Uff, che palle! Erano quasi cinque ore che ero seduta in quella cazzo di sedia ad "ascoltare 'sta cazzo di lezione con questi prof del cazzo. Ho già detto cazzo? Cazzo.
Quella mattina mi ero ovviamente svegliata in ritardo. Conseguenza? Avevo perso il bus e quindi quella stronza di matematica mi aveva messo una nota dicendo che era una mancanza di rispetto verso i miei compagni. Come se ai miei compagni importasse qualcosa di me. Ma non poteva mica finire qui vero? NOOOO ci voleva anche l'interrogazione di latino, dove ovviamente feci scena muta e ritornai al banco con un bel 4- e secondo il prof "avrei dovuto essere contenta perchè avrebbe dovuto essere 3". Come se me ne fregasse qualcosa del latino. Non prendetemi per una BAD GIRL ma onestamente il latino mi fa pure schifo; inoltre ho deciso di specializzarmi in lingue orientali perciò sapere o no il latino non mi è indispensabile. Ovviamente a mia mamma non avrebbe fatto piacere ma... pacco, lo sa che non sono una cima in latino.
Mancavano circa cinque minuti alla fine delle lezioni. Per fortuna, perchè non riuscivo più a sopportare quelle gallinelle delle mie compagne che ciarlavano sul nuovo negozio del centro commerciale. Ma non avevano argomenti di conversazione che non prevedessero ragazzi, scarpe, vestiti o trucchi? A quanto pare no. Inoltre... DRIIIN. Finalmente, cazzo. non ce la facevo più.
Mi incamminai verso l'uscita quando di accorsi di qualcuno all'angolo tra il corridoio che portava in segreteria e quello che arrivava in palestra. Mi avvvicinai cautamente. La persona in questione si girò nella mia direzione ed in quel momento capii che era il ragazzo dell'autobus. Un attimo però, non mi ricordavo il suo nome. Ma chi voglio prendere in giro certo che mi ricordavo il nome del ragazzo che popolava tutte le nottti i miei sogni. Tornando a noi, era s girato nella mia direzione ma non guardava me. In quel moment mi passò di fianco un uragano rosa denominato Britany puttana. Ok, Ok solo Brittany. E indovinate cosa fece? Si attaccò come un polpo a Luke come se lo conoscesse da sempre. Sapevamo entambe che era nuovo dato che la prof ci disse di aver accolto un nuovo ragazzo in un'altra classe.
Ma ovviemante Brittany non sa cosa siano la dignità e il pudore.
Non potendone più di quella vista mi diressi verso la classe di musica, senza aspettare la fine della pausa pranzo. Mentre mi avvicinavo sentii che qualcuno all'interno stava cantando una canzone a me molto conosciuta, See Fire di Ed Sheeran. Non riuscivo molto bene a capire chi fosse ma ero certa che la voce che mi aveva incantata con il suo timbro leggermente graffiato appartenesse ad un ragazzo. stavo per aprire la porta per svelare l'identità del cantante misterioso quando questa si apri "da sola" facendomi cedere in avanti, proprio addosso a chi aveva aperto la porta. Mi ero già immaginata la mia faccia spiaccicata sul pavimento della classe, quando due braccia muscolose mi presero dalla vita ed evitarono di farmi fare una pessima figura. Stavo per scusarmi ma quando alzai la testa l'unica cosa che feci fu dischiudere la bocca alla vista della figura in piedi davanti a me. Scoprii che le braccia che ancora mi reggevano appartenevano ad un ragazzo alto e ben piazzato con dei riccioli color miele e degli occhi verdissimi che mi guardano con un misto di stupore e divertimento. OH MIO DIO! Avrei voluto sotterrarmi! Che figuraccia....
"S-scusami..."
"Non ti preoccupare può accadere a tutti"
"Si beh a me accade un po' troppo spesso" borbottai, convinta che non mi stesse ascoltando. Appena finii di parlare sentii una dolcissima risata provenire dal ragazzo di fronte a me e quando alzai lo sguardo lo vidi con la testa reclinata all'indietro, gli occhi chiusi e i ricci dorati che si muovevano in tutte le direzioni. Quando smise di ridere passammo un bel lasso di tempo senza distogliere lo sguardo uno dall'altra. Per togliermi dall'impaccio del momento decisi di parlare.
"Ehm, si ora dovrei andare..."
"Oh, ehm d'accordo ci vediamo domani allora."
"Certo!"
"Allora ciao..."
"Ciao"
Mentre mi incamminavo verso l'uscita mi ricordai di non avergli detto il mio nome, così mi girai e lo vidi che se ne stava andando anche lui. Mi misi a correre ed una volta che lo ebbi raggiunto gli toccai la spalla per segnalargli la mia presenza. Lui si girò e mi guardò stranito.
"Scusami se ti disturbo, ma mi sono ricordata che non ci siamo presentati."
"Oh hai ragione, comunque io sono Ashton piacere" mi porse la mano
"Allyson, ma puoi chiamami Ally."
All'improvviso mi ricordai dell'orario e comincia a correre verso l'uscita, ma essendomi accorta di aver lasciato Ashton impalato in mezzo al corridoio ritornai in dietro e gli lasciai un bacio sulla guancia.
"Scusami Ashton....il pullman...10 minuti.... domani ti spiego ciaooo"
Lo so in quel momento sembravo una pazza che correva talmente veloce da rischaire di capottarsi, ma raggiunsi in tempo il pullman. Entrai, mi sedetti e finalmente potei rilassarmi.
Quando arrivai a casa mia madre era ancora al lavoro, così decisi di andare a dormire senza mangiare dato che ero troppo pigra.
L'ultima cosa a qui pensai erano un paio di occhi verdi, che lentamente si trasformarono in due oceani.
Che diavolo mi stava succedendo, stavo forse diventando pazza?