III

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Mi afferra per il viso delicatamente, circondandolo con le sue grandissime mani morbide. Ci guardiamo negli occhi, mentre mi accarezza la guancia con le dita, per poi avvicinarsi lentamente verso il mio viso...

"Sveglia pulce, è ora di andare a scuola" sono queste le parole che mi riportarono dal mondo dei sogni. Anzi, più che parole, sono state delle vere e proprie urla. Apro gli occhi di scatto, volendo uccidere chiunque sia stato a disturbare la mia favola. Si vabbè, era solo un sogno, però vale lo stesso. Mi hanno disturbata. Mi ritrovo una grandissima testa di cazzo a pochi millimetri dalla mia faccia. Chi poteva essere se non Logan? A questo giro lo castro veramente.

Tutto contento se la ride sotto i baffi, non sapendo con lo aspetta.
Brutto pezzo di merda, ora ti faccio vedere io, penso tra me e me. Lo afferro per il bavero della sua bellissima maglia, che per la cronaca ho stirato proprio ieri, visto che se non lo faccio io non lo fa nessuno, e lo avvicino ancora di più al mio viso.

"Tu sei un pezzo di merda" ringhio a pochi millimetri dalla mia faccia, per poi invertire la situazione in un batter d'occhio, buttandolo di schiena sul letto. Per quanto ho fatto veloce, non si è nemmeno reso conto del pericolo. Sbatte gli occhi ripetutamente, come stordito, mentre gli salgo a cavalcioni sul bacino e inizio a tirargli i capelli.

"Esprimi il tuo ultimo desiderio, perché oggi ti giuro che ti ammazzo" gli urlo, mentre continuo ancora il mio lavoro con le mani.

Lui in tutta risposta, inizia a scalciare, non riuscendoci a prendere ovviamente, visto che papà mia ha insegnato un sacco di mosse di autodifesa. Quindi con me non ha scampo questo mostro.

"Ah, mi fai male stronza" si dimena come un forsennato, mentre io, con la mano libera, inizio a stringergli il collo.

Te l'avevo detto che ti uccidevo prima o poi.

"Basta ragazzi!" si aggiunge un'altra persona a questo ammasso di mani che tirano e piedi che scalciano, però con la differenza che non sono dirette verso mio fratello, no, ma verso la sottoscritta. Vengo afferrata per i fianchi, per poi messa con i piedi per terra. Non prima di vera scalciato, colpendo mio fratello ad un braccio.

"Lasciami, che lo uccido" continuo ad urlare ed a scalciare.

"No ora basta Xenia" tuona il traditore, se non che mio padre. Stronzo pure tu.

"Come basta papà! Mi ha svegliata" ringhio. Ragazzi, mi manca veramente solo la bava alla bocca.

Non ci posso credere. Ditemi perché una persona non può dormire in santa pace solo per un giorno? Mah, io non li capisco. Non chiedo troppo.

"Ho detto no" scuote il capo con i lineamenti duri. Non riuscendo però a contenere appieno un sorriso.

"Ma stavo facendo un sogno bellissimo", mi lamentai.

"Sempre la solita" una risata, che non può che farmi innervosire di più, esce dalle le sue labbra. Lo guardai di traverso imbronciata, riflettendo su una mia prossima vendetta anche per lui.

"Mi hai fatto male stronza" si intromette mio fratello, massaggiandosi il braccio colpito. Ben gli sta.

"È meglio se stai zitto ora Lo, che tua sorella non è tanto propensa alle maniere dolci stamattina" ride mio padre, mentre mi afferra per un braccio appena cerco di riavvicinarmi a lui.

"Ascolta il nostro caro e dolce papà, fratello. Però sappi che non finisce qui" sussurro diabolica, facendo formare un cipiglio sul suo viso , bello sì, perché uguale al mio, ma da prendere a schiaffi. Sanno che sono molto vendicativa.

In tutta risposta, mi arriva un bel dito medio, mentre papà, girato di spalle e scuotendo la testa, si dirige verso la porta di camera mia. So che sta ridendo, e per non darcela vinta a noi, cerca di nasconderlo in tutti i modi. Ma noi apprezziamo il suo sforzo, davvero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 09, 2021 ⏰

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