Piangere

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UN ANNO DOPO
Ultimamente le cose non andavano bene, quelli della scuola avevano iniziato a fare gli str*nzi con me, come al solito dovevo subire.
Ormai le persone che mi stavano intorno non contavano più niente e avevo ansia anche solo a camminare vicino a loro.
Non volevo neanche guardarli in faccia, anche perché ogni Volta che lo facevano mi rispondevano male o facevano cose abbastanza spiacevoli.
Cercavo spesso conforto in Elisa.
Le scrivevo spesso ma lei ultimamente era fredda, assente, distaccata come, ho fatto io con lei quando ero fidanzato.
Me lo merito, sono una persona orrenda e forse è per questo che si stava distaccando sempre di più da me. Ero nel mio letto pensavo che sarebbe finito tutto prima o poi.
Preferivo non dire niente a nessuno e tenermi tutto dentro, è stato ciò a traumatizzarmi.
Volevo solo staccarmi dal mondo, iniziai a sparire sui social, volevo vedere se importantasse a qualcuno della mia presenza.
La risposta è no.
Ma un giorno cambiò tutto, mi arrivò un messaggio, non volevo rispondere, ero nel letto ancora una volta ad ascoltare musica, per togliermi la curiosità accesi il telefono ed era solo una notifica di Instagram.
Iniziai a scrivere ad Elisa, al posto di un'accoglienza calorosa che spesso mi dava mi scrisse un'altra cosa, mi disse che non potevamo più continuare l'amicizia, in quel momento vidi tutti e due gli anni passati "rompersi".
Non volevo piangere anche se mi uscivano le lacrime dagli occhi, guardai il vuoto qualche minuto e scoppiai a piangere, sentivo e sento tutt'ora che per lei potevo fare di più e ciò mi fa sentire inutile.
Perché Dio non mi ha aiutato? So che non me lo merito ma ci speravo.
Ora sono qui a scrivere e piangere mentre ascolto musica.
Non riavrò mai le emozioni che ho provato con Elisa ne sono consapevole.
Forse devo solo farmene una ragione e smettere di pensare.
Forse devo solo fidarmi meno delle Persone e pensare più a me stesso.

SPAZIO AUTORE
È finita, ho finito di scrivere questo """""libro""""", scusate se vi ho fatto aspettare troppo tempo ma ogni volta che mi trovavo a scrivere mi veniva da piangere e ho deciso di prendermi una pausa, forse troppo lunga.
Non mi vergogno a dire che spesso di notte piango per lei.
È finita, ormai non si può tornare indietro. Ho scritto questo "libro" anche per sfogarmi e non tenermi tutto dentro.
Io spero che vi sia piaciuto molto, fatemi sapere con un commento e magari scriverò qualche altro "libro"

Da tutto a nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora