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10 luglio 2018.

Svegliarsi con la consapevolezza di aver perso qualcuno, dormire sapendo che non rivedrai più quella persona che ti ha accompagnato sebbene per pochi anni durante la tua vita, è irritante. Lo definirei addirittura ingiusto, ho sempre creduto a Dio, agli angeli e a tutto il resto, solo che da quando quel maledetto giorno si è compiuto, la mia fede non è come quella di un tempo.

Mia nonna crede che io sia completamente uscita fuori di senno, mi rammenta che un giorno quando morirò Dio mi perdonerà per l'affronto che ho fatto nei suoi confronti, io non credo nemmeno esista una vita oltre la morte per questo sono piuttosto indifferente a ciò che accade al di fuori.

«Che cosa stai facendo ancora a letto Diana?»Nonno entra nella stanza con un vassoio ricolmo di cibo, un cornetto ripieno al cioccolato, una tazza di tè e una macedonia, ho una grande passione per la frutta sin da quando ero una bambina, non ho mai smesso di mangiarla!

Questa mattina sembra di buon umore, non è andato a lavorare quindi presumo voglia godersi l'aria di campagna ancora per qualche giorno, essendo in ferie si dedica di più al raccolto e a stare con me e nonna.

«Scusa nonno, stavo riflettendo su alcune cose... È già arrivata Jessy?» Mia cugina che ogni tanto scende dal suo paradiso personale cioè New York, viene a farci visita insieme ai suoi genitori e a suo marito, ha una vita praticamente perfetta e non la invidio affatto, per il semplice motivo che ho sempre amato vivere in campagna e non a contatto con molte persone, mi danno sui nervi e sopportare voci assordarti alle prime luci del mattino non è proprio il massimo.

Prendo un pezzo di questo meraviglioso cornetto e lo addento subito, assaporando il gusto del cioccolato al latte misto alla vaniglia che mia nonna aggiunge sempre nelle sue ricette di dolci, alzo per qualche secondo lo sguardo verso l'orologio e noto che sono le 11:00, di solito non mi sveglio tardi perché vado spesso a fare due passi prima di aiutare in casa, sarà stata colpa di quell'incubo che da giorni interrompe il mio sonno e dopo non riesco più a dormire.

«Tesoro si sono arrivati, Jessy pensa che stai sempre dentro la tua stanza e hai bisogno di uscire! Io credo che non capisca nemmeno cosa voglia dire vivere nella quiete totale, abituata ad avere una vita frenetica giorno per giorno.»
Detesto quando devono pensare queste stupidaggini, cosa ci fa se qualcuno preferisce stare tranquilla nella sua camera e non andare in giro a fare baldorie di continuo? Sarà che crescendo con i miei nonni ho preso le loro stesse identiche azioni di una normale quotidianità, li ringrazio appunto per averlo reso possibile.

«Mi do una sistemata e scendo in salotto, d'accordo?» Do un bacio a mio nonno sopra la guancia e corro verso il bagno, sciacquo la faccia e lavo i denti, non sia mai che Jessy possa giudicare anche il mio aspetto fisico, ma comunque l'avrà fatto in segreto e nessuno ovviamente vuole dirmelo, conoscendo bene la reazione esagerata che potrei avere visto che tendo a prendermela per la minima cosa.

Metto la mia salopette di jeans e una maglietta a righe gialla, faccio una coda di cavallo e scendo le scale a chiocciola che conducono al piano di sotto, sento già i bambini che starnazzano come se fossero dei galli in un pollaio, mia nonna conversa con Jessy e suo marito che appena mi vedono scendere sorridono subito, non posso negare che mi sia mancato averli intorno, di solito passo dei bellissimi weekend con loro.

«Cugina! Da quanto tempo, come stai? Ti vedo in ottima forma, direi che la nonna sta cucinando leggero... » Oh, non so se prenderlo come un complimento o uno strano modo di dirmi che sono dimagrita parecchio, tutto sommato ha ragione sul fatto che ultimamente mia nonna cucina poco, sarà che da quando sono ricominciati quei dolori ai reni tende a stare spesso a letto, mi preoccupa e non poco questa cosa.

𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐧 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥\\ 𝐡.𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora