Urla, grida, una porta sbattuta con violenza, lacrime, una cornice di una fotografia rotta.
Era fuori di se.
Non poteva crederci.
Mise in moto la sua auto e scomparve tra le strade di Londra a tutta velocità.
Nessuno sapeva dove fosse andato e se e quando sarebbe tornato.
I suoi amici gli avevano detto cosa stava facendo Louis in quel momento e uscì fuori di senno.
Come si fa a rimanere calmi quando scopri che la persona che ami ha appena chiesto la mano ad un'altra persona che non sei tu?
O piangi o fai qualche stronzata oppure come in questo caso distruggi una casa. Quel ragazzo cercava di dimenticare il suo migliore amico e rassegnarsi all'idea che fosse impegnato con Eleanor, che personalmente non gli era mai stato molto simpatica.
"Nasconde qualcosa, non è sincera" Diceva sempre, provava in tutti i modi di mettere in guardia il suo amico, che purtroppo cadde nella trappola dell'amore e si innamorò della ragazza ignaro dei sentimenti che provava il suo migliore amico per lui.
In quel momento Harry non riusciva a pensare ad altro.
Voleva scomparire andare lontano da tutto. Era troppo.
Si buttò in un pub e ordinò una,due,tre birre poi continuò ma l'alcool iniziò a fare effetto e ne perse il conto.
Barcollante sul cornicione di un palazzo, lo chiamò. "Fa male Louis. Fa male" Disse appena sentì la sua voce dall'altro capo del telefono.
"Harry.. cosa fa male?" "Tutto." Disse Harry con la voce spezzata dalle lacrime.
"Harry, dove sei?" Disse Louis con un tono al quanto preoccupato.
"Non ce la faccio più, e se mettessi fine a tutto?"
"Harry,ti prego non fare stronzate e dimmi dove sei." Insistette.
"Perché l'hai fatto?"
"Harry,fatto cosa?"
"Perché lei? Perché."
Ormai le lacrime iniziarono a scendere, la voce era spezzata dai singhiozzi e le birre bevute non contribuivano.
"Harry, so che te ne avrei dovuto parlare ma-"
"Evidentemente non era importante per te." Lo interruppe.
"Harry dove sei?"
"Ora qui è molto alto se cado finalmente sarò felice."
Harry ubriaco faceva avanti e indietro sul cornicione del tetto di un palazzo abbastanza alto,voleva farla finita.
Il dolore era troppo, l'amore repressa era troppa, l'amore della sua vita presto sarebbe stato di un'altra.
"Harry, dimmi l'indirizzo e aspettami." "8th St Patrick Road"
"Aspettami, non fare nulla, sto arrivando"
Le lacrime continuavano a scendere, l'attesa fu infinita, la voglia di saltare era parecchia.
Dopo circa mezz'ora si sentì una voce a lui familiare, una voce che avrebbe riconosciuto tra mille persone, l'unica voce che avrebbe voluto sentire per il resto della sua vita."Harry" Disse Louis con una voce dolce.
Il ragazzo allungò una mano cercando quella del suo amico, ancora in piedi che guardava giù. "Ti prego, scendi, vieni da me ... ti prego" La voce si fece sempre più tremolante.
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Give me love × Larry Stylinson.
Romansa"Perché non puoi? Che nascondi Harry?” Non sapeva proprio che pensare, vedeva l’amico in difficoltà e non sapeva il perché. “Fa tutto male Louis! Io non ce la faccio più a nascondermi, a fingere che tutto vada bene, ad essere felice per te.” “Di che...