Il moro camminò verso il sio solito albero. Erano le ventidue e mezzo e la brezza notturna accarezzava le guance rosse del ragazzo. Si avvicinò all'albero per poi sedersi a gambe incrociate, prese il suo libro e cominciò a leggere. Leggere per lui non era importante,. Lo faceva per passare il tempo ma soprattutto per trovare qualcosa di utile per fare scappare i suoi fratellini da lì. No, non erano legati di sangue ma legati per scelta. Lui li amava come loro amavano lui, non li avrebbe donati allo Shinigami -dio della morte- così infretta. Dovevano vivere, doveva farli vivere. Riguardo a lui invece, beh, era l'opposto. Lui voleva morire, porre fine alle sue sofferenze in prima possibile. Era stanco di tutto quel dolore. La mamma, le spedizioni, i demoni, Norman...
Sì Norman pur essendo il suo migliore amico, era il primo a farlo soffrire. Non che se ne rendesse conto, no no, era quello il problema.
A Ray piaceva Norman.
Si erano due ragazzi, logico ma, l'amore che provava per lui era forte. Forse era solo ammirazione, ma lui smetteva completamente di funzionare quando incrociava le sue perle blu. Blu come il mare, diceva Ray. Le sue irridi gli ricordavano le onde del mare. Non ci era mai andato, questo era certo, ma leggendo i libri illustrati sin da bambino, si rese conto di quanto quelle onde alte gli ricordassero i grandi occhi dell'amico. Forse no, non era ammirazione.
Era proprio amore.
Innamorarsi di un amico era strano, ma di uno per lo più un ragazzo era folle, ma a lui non importava. Avrebbe fatto di tutto pur di rimanere al suo fianco, però, il dolore che gli recava era davvero troppo. Non che ne sia sicuro ma,
A Norman piaceva Emma.
Non era certo, ma sicuro. Il dolore che gli recava stando con la ragazza lo ferivano più delle lame di un coltello. Non gli piaceva dirlo, per non mostrarsi debole certo, ma ha davvero pianto almeno una dozzina di volte su questa situazione.
A risvegliare il moro dai pensieri era la rossa. -Ray? È da dieci minuti che sei sulla stessa pagina. Sicuro di stare bene?- chiese la rossa preoccupata. -Si... È tutto okay Emma stavo solo pensando- disse il moro. -okay- rispose Emma -Ma perché sei qui tutto solo alle 23 di sera? Non dovresti andare a dormire- chieste la rossa per poi sedersi al suo fianco. -Si, però mi sentivo poco bene quindi ho deciso di prendere un po' d'aria- mentì il moro. Non poteva ancora sapere del piano anche perché conoscendo la rossa avrebbe fatto di tutto pur di non fargli perdere la vita. -Ray?- lo chiamò -mhh?- rispose il ragazzo. -ti è mai piaciuto qualcuno?- la domanda della rossa fece pietrificare il ragazzo. Forse lo aveva capito? Di questo non ne era sicuro ma, cosa avrebbe potuto rispondere?
-perché questa domanda all'improvviso Emma?- domandò tanto per sviare la domanda che gli fece la rossa. -perché a me piace qualcuno.- Cavolo. Era finita. Se avesse risposto Norman il ragazzo si sarebbe sotterrato ma intanto qual'era il problema? Tanto sarebbe morto e non avrebbe più avuto sofferenze. -Emma, chi è stato a conquistarti il cuore?--Sei stato tu Ray-
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Bella! Sono io Eden la creatrice della storia! Questa è la mia prima norray spero che vi piaccia. Se notate il linguaggio è più ricercato rispetto alle altre storie, questo vuol dire che cresco UwU. Detto questo spero che vi piaccia davvero. Scrivetemi che altre storie volete che io continui. Bye
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...Come with Me... Norray
RomanceRay un ragazzo di 15 anni si rende conto dell' amore profondo che prova per Norman il suo migliore amico, all'interno della grace field house orfanotrofio migliore della città. Ma tutto questo cambierà