Premessa

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Metto le mani avanti. Non aspettatevi che Dante reincarnato vi scriva il sequel della Divina Commedia perché questa raccolta non vuole essere troppo pretenziosa. La poesia ha subito un'evoluzione al limite tra l'affascinante e l'angosciante in quest'ultimo secolo ma sicuramente il suo ruolo non è cambiato: esprimere qualcosa, sia questo qualcosa un sentimento, un'impressione, un pensiero fugace, l'importante è che venga inciso nero su bianco. In questa raccolta non ci sarà nessun tipo di unità: né dal punto di vista linguistico, né dal punto di vista della metrica e della struttura, né dal punto di vista, più banalmente, degli argomenti trattati. 

Poesia alla Poesia

Sonetto fuggitivo,
o ballata coinvolgente,
in volgare fiorentino
sia in lingua più corrente,
con un ritmo incalzante
e con senso sì profondo,
una struttura altalenante
tra il serioso ed il giocondo.

Poesia il nome suo,
di dea dai tanti volti,
ch'accese di disio
l'innamorato cuor di molti.
Poesia il nome suo,
di crudele avvocatessa,
che cader fé nell'oblio
dell'uom natura animalesca.
Poesia il nome suo,
di gentil dama di corte,
che cantò come d'iddio
pur di cose assai balorde.

Da mente con anafora
e da cuore con metafora
qua e là sinestesia
e una bella allegoria,
m'alletta l'allitterazione,
personificazione,
pure l'antonomasia
e la paronomasia,
iperbole ed antifrasi,
ossimoro ed antitesi,
litote e consonanza,
perifrasi e assonanza.

La Poesia è alta e pura
e l'uomo può solo da lontan mirarla
con sua voce può cantarla
poiché è lei fuor dal controllo
di Natura.

La raccolta si dividerà comunque in tre gruppi: le poesie più impegnate, le poesie ironiche e le poesie idiote, ossia che trattano di temi futili in modo patetico.

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