✿CHAPTER 5❀

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Pov's Tancredi:
Seduti contro la ruvida e fredda superficie della porta d'ingresso aspettiamo che faccino ingresso dei signori vestiti di nero aka portatori di cibo e di salvezza, ma il ticchettio persistente dell' orologio che  riecheggia in modo snervante e fastidioso  mi porta a muovermi freneticamente all'interno della piccola sala.

A: non pensavo che avessimo in donazione la versione 2.0 di Frank Matano...
T: sono semplicemente nervoso e ti conviene non incrementare il mio odio verso la redazione
A: retifico tutto...la versione chica mala di Frank Matano...

T: LUCA
A: TANCREDI
T: PIANTALA
A: NO

Il rumore di un campanello suonato e di un bussare persistente alla porta ci fa interrompere il nostro piccolo battibecco e incamminare con avidità verso la destinazione.

La scena createsi qualche secondo dopo è destinata ad essere immaginata con i nostri corpi mossi a rallentatore, gli sgambetti dati da Luca con affetto e i miei poveri ricci tirati all'indietro con l'obbiettivo di farmi cadere: Obbiettivo andato a buon fine, ma non per me e il mio bellissimo fondoschiena.

Ad aprire la porta è Luca che con un sorriso sornione e soddisfatto saluta con la manina i ragazzi dalla redazione che alle 21 di sera sono venuti a portarci la spesa.

Gesto che a quanto pare non era molto voluto da nessuno dei tre che appena consegnarono a Luca la busta se ne andarono senza nemmeno guardarlo più per paura di un'altra sua possibile richiesta o lamentela.

A: volevo semplicemente ringraziarli-
T: ringrazia il mio autocontrollo per non averti ucciso seduta stante...
A: sei così drammatico...

E con una piccola e velutata risatina di fondo si avvicina a me per porgermi una mano in segno di aiuto, gesto alquanto carino da una testa di cazzo come lui, ma che non basta a colmare la mia ira nei suoi confronti...motivazione che mi porta a farlo cadere sul pavimento insieme a me.

Il suo corpo avvinghiato violentamente al mio mi fa chiudere istantaneamente gli occhi in una morsa di dolore improvviso per poi riaprirli e rotolare lontano da lui con un gesto impacciato e frettoloso.

A: non pensavo attutissi anche le cadute...
T: mi sei caduto addosso-
A: tu mi hai fatto cadere addosso a te-
T: tu ti sei proprosto per aiutarmi a rialzarmi.-
A: volevo fare un gesto carino, mi facevi tenerezza seduto li solo in mezzo al pavimento...
T: per colpa comunque tua
A: non è di certo colpa mia se adesso sei ancora seduto la
T: questo è irrilevante-
A: tu sei irrilevante...
T: non ti facevo tenerezza?

Lo vedo sgranare gli occhi con una lentezza snervante e chinare il collo di lato per non guardarmi negli occhi, lo sento mugulare frasi spezzate e trapelare sudore dai pori delle pelle scoperta.

Aspetto una risposta semplice che però non vuole arrivare.

Con nonchalance si avvicina al banco della cucina e pian piano sfila con cura il cibo che ci hanno precedentemente portato.

A: Pane, carne, pasta, frutta e sti cosi verdi...
T: ...chiamati anche cetrioli
A: sempre verdi rimangono
T: non stiamo parlando di alberi Luca
A: questa non faceva ridere
T: non era il mio intento mio umile compagno

A: perché difatti il tuo unico intento è quello di cucinare una bella pasta al sugo mentre ti guardo seduto sul divano
T: potrei sempre preparare una porzione per 14 anziché 15

A: tu non oserai
T: e se io osassi

Dall'ombra della stanza lo vedo avvicinarsi con una straziante lentezza e con uno sguardo al di poco fraintendibile, si muove pian piano sempre più vicino al mio corpo e al mio cuore che per qualche strana motivazione ha iniziato a battere come la membrana di un tamburo irrequieto.

A: te la farei pagare...
T: e come?

La domanda sorge spontanea e con altrettanta semplicità fugge dalla mia bocca prima che i pensieri possano essere creati.

Le labbra socchiuse vengono distanziate grazie all'introduzione di un nuovo elemento nella mia bocca.

Un cetriolo. Sul serio?

A: mo ti mangi il cetriolo o come si dice a Napoli il coso sempre verde
T: sta volta hai vinto te
Riesco a mugulare in disapprovazione  per colpa di un cetriolo inficato in gola.

Lo vedo allontanarsi con un dolce sorriso che cerca di introdursi pian piano sul suo viso e con altrettanta difficoltà combattere per rimanere lì e non cedere alla tentazione di rimettersi quella maschera che per tanto tempo della sua vita ha finto lo appartenesse.

A: Pasta?
T: riso?
A: la redazione non ci ha dato riso a quanto vedo...
T: no ner senso che- va bene la pasta...
Mi rassegno all' idea dell' ennesimo piatto al sugo fatto dal cuoco Aka che convinto pensa di sapersi manovrare con delle semplici padelle.

A: sai a quanto devo far bollire l'acqua?
T: aka é un semplice piano a induzione, metti un numero e se indovini bona, se l'acqua evapora  significa che non è bona
A: per quanto riguarda il sale invece?
T: vai a sentimento

Con una scrollata di spalle vado a sedermi sul divano opposto a Luca e alla sua specie di pasta artigianale.

A: poi se viene una cavolata te la mangi lo stesso...
Senza il minimo sguardo nei confronti di Luca accenno un'alzata di mano e aggiungo ridendo un "capirai, non è una novità..."

Prima che lui stesso possa controbattere udisco la serratura della portafinestra aprirsi e far spazio a delle nuove figure una dietro l'altra.

Qualcuno si ferma a sentire l'odore del sugo che bolle altri si precipitano in doccia dopo aver terminato finalmente una lunga lezione di ballo e tra una cosa e l'altra a rimanere in sala grande siamo io, Ale, Tommaso, Luca e Martina.

La stanza anche se piena sembrava all'apparenza vuota considerando il silenzio snervante che alloggiava tra quelle quattro pareti.

E senza molte parole la serata continuo tra chi si lamentava silenziosamente del solito sugo al pomodoro a chi lo commentava con piccoli complimenti o sguardi di gratitudine per non aver sporcato l'intera cucina, ma solo una parte.

Era la penultima sera che trascorrevano in 15 riuniti sul divano a parlare dei propri obiettivi e delle proprie paure, ed è strano pensare quanto due giorni possano fare la differenza all'interno di una grande famiglia come la loro.

L'angolo dedicato al perla blu:
Ciao ragazzi, è passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento, ma per colpa degli esami che dovrò dare a breve non sono riuscita a ricavare il tempo necessario per continuare la storia. Ribadisco di sentirvi liberi di dirmi se siete in disaccordo con alcune affermazioni o di consigliarmi fatti inventati che potrei introdurre nella ff.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2021 ⏰

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ɪ ᴘᴀssɪ ᴄʜᴇ ᴄɪ sᴇᴘᴀʀᴀɴᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora