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Sirius POV
Flashback
09/03/1968
"Lo sai che domani è il mio compleanno?" Mi disse continuando a osservare le nuvole.
"Quindi domani non potrò più chiamarti piccolo, perché avremo la stessa età?! Uffa..." risposi in tono sarcastico, girando la testa per osservare meglio il suo profilo delicato.
Aveva le mani posizionate dietro la testa a mo' di cuscino e dei sottili fili d'erba gli solleticavano le mani.
Anche se era disteso a pancia in su e guardava il cielo, riuscivo a vedere il colore delle sue iridi.
Qual dannato color ciano, definito da chiare sfumature ambrate, che ogni volta che mi osservavano mi facevano venire la pelle d'oca.
Girò lentamente la testa. Mi guardò con aria interrogativa e mi sorrise.
Cercai in qualche modo di fotografare quel momento, in modo da poter conservare per sempre quel magnifico sorriso.
Ricambiai con un sorriso a 32 denti.
"Perché mi guardavi?" Chiese in tono gentile il biondo.
"Non sapevo che era vietato osservare le cose belle!" Risposi in tono scherzoso.
Ero riuscito nella mia missione.
Ero riuscito a farlo arrossire per l'ennesima volta.
Quanto era affascinante quando arrossiva?; era così dolce.
Dopo quello che gli dissi, mi regalo uno di quei sorrisi talmente belli da far invidia al sole.
Si alzò di scatto diventando serio.
Mi alzai anch'io osservandolo con fare preoccupato.
Mi scrutò per qualche attimo poi, all'improvviso, mi saltò addosso abbracciandomi.
Sorrisi, posando la testa nel incavo del suo collo e ricambiano l'abbraccio con tutta la forza che avevo.
"Sono la persona più fortunata al mondo ad avere te Sir. Non so cosa avrei fatto se non ci fossi stato tu!" Mi bisbigliò nell'orecchio.
"No, sono io fortunato ad avere te. Sei la mia salvezza." Gli risposi accoccolandomi ancora di più a lui.
Avrei voluto che in quel momento il tempo si fosse fermato e avrei voluto restare vicino a lui per tutta la mia vita.
Ma di punto in bianco senti la voce spenta di mio fratello richiamarmi.
"Dai Sirius muoviti la cena è pronta. Dobbiamo andare se no sai che cosa succederà con la mamma se arriviamo in ritardo!"
Con mio malgrado mi dovetti staccare dal biondo e alzarmi.
Gli sorrisi e lo salutai.
"A domani. Lo stesso posto alla stessa ora." Gli dissi facendo l'occhiolino mentre mi allontanavo.
"Ciao Sir" sentii la sua voce in lontananza.Skip time
Mi misi seduto alla base del albero vicino all'altalena.
Aspettai, ma del biondo non c'era neanche l'ombra.
Aspettai ancora, ma l'unico rumore era quello delle lancette del mio orologio babbano.
Tenevo ancora in mano il regalo.
Pensai che forse stava festeggiando il compleanno con i suoi genitori e quindi mi avviai verso la porta di casa sua.
Arrivai davanti alla chiara porta del tenero legno di larice.
Bussai e bussai, ma non ricevetti nessuna risposta.
Aspettai qualche minuto pensando che avevano da fare, ma ancora niente.
Tornai al "parco giochi" e stavolta mi sedetti sul altalena.
Aspettai ancora, fino a quando sentì la voce cupa e fredda di Regulus chiamarmi come sempre.
Stavolta mi alzai senza pensarci troppo ed entrai in casa.
Dopo la cena mi buttai a peso morto sul mio letto.
Avevo ancora in tasca la scatolina del regalo.
La presi e la aprii.
Conteneva una collana, con la stella, abbinata al bracciale che gli avevo regalato a Natale.
Ne aveva uno uguale, ma con la luna che il biondo mi aveva regalato per il mio compleanno.
Afferrai il ciondolo appeso al mio collo e lo strinsi nella mia mano.
Mi addormentai così pensando al perché non fosse uscito quel giorno.
La stessa cosa successe per due settimane di fila fino a che, un giorno, sentì parlare due miei vicini.
"Si sono trasferiti" disse il primo.
"Chi?"chiese il secondo.
"Quelli nuovi che erano arrivati a ottobre, come si chiamavano... a sì quei Lupin" finì di dire il primo.
Lì il mondo mi cadde addosso.Presente
Questo ricordo mi passava per la mente a ogni ora, minuto, secondo del giorno e della notte.
Era l'ultimo ricordo che avevo del mio Remus.
Lui che era stato ed era ancora la persona più importante della mia vita.
Erano passati molti anni da quel giorno ed ora avevo 18 anni.
Avevo conosciuto James ad Hogwarts, ma neanche lui era riuscito ad riempire il vuoto che mi aveva lasciato il biondo.
Ora vivo con lui, era mio fratello, anche se non di sangue.
Ero molto più felice con lui, che con la mia famiglia.~Words: 762~
Angolo autrice
Rega in questa storia Voldemort e Peter non esistono proprio, quindi state tranquilli nessuno morirà.
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𝗬𝗼𝘂...- 𝗪𝗼𝗹𝗳𝘀𝘁𝗮𝗿
FanfictionRaga niente spoiler. Se volete scoprire qualcosa iniziate a leggere la storia. Spero vi piaccia :\