutti magici in grado di guarire qualunque malattia, dare eterna gioy e persino resuscitare i morti.

Ora, aveva improvvisamente riprovato quel tipo di emozione, diede un morso alla dura e secca torta di riso e la masticò forte e a lungo, con le guance piene, e alla fine riuscì ad inghiottire facilmente. Poi scosse la testa e pensò che aveva visto Jiangnan, ma non era ancora stato alle tre montagne e ai cinque monti sacri*, fermarsi lì sarebbe stato un vero peccato.

* Si riferisce alle tre famose montagne: Huangshan, Lushan e Yandangshan e ai cinque monti sacri: la Grande Montagna Taishan orientale, la Grande Montagna Huashan Ovest, la Grande Montagna Sud Hengshan (nello Hunan), la Grande Montagna Nord Hengshan (nello Shanxi) e la Grande Montagna Centro Songshan.

Quindi lasciò andare, in quel luogo, tutti i suoi tristi sentimenti.

All'improvviso il pescatore, sembrò soffocare per la propria saliva, le sue imprecazioni cessarono, la schiena ricurva e la testa leggermente inclinata, e senza battere ciglio, gli occhi fissi in una direzione. Zhou Zishu era incuriosito, quindi sporse la testa fuori dalla barca, e seguì il suo sguardo.

Vide il vecchio pescatore scrutare due persone, che camminavano lungo la riva, erano l'uomo in grigio e la bella ragazza della taverna. Sebbene i capelli del pescatore fossero ormai bianchi, i suoi occhi sembravano acuti e perspicaci, guardandolo da più da vicino, sotto i capelli disordinati, si potevano ancora vedere le tempie sporgenti*, i palmi erano spessi, e muscoli ed ossa ancora ben legati. Inutile dire che Zhou Zishu, non era ancora diventato cieco, poteva ben vedere che quello, non era un semplice vecchio.

*Un tempo si credeva che gli uomini con le tempie sporgenti fossero più attenti, perspicaci e capaci nelle finanze.

Voleva chiedergli perchè li fissasse in maniera così guardinga e così a lungo, ma d'altra parte, a prima vista, anche loro non sembravano persone semplici. La bella ragazza si guardava intorno e saltellava in giro, attenta a non oltrepassare l'uomo, camminando sempre a qualche metro dietro di lui*.

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