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La fama. Una parola che può avere un'infinità di motivi per essere attribuita ad una persona. Chi per il suo stile di vita e chi per il suo pensiero. La vera domanda è: può una persona diventare famosa in pochissimo tempo? Beh, io vi posso dire con certezza che è assolutissimamente vero.
Vi sono, di fatto, centinaia, se non migliaia, di persone che giornalmente vengono viste, per pochi secondi, da milioni di persone. E io rientro in quel gruppo che viene considerato vip.

Mi presento, mi chiamo Kristopher Brown, o meglio noto come Kris 19. Ho 21 anni e, come si può capire dal mio nome, sono conosciuto per la mia passione: L'hockey su ghiaccio. Gioco da pochi mesi nella squadra della mia città, la Boston Bruins, dopo che sono stato per più di un anno fermo per un mio periodo di riflessione. Ah, dimenticavo una della cose più importanti, sono il capitano. Ora potete capire di cosa parlavo prima per quanto riguarda la fama. Tornando a noi, sono la copia sputata di mio padre, occhi verdi e capelli castani, solo con la differenza che io li porto sempre spettinati.

"Capitano" un urlo mi riporta sul pianeta terra.

Chi poteva essere se non Harry, il mio migliore amico, se non che mio fratello.

"Hey stronzo" gli rivolgo un'occhiata mentre metto al suo posto il bilanciere che stavo utilizzando. Mi alzo e incrocio le braccia al petto, mentre lo guardo saltellare per tutta la palestra. Sapete, per una persona che pratica sport, è molto importante allenare il proprio fisico, non solo perché sul campo il contatto fisico è tanto, ma anche per le ragazze, non so se mi sono spiegato.

Harry si piazza davanti a me, copiando la mia stessa postura. "Bro, stasera c'è una festa da urlo in un locale al centro, quindi ci sarà tanta figa e tanto alcol. Dobbiamo proprio andarci"

Ecco la mia vita: ragazze, alcol e ancora ragazze. Che cosa volevo di più? Oltre al fatto che sono molto conosciuto nella mia città, Boston, nell'intero stato del Massachusetts, per non parlare degli altri, come Montana, Washington, Canada, e molti altri. Poi, se vogliamo aggiungere i social, ho più di 15 milioni di follower, e per questo nel mio letto c'è sempre qualche ragazza.

Quindi, anche stasera non dirò di certo di no "Certo bro" gli do una pacca sulla spalla.

Ci salutiamo con la promessa di rivederci alle 8 a casa mia, mentre mi dirigo verso gli spogliatoi visto che ho finito gli esercizi giornalieri. Faccio la doccia, saluto tutti e mi precipito in macchina, visto che mio padre mi sta aspettando a casa insieme al mio manager. Ebbene sì, ho anche un manager.

Alle 7 in punto, arrivo davanti casa mia, con l'angoscia che sia successo qualcosa, visto che di solito con David ci diamo appuntamento sempre nel suo ufficio.

Salgo la grande scalinata che divide il gigantesco portone con la zona adibita a parcheggio, passando prima davanti alla Rolls Royce di mio padre e alla Mercedes di David. Arrivato davanti al portone di legno di noce dove ci sono incise le iniziali della mia famiglia: BB e KJ, Blake Brown e Krystal Jensen, nonché mio padre e mia madre. Prendo due respiri profondi, prima di aprire la porta, dove mi ritrovo una scena per lo più comica. Mia sorella Samantha che litiga con mia madre e posso scommettere tutti i puck autografati che ho in camera del perché.

"No io stasera vado dove mi pare, visto che ci vanno tutte le mie amiche, e non sarai di certo tu a non farmici andare" urla prima di girare i tacchi e salire le scale che portano alla zona notte.

"Non ti azzardare a rivolgerti così con me Samantha" stesso tono di voce, solo che proviene da un bocca diversa. Mia madre.

Chiudo la porta lentamente, in modo che non mi senta nessuno e che non si accorgano di me, solo che lo scatto della serratura che si chiude, ha fatto anche l'eco, visto che si è amplificato nel silenzio totale. Così un paio d'occhi di un azzurro accecante si posano su di me.

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