𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 15

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"Cazzo"
È stata l' ultima parola ad aver lasciato le sue labbra.
Adesso cosa avevo mai fatto?
Peggio di un cubo di Rubik questo ragazzo.

[Non mi dispiacerebbe risolverlo però...]

Ma cosa vado a pensare aaaaa,
che disastro che sei T/n.

Pov Mattheo
Sapevo che effetto mi faceva quella ragazza, ma non credevo sarei arrivato a fare una cazzata come questa.
Stava per lasciare la mia stanza ma da bravo ebete l' ho bloccata e l' ho baciata, quello che ci siamo dati però non era un semplice bacio.
Ho avvertito desiderio da parte di entrambi, preso dal momento l' ho presa in braccio... Fin quando non sono tornato a ragionare.
Solo Dio sa cosa sarebbe successo se avessi continuato a baciarla un secondo di troppo.
Ho urlato e l' ho guardata negli occhi.

"Mi spieghi che ho fatto ora?" ha sbottato lei.
"Tutto questo non doveva succedere" ho continuato a gridare guardandomi intorno mettendomi le mani tra i capelli tirandoli dal nervoso.
"Quindi è stato un fottutissimo errore??"
"Si cazzo si" ho detto cercando di convincere più me stesso che lei.

Sono proprio un coglione cazzo, quello che è successo tra noi due è stato tutto fuorché un errore.
Questa ragazza la dovevo tenere lontana da me, dovevo.

Aveva sul volto un' espressione schifata, stava per dire qualcosa ma si fermó prima ancora che anche una sola parola potesse uscirle di bocca.
Fine Pov Mattheo

T/n pov
"Si"
Quella cazzo di risposta mi ha confermato che era davvero Mattheo: un doppiogiochista senza cuore che si diverte a rovinare la vita degli altri.
Chissà forse ero solo un gioco per lui, una qualsiasi da portarsi a letto...
Di una cosa ero sicura, dovevo stargli quanto più lontano possibile.
Non importa quanto doloroso sarebbe stato dovevo farlo per il mio bene.

Ancora scioccata per le sue parole ho preso le mie cose e me ne sono andata da quella dannata stanza, non sarei potuta stare un secondo di troppo nella stessa stanza con lui.
Fine T/n Pov

Mattheo Pov
È uscita sbattendo porta, non credo di averla distrutta è una ragazza forte, volevo vedere cosa pensasse di me in quel momento quindi entrai nella sua mente per vedere quanto schifo le facessi.

Chissà forse ero solo un gioco per lui, una qualsiasi da portarsi a letto...
Devo stargli quanto più lontano possibile...

Avrei voluto rispondere no a tutte le sue paranoie, non era una qualsiasi, non volevo scoparla per poi dimenticare chi fosse il giorno dopo.
Certo che no cazzo!
Lei era molto più di questo, è riuscita a farmi provare certe emozioni con un solo sguardo. Per non parlare del sorriso, quel suo fottutissimo sorriso.
Dio quanto lo amo.
Amo tutto di lei, ogni singola parte.
È la ragazza più bella che abbia mai visto in vita mia, e di ragazze me ne intendo.

Non è mai bello avermi intorno, molti mi definiscono "mostro", colpendomi dritto al cuore facendomi anche riflettere.
Altri però mi chiamano "Mio signore" perché terrorizzati da me, e questa cosa mi eccita da morire.
Fin da piccolo ho sempre saputo che un giorno sarei diventato il nuovo Signore Oscuro, ma non per mia scelta anzi.
Da quando è morta mia madre in casa non si parla molto, il rapporto con mio padre va sempre peggio.
Dio quanto mi manca, non ho mai parlato a nessuno di mia madre e credo che mai lo farò, o almeno finché non troverò la persona giusta a cui raccontare la mia storia. Non quello che tutti sanno sulla mia famiglia, ma semplicemente il vero Mattheo Riddle, senza maschere.

Ricordare il dolore della perdita di mia madre mi ha fatto pensare a quando T/n mi raccontó di suo fratello. Cazzo sono proprio un coglione.
Quella ragazza mi ha dato il mondo ed io la tratto così, come se non mi importasse niente di lei. Come se fosse una bambola con cui giocare.
Lei si è aperta con me come non aveva fatto con nessun altro... Ed io ho rovinato tutto per il mio stupidissimo orgoglio del cazzo.

Dovevo rimediare, ma come.
Se mi avvicinassi di nuovo a lei manderei di nuovo tutto a puttane, la situazione non era delle migliori quindi pensai di lasciar perdere quell' idea così folle per non peggiore ulteriormente le cose.
Avvolto da mille perplessità e immerso in mille pensieri, dopo molto riuscii a prendere sonno.
Avrei pensato l'indomani cosa fare.
Fine Pov Mattheo

T/n Pov
Dopo aver passato la notte a riflettere mi sono svegliata e preparata per le lezioni. Non ho dormito molto a causa di ciò che era successo ieri, solo a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi.
La mia mente è ferma a quella conversazione:

"Quindi è stato un fottutissimo errore??"
"Si cazzo si"

Sento come un vuoto dentro di me, ma perché dovrei, non siamo neanche insieme dopotutto.
Che sia questo che si prova quando si è... Innamorati?
Ad ogni modo non devo pensarci.

Dopo essere andata a fare colazione ho incontrato Cedric che flirtava con Cho, anche se era alquanto impacciato.
Strano che lo fosse, è sempre stato super convinto di sè, deve piacergli davvero questa ragazza...

Mi sono diretta alla prima lezione del giorno, e indovinate chi avevo alla prima ora? PITON, ovviamente...
Abbiamo ripassato Difesa contro le Arti Oscure.
Successivamente avevo Incantesimi, trasfigurazione, erbologia ed infine pozioni con Lumacorno.

Quando sono entrata in aula era presente già più di mezza classe, il professore è arrivato dopo di me.
Ho preso posto affianco a Pansy.

La lezione inizia eppure sento come se avessi dimenticato qualcosa... Ma cosa?

"Bene ragazzi se non sbaglio per oggi dovevate produrre in coppia un' amortentia, non appena avró finito la spiegazione uno alla volta verrete qui a farmela vedere e testerete il suo funzionamento dicendomi che odori sentite"

Dio e adesso come facciamo? Avevo dimenticato la pozione da Mattheo, no T/n non è il momento di pensare a quel brutto episodio.
Ecco cosa avevo dimenticato.

"Pss Mattheo" nessuna risposta.
"Pss Mattheoo" niente di niente.

Non capisco se mi stia ignorando di proposito o non mi senta. In fondo perché mai dovrebbe ignorarmi, dovrei essere io quella a farlo non lui.

Passata mezz' ora ad attirare la sua attenzione inutilmente decisi di lanciargli un foglio di carta, facendolo sussultare.
"Ma che cazz-"
"Signor Riddle ha bisogno?" gli chiese il professore.
Mattheo dissentì così aprì il biglietto dove gli avevo chiesto se avesse portato l' Amortentia da presentare mentre il professore proseguì con la lezione.

Fortunatamente Mattheo si era ricordato di portarla, mi fece un cenno per farmelo capire così mi rilassai. Se non se lo fosse ricordato saremmo stati fottuti a dir poco.

Una volta finita la spiegazione il professore controlló che tutti noi avessimo completato il progetto.

Ci mettemmo tutti in fila, mi si avvicinó Mattheo ma non disse una sola parola e così doveva essere.

Io e Mattheo abbiamo sentito gli stessi odori di ieri, continuo a chiedermi chi sia la sua persona...

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora