⬛ Brucia!

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Va a fuoco il carillon magico:
è questo il mio scenario tragico.

Una nenia stonata pizzica le orecchie,
ma perché corro se sono nata nel nulla?

Ogni equilibrista dal baricentro instabile
dice che ogni mia azione è contestabile.

Se non apro gli occhi il mio corpo è invaso,
dalla tenia del dolore urticante è pervaso.

Mi chiedo perché sia, il vento, così freddo
mentre la neve scende lieve nel cervello.

All'addiaccio col ghiaccio nel cuore bimbo
non so che buono fare o dire: quindi fingo.

Si concretizza, tra file di spine nere,
il serpente che viaggia nelle mie vene.

Col mal di testa della bugiarda, codarda,
nello specchio la mia gemella mi guarda.

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