Entrai nel suo ufficio troppo persa nei miei pensieri per bussare e appena entrai vidi una scena che non mi sarei aspettata di vedere.
Mia mamma stava tranquillamente pomiciando seduta sul tavolo di cristallo con un uomo che non avevo mai visto in sua compagnia. Era posizionato tra le sue gambe aperte e teneva le mani sui suoi fianchi mentre lei aveva avvolto le braccia attorno al collo di lui. dato che non si erano accorti della mia presenza chiusi delicatamente la porta e mi appoggia contro di essa. "Mhh Mhh" mi schiarii la voce. Non aspettandosi un'interruzione sussultarono e lentamente si voltarono. Appena mia madre mi vide sbiancò e strinse forte la mano di lui. "Buongiorno" esordii. "Oh...tesoro....buongiorno....ehm....ecco.." senza aspettare una risposta mi avvicinai e mi presentai all'uomo che ancora stringeva la mano di mia madre.
"Piacere, io sono Allyson, la figlia di Angeline" tesi la mano che lui strinse tremante(?)
"P-piacere Allyson io Rick un...."
"...un mio collega" intervenne mia madre vedendolo in difficoltà.
"bene Rick, mi scusi ma ora vorrei parlare con mia madre" "Oh certo, io vado Angie ci sentiamo, è stato un piacere Allyson" diede un bacio sulla guancia di mia madre e mi rivolse un cenno con la testa. Io risposi con uno sguardo freddo. Lasciò l'ufficio lasciandomi sola con mia madre.
Lei, piuttosto a disagio, spostò il peso da una gamba all'altra. "Bene mamma, c'è per caso qualcosa che vorresti dirmi?" "ehm...io...ecco..." prese un respiro profondo e si diresse dietro la scrivania, facendomi segno di accomodarmi. mentre mi sedei lei iniziò, un po' titubante, a parlare. "Tesoro te l'avrei detto ma aspettavo il momento giusto: vedi ho conosciuto Rick un mese fa durante una conferenza e una volta terminata siamo rimasti a parlare e mi invitò a prendere un caffè e da quel giorno abbiano cominciato a sentirci quasi ogni giorno. Beh tesoro ti devo confessare che non era in programma che tu lo sapessi perché volevo avere il tempo di spiegarti per bene tutta la storia. Tu piuttosto perché non sei a scuola?" cambiò discorso mia madre "Stamattina il pullman era parecchio in ritardo, quindi piuttosto che prendere una nota ho preferito saltare direttamente tutta la giornata" feci spallucce. Guardai l'ora nel cellulare e mi accorsi che erano quasi le 10.30. "Ora vado a casa mamma, ne riparliamo dopo" Le diedi un bacio sulla guancia e mi catapultai fuori dall'edificio. Lungo la strada di casa passai vicino al mio negozio di musica preferito "Il Discolo". Decisi di entrare a guardare i nuovi dischi appena arrivati. "buongiorno Dylan" " 'Giorno Ally". Dylan è il figlio del proprietario del negozio : un bel rgazzo di 18 anni alto moro e con gli occhi marroni. Ci conoscevamo da un sacco di tempo dato che ero un'assidua frequentatrice di quel negozio e beh, se devo dirla tutta, avevo una MINI-cotta per lui perchè oltre ad essere un gran figo è pure un ragazzo dolcissimo e davvero tenero. "Cosa ti porta a far visita al tuo umile amico?" scherzò. "beh volevo sapere se il mio "umile amico" mi sa dire qualcosa sui nuovi arrivi" "oh ma certo: vieni" mi accompagnò nel retro del negozio dove si trovava il magazzino. "Ecco" ed indicò lo scaffale alle sue spalle " dai pure un occhiata, se mi cerchi sono di là" e scomparve dalla porta da cui eravamo entrati. Mi girai e buttai un occhi alle copertne degli album : Green Day, Artic Monkeys, The 1975, One Direction... bah certo che quel ragazzo ha la testa tra le nuvole!! Come si può mettere insieme One Direction e Green Day?! non che non mi piacciano ma andiamo! sono due stili completamente diversi! Vah beh.. Dato che non avevo trovato niente che mi interesasse particolarmente mi diressi fuori al negozio, non prima di aver salutato Dylan con bacio sulla guancia. Peccato solo sulla guancia ah ma che dico tanto non gli interesso quindi è meglio se mi metto l'anima in pace... mentre uscivo dal negozio avvolta nei miei pensieri mi imbattei... oh guarda : Brittany. Cazzo. Ma tra tutte le persone che ci sono proprio sta puttana mi toccava incontare. "oh guarda chi c'è: lo scarafaggio" "senti zoccola tu non mi chiami scarafaggio capito??" solo sentirla parlare con quella sua cazzo di vocina da oca mi faceva venire voglia di staccarle quelle extension palesemente tinte di quel fastidioso biondo e ficcargliele su per quel culo rifatto (EVVIVA LA FINEZZA E SOPRATTUTTO NIENTE VIOLENZA) "Zoccola a chi??" " a te troia che non sei altro" "Almeno a me i ragazzi mi si filano" disse andandosene. "Ah a proposito è inutile che continui a sbavare dietro a Dylan che tanto non ti caga minimamente" Detto questo se ne andò sculettando seguita dal suo corteo di A.T.A.R. (Amiche Troie Altamente Rifatte). Con un nervo per capello mi diressi a casa e feci la strada più lunga per poter far sfumare tutta la mia rabbia. Nel frattempo mi accesi una sigaretta tanto per calmarmi un'altro po'. Sì, fumo, ma solo quando sono nervosa. Arrivata a casa mi preparai qualcosa da mangiare e prima di andare a dormire lasciai un biglietto a mia madre che sarebbe tornata tardi.
'Ho ordinato un apizza anche per te nel caso ti venisse fame ;) P.S non mi sono dimenticata della nostra conversazione in sospeso ma ne parliamo domani XD. Notte xx'
Fatto ciò mi coricai e mi addormentai con l'immagine di Luke e Dylan che accompagnavano i miei sogni
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Ecco qui il secondo capitolo XD scusaemi se l'ho postato un "tantino" in ritardo ma ho avuto problemi logistici . ops
Spero vi piaccia, se volete lasciate un voto o un commento ;)
Adiòs chicos.
Emy xx