Lo Scambio

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INT. VAGONE METROPOLITANA

Clark fissa il biglietto tra le dita del Diavolo. La macchia di sangue sul foglio, secca e scura, rende quasi illeggibile la scritta TE.

DIAVOLO
Voglio essere te.

Il ragazzo abbassa gli occhi e guarda le proprie unghie affondare nelle ginocchia.

Il tallone destro inizia a tamburellare preciso come un metronomo.

DIAVOLO
Cosa pensavi che sarebbe successo?

Accellera. Il Diavolo nota la sua l'agitazione e se ne compiace.

DIAVOLO
Non pensavi di doverne parlare direttamente con me, vero?

CLARK
No.

DIAVOLO
Nessuno lo pensa mai, date per scontato che basti un biglietto e qualche goccia di sangue. Un mio schiocco di dita e poi...

La metropolitana prende velocità scuotendosi, l'intensità delle luci diminuisce mentre le tonalità dell'abito di Satana si scuriscono.

DIAVOLO
Posso chiederti perché ti sei rivolto a me? Invece che...

Punta il dito verso il cielo.

DIAVOLO
A Lui?

CLARK
Perchè Lui non mi ascolta.

La voce di Clark è flebile e questo porta il Diavolo ad avvicinarsi per tendere un orecchio.

DIAVOLO
Puoi ripetere?

Le unghie del ragazzo sembrano voler scorticare i jeans.

CLARK
Lui non mi ascolta.

Soddisfatto, Satana si mette comodo. Si aggiusta il vestito e guarda l'orologio.

DIAVOLO
Bello stile, vero?

Con le mani indica i propri vestiti.

DIAVOLO
Sicuramente concorderai dato che sei stato tu a vestirmi così.

Clark corruga la fronte alzando lo sguardo quanto basta per vedere le scarpe in vernice rossa del suo interlocutore.

CLARK
Io non ho fatto niente.

DIAVOLO
Vedi Clark... tu vuoi essere me, ma non sai cosa significhi. Hai chiesto un lavoro di cui non sai niente. Quando mi manifesto assumo la forma con cui vengo immaginato dalla persona che mi ha scomodato.

Il Diavolo gli punta il dito contro.

DIAVOLO
In questo caso tu.

Il tallone si ferma e Clark cerca, per quanto gli è possibile, di tranquillizzarsi. Satana inizia a ridere.

DIAVOLO (O.S.)
Non hai idea di quanto siano irritanti gli zoccoli...

Imita il ragazzo tamburellando con i piedi.

DIAVOLO
Per non parlare della coda. Ti ringrazio per avermi immaginato così, è un sollievo.

Si guarda le mani.

DIAVOLO
Di solito non sono così liscio.

Con le dita si solletica la pelle.

DIAVOLO
Così bello... sembro quasi un angelo.

Scoppia a ridere mentre Clark riabbassa lo sguardo sulle proprie scarpe.

Finita la risata, il Diavolo torna a fissare dritto davanti a sè.

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