James

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Era un giornata normale finché non arrivò quella roba. Sì insomma, giornata normale per un mago normale. Come tutti i giorni mi sono svegliato palesemente in ritardo e ovviamente ho trovato il bagno occupato, con persino la fila fuori.

- È dentro da mezz'ora- mi dice rassegnato Remus, il primo della fila - Conviene metterti comodo, sai come è fatto Sirius-

Sirius, il mio migliore amico, ha questo incredibile difetto di svegliarsi presto per andare in bagno per primo e rimanerci letteralmente delle ore a guardarsi allo specchio e riflettere sulla sua bellezza. Ammetto che alcune volte mi incanto anche io davanti alla mia immagine riflessa, mi piace vedere come mi vedono gli altri, ma non ne sono ossessionato come lui. Busso alla porta sperando di ricevere una risposta ma purtroppo per me e per gli altri si sente solo la musica ad un volume inaccettabile di prima mattina.

-Allora aspettiamo...- dico vagamente a nessuno in particolare, accasciandomi lentamente al muro.

Finalmente dopo altri venti minuti si sente la porta aprirsi e tutti quanti ci alziamo in piedi di scatto. Sirius rimane fermo sulla porta a guardarci mentre ridacchia: è un ragazzo alto più o meno come me, magro ma non con un fisico tonico quanto il mio. Ha i capelli poco più corti delle spalle, bagnati e pettinati "all'indietro". È il tipico ragazzo che se vuole una cosa ce l'ha automaticamente. Solo che le cose che vuole sono le donne. Di ogni tipo e di ogni età, penso che si farebbe anche le professoresse. Anche io purtroppo un tempo ero così, ma mi sono dato un po' una regolata.

- Finalmente ce l'hai fatta!- esclamo correndo da lui per cercare di entrare in bagno. Lui risponde accennando un sorrisetto beffardo e va verso il suo letto a vestirsi. Io e i miei altri tre compagni di stanza, ci fiondiamo verso il bagno e ci laviamo e prepariamo contemporaneamente per paura di finire in punizione per uno stupido ritardo. Dopo dieci minuti siamo tutti puliti, vestiti e profumati.
Scendiamo freneticamente le scale della Sala Comune, poi quelle dei corridoi e quelle per arrivare alla Sala Grande: troppe scale. Di prima mattina sono mezzo addormentato e scendere corrrendo duemila scalini mi sembra un tantino esagerato no? Arriviamo al tavolo dei Grifondoro con il fiatone e ci sediamo di fronte alle cinque ragazze che solitamente si scontrano sempre con noi: Alice, la mia migliore amica, Marlene, Emmeline, Mary e ovviamente Lily Evans, la mia futura moglie. I due gruppi non sono molto amici, ma stanno sempre insieme, soprattutto per litigare. Alcune di loro mi odiano e non c'è neanche bisogno di dire che una di loro è proprio Evans. Sanno tutti ormai che mi piace dal primo anno qui ad Hogwarts, ma in pochi sanno che mi piace veramente. Tutti pensano che sia una sfida, e all'inizio lo era anche, ma adesso sono finito col innamorarmene completamente. Non so se lei sa del mio vero amore verso di lei, probabilmente no, fatto sta che mi odia perché pensa che conquistarla sia una stupida scommessa. È da anni che litighiamo per ogni stupidissima cosa, eppure non mi stufo mai. Mi siedo proprio di fronte a lei stamattina, che sta parlando con Marlene e non vuole accorgersi della mia presenza.

- Buongiorno Evans!- le dico sfoggiando un sorrisetto a trentadue denti.

- Potter ti prego, non iniziare- risponde lei sbuffando.

- Mi scusi principessa, non volevo mica disturbarla-

Dopo che le dico questo ironicamente, lei si gira e mi guarda con quegli occhi verde smeraldo in cui potrei perdermi da un momento all'altro. Le guance le si arrossano perché è arrabbiata e i suoi capelli rossi sembrano diventare di fuoco. Sì, adoro farla innervosire.

- Se mi chiami un'altra volta principessa Potter, ti lancio la coroncina sul naso-

La battutina di stamattina è una tra le mie preferite, sono sicuro che rimarrà impressa nella mia memoria per molto tempo, ha un qualcosa che mi ha colpito molto. Dopo questo stupendissimo buongiorno, la mia giornata può cominciare al meglio. Faccio velocemente colazione, mi alzo e prendo la borsa per dirigermi in classe, quando la Mcgranitt entra in Sala Grande portando sicuramente qualche annuncio. Mi risiedo lentamente fissandola, sperando in buone notizie.

- Vorrei annunciarvi- comicia a dire amplificando la voce con un incantesimo - che il Professor Lumacorno oggi non sarà presente, quindi le ore di Pozioni saranno annullate-

- Siiii!- urlo spontaneamente lasciando cadere la borsa.

- Evviva!-
-Urra!-

Tutti esultano e sono felici tranne Evans ovviamente, che si dispera per due ore di relax.

- Oggi fa caldissimo, potremmo andare in giardino, che dite?- propone Remus.

- Andiamo!- rispondiamo allegramente in coro.

Le ragazze sembrano d'accordo e ci dirigiamo tutti insieme verso il giardino. Sono contentissimo: due ore, le prime due ore a rilassarsi in compagnia di Evans. Un sogno che si avvera. Non faccio in tempo neanche a sedermi sotto un albero che sento un rumore proveniente dall'alto che si intensifica secondo dopo secondo e alzo istintivamente gli occhi verso il cielo. Quello che vedo mi lascia a bocca aperta: un veliero, o almeno sembra un veliero, che sta volando sopra il lago del castello e sembra inento ad atterrare. Il mio sguardo sorpreso cerca quello dei miei amici e anche loro, come quasi tutti quelli presenti nel giardino, lo hanno notato. Ci lanciamo quegli sguardi che parlano da soli e corriamo verso il lago a controllare. Non sappiamo nulla, solo che non è una cosa normale e che potrebbe essere pericoloso, molto pericoloso.

ANGOLO AUTRICE: ehilà ragazzi, ecco qua un nuovo capitolo appena sfornato. Volevo dirvi che sono stra soddisfatta di questa storia e ho voluto iniziarla appositamente con il racconto dal punto di vista dei miei personaggi preferiti. E per fare un piccolo spoiler, una piccola "profezia" vi dico che sono stati loro ad iniziare e saranno loro a finire. Baci!💙

PS: guardate il videooo!!!

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