Capitolo 1

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<heii, heii, vieni con noiiii?>
Scappo da loro in preda al panico coprendomi la testa per l'ansia.
L'ansia è tanta, talmente tanta da farmi piangere e sudare freddo, sento il mio battito accelerare...

Apro lentamente gli occhi e realizzo che tutto quello che era successo era solo un sogno, purtroppo è quello che mi succede sempre. Ogni notte faccio degli incubi terribili e puntualmente al mio risveglio il cuore inizia a battere forte.

Il sabato la mia scuola fa lezione ed è veramente pensate difatti dopo le lezioni decido di andare a correre un po', solo per schiarirmi le idee e lasciar andare via la rabbia e la paura.
Non riesco a togliermi dalla testa quei mostri che mi inseguono per torturarmi. Uno degli incubi che forse non mi dimenticherò mai è quando hanno iniziato a torturarmi rompendomi braccia e gambe e staccandomi i denti uno ad uno. Ciò mi ha portato a passare più di 3 mesi dallo psicologo senza nessun risultato.

Tornata a casa, dal salone sento mia madre che urla il mio nome, non si capisce se è arrabbiata o felice.
Corro da lei e la vedo felice.
<Sei stata ammessa!> dice con un sorriso in faccia.
Mi sento realizzata, una lacrima percorre il mio viso e sento il corpo attraversato da brividi come se fossi stata colpita da un fulmine.

Fin dalle elementari sognavo di poter frequentare questa scuola, qui a Roma è importante andare in una scuola prestigiosa, ne vale la tua reputazione.
In realtà è l'unica scuola americana esistente in Italia e quindi essere ammessi significava tanto.
Devo assolutamente dirlo alle mie amiche e invitarle qui pomeriggio per festeggiare l'ammissione.

Eccole arrivate queste puttanelle,
<Diana, sei stata ammessa!> urla ai quattro muri del salotto.
<Si,cazzo> esclamo.
<Ancora non ci credo che me ne andrò da quel buco di scuola, voi non avete risposte?> chiedo preoccupata.
<No, speriamo bene. Sei in ansia Sara?> dice preoccupata Bianca.
<Porca puttana! Ho l'ansia>.

Io, Sara e Bianca siamo sempre state amiche inseparabili, tipo delle sorelle. Una parte di me è felice ma l'altra ha l'ansia per loro.
<Invece di piangerci addosso perché non beviamo qualcosa?> dico con un sorriso quasi forzato.

In fin dei conti qualche shottino non ci farebbe male. Poi bisogna allontanare quest'atmosfera di preoccupazione che c'è.
<Che fate domani?> domanda Sara.
Vedo nel viso di Sara un leggero sorriso e senza lasciarci rispondere dice,
<Domani c'è la festa di Flavio, ha casa libera e siamo invitate tutte lá, c'è da bere, roba buona da fumare e bei ragazzi. Allora ci state?>
Io e Bianca scoppiamo a ridere.
<Chi vuoi farti?> chiede incuriosita Bianca mentre ride.
<Ragazze ci sarà da divertirsi quindi lasciate scorrer via le preoccuapazioni e venite. Mi hanno detto che ci saranno ragazzi della American High School>.

Sara con queste parole mi ha letteralmente convinta a venire con lei, chissà magari potrei conoscere qualcuno di interessante.

<Io vengo> dico.
<Allora io non posso mancare, chissà come torno a casa, se torno> esclama Bianca ridendo.

Appena si è fatto tardi, Sara e Bianca se ne sono andate. Questo è il mio momento preferito della giornata ovvero quando la sera posso finalmente stare nel letto a riflettere e a giardare qualche film.

Sperando che nessun incubo mi tormenti sta notte.
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Spazio Autrice
Hei ciao a tutti, spero che vi sia piaciuto questo capitolo scusate gli errori grammaticali. Ci vediamo al prossimo capitolo!

Maledetta quella cannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora