•Barcellona•

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"Svegliaaaaa! -urlò Carlo, il padre di Giulia, alle orecchie della ragazza che stava dormendo a pancia in giù nel suo letto- Giù dalle brande, dai che il sole è alto ed il mare ci sta aspettando!" con questa ultima frase la mora scattò in piedi.
Le parole magiche per farla alzare dal letto erano poche: partenza, mare, mangiare e da qualche tempo anche la parola 'Sangiovanni' la faceva scattare sull'attenti.
"Eccomiiii!" disse urlando scendendo le scale verso la cucina per poi tornare in camera con un biscotto in bocca. "Sei sempre la solita Lola! Stai attenta a dove metti i piedi, se cadi e ti fai male non potrai ballare per un po'." , "Buongiorno mamma, volo a mettere il costume e possiamo andare." , "Va bene tesoro, sbrigati!" disse sua madre mentre prendeva le tovaglie dal bagno, sorridendo tra se e se.

Tutta la famiglia Stabile era pronta e stava uscendo dalla casa per dirigersi in spiaggia, si sedettero in macchina e Carlito partì lentamente, d'altra parte non avevano fretta, anzi più tardi arrivavano meglio era.

I tre arrivarono a destinazione, Carlito fece scendere dalla macchina Giulia e Susy per cercare posteggio per la macchina.
Le due iniziarono a camminare sul marciapiede che faceva da lungomare per trovare il passaggio per andare alla spiaggia, dietro di loro arrivò Carlito con un sorriso enorme.
"Mamma mia, ricordavo fosse più vicino lo sbocco a mare in questa zona." si lamentò un po' Giulia, mentre si passava la mano sulla fronte leggermente sudata.

Poco più avanti c'era un ragazzo girato di spalle, che teneva in mano un telefono con cui stava messaggiando con qualcuno.
Sentendo il rumore di infradito si passò una mano tra i capelli ricci.
La ragazza che stava camminando nella sua direzione, notò quel gesto e riconobbe la mano e i capelli.
Non poteva crederci, forse era una sogno, pensava la ballerina, alzò gli occhiali da sole sopra la testa e senza aspettare la mamma, che comunque era rimasta indietro, si avvicinò con gli occhi lucidi ed un nodo alla gola, ma questo non le impedì di pronunciare quel nome, "Sangiovanni?" lui di spalle alzò la testa dal telefono e sorrise, commosso dal risentire dal vivo la voce della ragazza, senza attendere altro tempo si girò verso di lei e la guardò con un sorriso smagliante.
Lei in quel momento non credeva che potesse esistere qualcosa di più bello.
Giulia gli corse incontro per abbracciarlo e lo fece con tutte le sue forze, mentre lui rimetteva in tasca il telefono.
"Non ci credo! Sei venuto qui! A Barcellona! Oh mamma! Non ci credo!" ripeteva Giulia mentre lo stringeva forte, lui sorrise a sentire quelle parole. Quando si staccarono i due si avvicinarono per baciarsi.

Tutti erano tranquilli nella spiaggia, si sistemarono sotto l'ombrellone portato da Carlo, mentre Susy iniziò a prendere le tovaglie da stendere sulla sabbia dalla sua borsa di paglia, Giulia nonostante il cuore le stesse scoppiando di gioia nel rivedere il suo ragazzo, fece gli stessi movimenti della madre, mentre il ragazzo la fissava incantato.
"Bene ragazzi, io vado a fare il bagno, voi fate quello che volete!" disse Carlo scatenando una risata da parte di tutti.
"Si, anche io vengo a fare il bagno -disse di rimando Sangiovanni guardando Giulia- Vieni anche tu?" , "Si certo, ma prima devi metterti la crema solare, sei così pallido che potresti arrostirti." gli disse lei con un sorriso. lui sbuffò un po' ma quando si tolse la maglietta bianca notò che la ragazza aveva perfettamente ragione, sembrava una mozzarella.
Lei si avvicinò a lui con in mano un tubetto di crema solare, "Inizia a metterla tu, io poso la tua maglia, tolgo il prendisole e la metto pure io." Giovanni sorrise alle premure della ragazza, che senza dire altro prese dalle mani del fidanzato la maglietta e mise al suo posto il tubetto di crema, inoltre il fatto che lei gli spiegasse per filo e per segno quello che avrebbe fatto lo faceva sentire importante, poteva essere una cosa stupida da pensare, ma per lui era così.
"Bene! -disse lei dopo essersi tolta il vestitino che lasciava molto spazio all'immaginazione- Mi passi la crema per favore?" , lui le passò la crema solare e la guardava, "Giù, sai che io odio questi momenti, ma devo dirtelo: non hai un altro costume? Oppure non puoi fare il bagno con il vestito? Per favore fallo per me!" chiese lui incantato al vedere la ragazza in bikini.
"No, mio caro, tu puoi stare senza maglia e io devo fare il bagno vestita? Scordatelo! Anzi vieni qui e spalmami la crema nella schiena." lui sbuffò e andò dalla sua ragazza, nonostante lei lo avessero ripreso aveva li sorriso.
"Ora andiamo a fare il bagno!" disse lui senza darle il tempo per rispondere, posò la crema, la prese per un polso correndo verso l'acqua ed infine la prese in braccio buttandosi nell'acqua. La ragazza urlò nel momento dello scontro con l'acqua.
"Ma sei cretino?!" gli chiese Giulia arrabbiata una volta risalita in superficie.
Lui di rimando rise a quella visione celestiale, "Ride bene chi ride ultimo!"
Nonostante quella piccola marachella, la giornata passò tranquilla tra abbracci, baci e sole.

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