"Amami fino alle ossa o uccidimi.." #OceanFireSeries #3

Parte - 24 Non me ne vado

Maddie Carter:

Lo guardo andare via, e sento ancora le sue parole a ripetizione come un cazzo di dejavu. 

"Sparisci Maddie, non perdere il tuo prezioso tempo con me. Stai lontano da me ti contagerei, sono solo feccia dolcezza, torna al tuo mondo, tutto questo non fa per te". 

Sono così persa in quelle parole che non mi accorgo di niente e nessuno finche Lettie non si para davanti a me mettendomi le mani sulle spalle e stringendole con forza. 

"Non prendermi per una spiona ma ho assistito alla vostra conversazione..", la guardo negli occhi sospirando. 

"Allora perchè sei ancora qua? Non hai bisogno che ti spieghi nulla Lettie" ,lei scrolla la testa guardandomi corrucciata. 

"Io non ho bisogno di spiegazioni, ma tu sì mia cara ma non posso dartele, ti posso dire soltanto che era un enorme balla quella che lui ti ha rifilato, va da lui", la guardo cercando di capirci qualcosa di più ma alla fine lascio andare le parole. 

"Se non mi vuole accanto qualsiasi cosa sia, perchè dovrei umiliarmi?" 

"Perchè ne vale la pena Maddie, fattelo dire da una vecchia signora ;)" 

La guardo sorridendo scrollando la testa e poi decido che nonostante tutto ha ragione, e alla fine Lettie mi indica la stanza di Christopher e non posso fare a meno di andare da lui. 

Qualche minuto dopo raggiungo la sua camera e lascio andare un sospiro prima di aprire quella dannata porta e trovarmi davanti il buio della sua camera e lui disteso sul letto con i suoi sospiri pesanti che tagliano l'aria. 

Mi chiudo la porta alle spalle e mi appoggio con la schiena contro la porta e aspetto che le sue parole mi arrivino addosso come un treno in corsa e infatti non passa molto tempo quando le sento arrivare. 

"Credevo di essere stato chiaro Maddie, sparisci non è il posto per te, vattene lontano da questo posto", decido di affrontarlo nonostante le sue parole taglino come il vetro. 

"Allora non mi conosci abbastanza bene, non me ne vado, non me ne vado finche non lo leggerò nei tuoi occhi, è molto facile gettare le parole addosso a una persona senza guardarla mai negli occhi", mi stacco appena dalla porta avvicinandomi a piccoli passi al suo letto. 

"Sei una gran rompicoglioni Ariel, fattelo dire", rido fra me e me e alla fine arrivo a toccare con le gambe il suo letto. 

"Mi è stato detto Chris, ma non cambia il fatto che io non me ne vado sappilo". 

Non lo sento dire più niente osservo solo il suo corpo darmi le spalle e non posso fare a meno di accorgermi che sta tremando come una foglia e l'unica cosa che mi viene in mente di fare è di stendermi al suo fianco e abbracciarlo da dietro. 

"Non ti arrenderai mai vero? Sei una di quelle che c'è fino alla fine vero Ariel?, sento il suo corpo continuare ad avere piccole scosse che fanno tremare anche me. 

"Esatto sono quel tipo di persona, ma voglio che ti apri con me.. io l'ho fatto ricordi?". 

Lo sento sospirare pesantemente fino che la sua testa non ciondola all'indietro e i suoi capelli mi sfiorano la fronte e poi sento le sue mani intrecciarsi alle mie e la sua stretta è così forte da farmi quasi male ma non me ne frega nulla, voglio solo sentirmi legata a lui. 

"Sono un fottuto tossico mia bellissima Ariel ecco chi è l'eroe che ti ha salvato quel giorno sulla spiaggia, il tuo incidente mi ha impedito di farmi.. mi ha impedito di perdermi di nuovo, forse sei stato tu a salvarmi senza saperlo..". 

Decido di rafforzare la presa su di lui e mi appoggio definitivamente alla sua schiena sospirando pesantemente, e l'unica cosa che riesco a pensare è che nonostante tutto abbai deciso di curarsi e tornare a vivere davvero. 

"Non ti giudicherò mai Chris, ma permettimi di starti accanto.. non mi fai schifo ti ammiro per aver avuto la forza d'incominciare questo percorso.." ,sento le sue labbra formarsi in un sorriso per poi vederlo girarsi da me. 

Alzo una mano delicatamente passando il pollice appena sotto i suoi meravigliosi occhi dove si sono forzate delle così scure da far quasi paura e poi sento le braccia di Christopher stringermi a lui come una seconda pelle. 

"Dovresti portare il culo lontanissimo da questo posto, lontanissimo da me mia bellissima sirena..", appoggio la fronte alla sua sorridendo dolcemente. 

"Non me ne vado, non andrò proprio da nessuna parte" 

Mi lascio stringere a lui con i suoi pugni stretti nella mia felpa, il suo mento sopra la mia testa e il mio viso sul suo petto finchè entrambi non ci addormentiamo.