Va a fuoco il carillon magico:
è questo il mio scenario tragico.Una nenia stonata pizzica le orecchie,
ma perché corro se sono nata nel nulla?Ogni equilibrista dal baricentro instabile
dice che ogni mia azione è contestabile.Se non apro gli occhi il mio corpo è invaso,
dalla tenia del dolore urticante è pervaso.Mi chiedo perché sia, il vento, così freddo
mentre la neve scende lieve nel cervello.All'addiaccio col ghiaccio nel cuore bimbo
non so che buono fare o dire: quindi fingo.Si concretizza, tra file di spine nere,
il serpente che viaggia nelle mie vene.Col mal di testa della bugiarda, codarda,
nello specchio la mia gemella mi guarda.
