capitolo 2

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Harry's pov

"...Lady, running down to the riptide, taken away to the dark side..."

Mi svegliai, come ogni mattina, sulle note di "Riptide". Spensi la sveglia e scesi al piano di sotto per fare colazione.

"Wow, strano che tu non sia in ritardo anche stamattina" mi urlò mia sorella.

"Dai Gemma, ho 19 anni, non puoi trattarmi più come un bambino!" le risposi.

"Ti ricordo che dormi ancora con la luce accesa! Adesso muoviti o non arriverai in tempo a scuola, è il tuo primo giorno" mi disse lei, scompigliandomi i capelli. Odiavo quando faceva così, ma non prestai troppa attenzione alle sue parole e cercai di darmi una mossa.

Dopo aver litigato per svariati minuti con lo sciroppo d'acero che non scendeva dalla bottiglia, mangiai velocemente i miei pancakes e mi diressi verso il bagno. Con i capelli ancora umidi scelsi i vestiti da indossare. Infilai qualche quaderno nello zaino, salutai Gemma e mi diressi verso casa di Niall che si trovava affianco alla mia. Suonai il campanello e sua madre, Maura, mi aprì la porta.

"La principessina è ancora a letto?" le chiesi dopo essere entrato in casa.

"Come sempre!" mi rispose lei con tono ironico.

Non avevo dubbi, fin da quando eravamo piccoli il biondino non aveva mai avuto la cognizione del tempo.

"Odio quando cospirate contro di me." interruppe lui, ancora assonnato.

Lo ripresi per aver fatto nuovamente tardi e quando fu pronto ci avviammo verso la mia Landrover. Caricammo le valige preparate la sera precedente con tutti i vestiti necessari per i mesi successivi e mi misi alla guida. Il tragitto fu abbastanza lungo e questo mi permise di pensare all'esperienza a cui stavo andando incontro.

Studiare in quella scuola rappresentava un'occasione importantissima per me, avrei potuto finalmente seguire e approfondire le mie passioni. Ero abbastanza sicuro di me stesso, ero sempre riuscito a portare buoni voti a casa. Quando ero molto piccolo, mio padre mi aveva trasmesso la passione per il pianoforte e per la musica in generale. Così continuai gli studi, nonostante lui se ne fosse andato di casa quando avevo solo sette anni, scoprendo di saper cantare abbastanza bene. Nelle ultime settimane ero stato stranamente di buon umore, nonostante avessi rotto da poco con Kendall, la mia ragazza da ormai tre anni. L'avevo conosciuta in seconda liceo, quando lei aveva iniziato il primo anno. C'eravamo lasciati all'inizio dell'estate poiché io avrei iniziato il college e lei non voleva una relazione a distanza. Ci ero rimasto un po' male, ma sentivo che le cose non andavano più da un pezzo.

Smisi di pensare quando intravidi la scuola e in lontananza un ragazzo che ci salutava: era Liam.

Liam's pov

Ero arrivato a scuola da un po' di tempo, avevo già sistemato i bagagli. Decisi così di dirigermi nell'atrio ad aspettare Niall ed Harry. Capii fossero arrivati quando vidi la Landrover di quest'ultimo. Mi avvicinai all'auto e sentii le urla di Harry che provava a svegliare Niall strattonandolo.

"Niall svegliati! Siamo arrivati, hai dormito per tutto il tragitto"

"Dai Harry, ancora cinque minuti, ti scongiuro!"

"Assolutamente no, Liam ci sta aspettando!"

Mi sorpresi nel vedere Harry, era cresciuto molto ed era diventato molto più responsabile da quando lo avevo visto l'ultima volta. Sorrisi a quella scena e li salutai.

"Niall, non sei cambiato di una virgola in questi mesi! Harry! Com'è andato il viaggio?"

Harry si mise a raccontarmi quello che era successo durante il tragitto, li aiutai con i bagagli e ci avviammo verso i dormitori. Una volta disfatte le valigie mostrammo al più piccolo la scuola per aiutarlo ad ambientarsi. Vidi nei suoi occhi la stessa luce che avevo io nei miei primi giorni; entrare in questa scuola rappresentava un nuovo inizio per tutti, ma percepivo in lui qualcosa di diverso. La sua non era semplice speranza, era certezza.

Sapeva che di lì a poco le cose sarebbero cambiate, in un modo o nell'altro.

thinking out loud - larry stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora