Sistemai la gonna, scesi rapidamente le scale per arrivare in cucina,dove mi aspettava la mia bellissima colazione.
Mi sedetti nel mio posto di sempre e posai la tazza di cioccolata calda, preparata da mia madre, tra le labbra. Una volta che ebbi finito di fare colazione, mi alzai e iniziai a preparare le mie cose per andare a scuola,non volevo arrivare tardi.
Salutai i miei genitori, e uscii correndo, dovevo andare a prendere la mia migliore amica per andare insieme a lezione.
Bussai una e un'altra volta alla porta della casa, non stavo facendo la ragazza educata, pero aspettavo la mia amica,che come sempre era in ritardo. Andava a letto tardi per le interminabili conversazioni con il suo fidanzato.
Quando usci dalla porta, mi avvicinai a lei, e le diedi un grande abbraccio, Lodo era la mia migliore amica da sempre, una delle poche persone che mi conoscono alla perfezione, posso fidarmi di lei, è sempre stata accanto a me, appoggiandomi nei bei momenti, ma anche nei brutti.
-Ciao amica!- salutai.
-Ciao tesoro- disse sbadigliando.
Mentre camminavamo verso l'istituto, Lodo mi raccontava i suoi piani per il fine settimana, a differenza dei miei, che non avevo niente da fare.
Lei uscirà con il suo fidanzato, e io resterò a casa,come tutti i sabati, a non fare niente.
A volte li invidiavo,altre no. L'amore potrebbe arrivare nella mia vita,quando meno me lo aspetto, non devo correre troppo. Dal momento che non avevo ancora conosciuto il ragazzo che mi rubi il cuore. La scuola era piena di ragazzi carini, però nessuno aveva chiamato la mia attenzione.
Continuammo la nostra passeggiata verso la scuola. Ero cosi presa dai miei pensieri, che non mi accorsi che la mia amica non smetteva di parlare.
-Dicono che abbia ucciso qualcuno- disse la mia amica all'improvviso.
-Di che parli?-dissi curiosa.
-Di Mirko.- disse Lodovica con voce timorosa.
-Sono voci per renderlo più popolare- odiavo ascoltare quel nome- Non devi preoccuparti-
Alzai le braccia all'aria,come se niente fosse.
Accellerammo il passo, e in un paio di minuti arrivammo a destinazione.
Una volta che superammo la porta dell'istituto,ci addentrammo nel corridoio dove c'erano gli armadietti,per prendere i nostri libri.
Ascoltai come il mondo stava in silenzio. Stronzate, le mie orecchie ascoltarono in un sussurro il nome della persona più nominata di tutto l'istituto. Non gli diedi importanza, aprii il box-office, e aspettai che la mia amica rispondesse alla domanda che le avevo posto. Però non ottenni nessuna risposta. La guardai con i miei occhi scuri, e la vidi nello stesso luogo, guardando nello stesso posto di tutti. Presi il mio quaderno, e quando stavo per girare sulle mie scarpe nuove, qualcosa, o per meglio dire qualcuno mi fermò.
Qualcuno diede una rumorosa pacca sul mio sedere, Sentivo le guance bruciare.
Una risata risuonò vicino al mio orecchio.
Mi girai incontrando il colpevole, mi dava le spalle e continuava a camminare con la stessa spavalderia di sempre. Non avevamo mai parlato, mai c'eravamo guardati, e adesso mi aveva appena messa in ridicolo.
Lui non mi conosceva, e io non gli avrei permesso di fare quello che aveva appena fatto. Buttai il quaderno e corsi verso di lui.
-Trovato
!- gridai il suo cognome,, ottenendo la sua attenzione- Razza di idiota,ti sto parlando.
Tutto quello che passava davanti ai miei occhi, andava a rallentatore. Quel ragazzo cattivo, girò sulle sue scarpe (rubate, probabilmente) e alzò il capello dalla sua testa. Portò la sua mano tra i suoi capelli, muovendoli e facendoli diventare più ribelli di del normale, e fisso i miei occhi.
Ero condannata. con un semplice sguardo.
-Che cosa hai detto?-mi chiese con un grande sorriso.
-Chiedimi scusa.-
Iniziò a ridere, si allontanò dal suo gruppo di amici, per avvicinarsi a me. Negò con la testa, e quando pensai di ricevere un 'mi dispiace' uscire da quelle labbra rosa, mi sbagliavo.
Si avvicinò a me , per rifare esattamente quello, che aveva fatto qualche minuto prima.
Non la smetteva di ridere e io volevo sprofondare. Quando guardò i suoi amici, per prendersi gioco di me, e poi tornare a guardarmi.
E in quel momento, la mia mano colpì il suo viso.
Ero in pericolo, quel ragazzo cattivo.
Avrebbe reso la mia vita impossibile.
*Angolo autrice*
HOLA AMIGAS!
Questo è il mio primissimo capitolo spero che vi piaccia
, scusate gli eventuali errori❤️