AMANTS SUR LA LUNE◞ kth.myg

❍ - 𝘯𝘦𝘭 𝘣𝘭𝘶 𝘥𝘪𝘱𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘣𝘭𝘶

La cassa celestina emise alcuni suoni, prima di collegarsi al telefono. Il corvino la guardò con la coda dell’occhio, poi si piegò sui talloni e porse la sua mano al cagnolino di fronte a lui. Yeontan piegò la testa, leccò un po’ il palmo e poi, a occhi chiusi, si lasciò coccolare. Taehyung sorrise. La cassa cominciò ad illuminarsi a tempo delle prime note di Any song e Yeontan riaprì gli occhi quando non sentì più le dita del giovane su di sé.

Taehyung avvicinò il volto e gli mostrò una smorfia, prima di coprirgli gli occhi con il palmo per infastidirlo. Il cagnolino abbaiò e il corvino scoppiò a ridere, cadendo a terra e togliendo il palmo dal muso del cucciolo. Si toccò una chiappa, accertandosi di non essersi fatto troppo male, e poi gli si avvicinò di nuovo per fargli una linguaccia. Yeontan abbaiò di nuovo e Taehyung rise ancora. Gli prese il muso tra le mani e lo accarezzò un po’, prima di mollargli un bacetto tra il pelo.

Si alzò poi e si sedette sul divanetto a qualche metro da lui, piegando solo una gamba. Mormorò le ultime parole della canzone e aspettò che arrivasse la seconda con Yeontan affianco a lui. Gli passò una mano sulla testa e sorridendo lo fece salire sopra di lui.

La cassa fece silenzio per pochi secondi, poi la voce di Bruno Mars invase la stanza, arrivando persino al piano di sotto, dove Museo faceva il suo solito riposino. «Sir, hold onto me», Yeontan non lo guardò neanche. Il corvino si alzò di colpo e cominciò ad ondeggiare a tempo, muovendo i piedi di qua e di là. Il povero cagnolino, ora stretto tra le sue braccia, buttò il naso sul suo petto, probabilmente cercando di fermarlo. Taehyung continuò a muoversi per conto suo, abbassandosi all’improvviso e prendendo persino un pennello vecchio da usare come microfono. «Gotta kiss myself, I'm so pretty», Yeontan non fu felice delle turbolenze che quel dannato aereo di nome Taehyung gli stava facendo subire, ma saltare giù contro il parquet senza paracadute sarebbe stato peggio. Miyon, nel caso si fosse fatto male, gli avrebbe donato ancora più attenzioni però.

«I’m too hot, hot damn!» mosse i fianchi l'altro, cercando di azzeccare qualche passo di danza, e imprecò quando colpì l’angolo del tavolo con l’anca. Yeontan abbaiò di nuovo, poi vide i piedi di Taehyung muoversi veloci e ritornò a coprirsi, stanco ma abituato alle solite mattinate movimentate con il suo padrone.

«Yeontan!» il cane ignorò bellamente la voce del corvino, che probabilmente lo invitava a partecipare al suo strambo balletto. Non alzò neanche il muso dalla maglia del ragazzo, cercando invece di rimanere incollato a lui per non cadere. Taehyung saltellò ancora, muovendo in aria la mano che manteneva il pennello-microfono, poi guardò in alto, in basso, fuori dalla finestra e infine verso un pubblico inesistente. «’Cause Uptown Funk gon’ give it to you. Saturday night and we in the spot. Don’t believe me, just watch!» si posizionò davanti allo specchio e cercò di imitare i movimenti della coreografia del brano, facendo però ringhiare Yeontan e cadere il pennello per terra, «Don’t believe me, just watch!»

La cassa emise altri suoni, silenziando per un momento la voce di Bruno Mars e avvertendo della batteria scarica. Taehyung si voltò dando le spalle allo specchio per vedere se il caricatore fosse occupato e fece involontariamente una smorfia quando vide il suo telefono attaccato alla presa. Con Yeontan che cercava di scendere dalle sue braccia, tornò a girarsi per continuare la performance, sperando solamente che la batteria sarebbe durata almeno fino alla fine della canzone. «Fill my cup, put some liquor in it. Take a sip, sign the check...» appena il corvino si sedette per terra il cagnolino colse l’occasione per correre via, andando a rifugiarsi tra i suoi cuscini. Taehyung non si preoccupò di dargli un’occhiata, troppo stanco per poter anche solo girarsi. Cercò di togliersi il fiatone di dosso per qualche secondo e poi si stese di schiena sul pavimento. Chiuse gli occhi e aspettò che il verso ed il ritornello passassero.