0.3 Insensibile

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Alla fine a quella festa mi ero fatto trascinare da Duke.

Avevo finito tardi di studiare e l'idea di dover uscire per andare a ballare, stranamente, non mi allettava molto.

Avrei preferito stare chiuso nella mia stanza a leggere un libro a caso della mia libreria, invece Duke era entrato senza bussare, aveva preso dei vestiti a caso dal mio armadio e me li aveva buttati in faccia, dicendomi che se non fossi uscito, avrebbe scritto lui a quella ragazza per conto mio.

Ed io non volevo. L'avevo inquadrata: era una di quelle appiccicose, che se ci passavi una notte insieme, automaticamente stavate insieme o per lo meno vi frequentavate.

Ma sapete che rottura frequentarsi con qualcuno?

Non avevo tempo per queste cose!

-Hai visto quanto alcol!?!-

Esclama Duke, indicando un tavolo carico di bevande alcoliche, tra cui un grande recipiente pieno di Sangria.

Quella valeva la pena provarla.

-Ho visto. Sangria?-

Chiedo, ricevedo un cenno affermativo da parte sua.

Mi sposto tra i corpi  sudati, arrivando davanti all'enorme bacinella, dove della frutta tagliata a pezzi galleggia, intrisa d'alcol.

Riempio due bicchieri rossi e cerco di tornare dal mio amico che non perde tempo, levandomi subito un bicchiere dalle mani.

-Grazie!-

Esclama, prima di prendere un lungo sorso e strizzare violentemente gli occhi.

-Ma questa non è Sangria, è benzina!-

Rido, buttando giù il liquido dolciastro tutto in un sorso.

-Vado in giro a cercare qualcosa di divertente da fare.-

Lo informo, lanciando il bicchiere in un cestino poco distante da noi.

-Fossi in te cambierei direzione.-

Mi urla nell'orecchio, facendo vagare i miei occhi senza una meta.

-Ore tre.-

Specifica e mi rendo conto che la bruna della settimana scorsa mi sta tenendo sotto tiro.

-Grazie, Duke, ora che mi ha visto sarà difficile scappare.-

Ringhio, infastidito mentre lui sembra parecchio divertito dalla situazione.

-Dai, dovresti darle una possibilità, mi sembrava parecchio felice dopo il vostro ultimo incontro.-

-Primo ed ultimo, vorrai dire.-

Sibilo, vedendola camminare verso di noi.

Alza gli occhi al cielo, scocciato.

-Andiamo! Potresti dimostrarti gentile almeno per una volta!-

Odio quando incomincia a comportarsi da padre.

-Gentile? Lo sono già stato. Ti ho detto che non voglio niente di serio e tu ce la metti tutta per infilarmi in situazioni scomode?-

-Se invece di passare direttamente al sodo provassi a parlarle, ti renderesti conto che potrebbe piacerti.-

Esordisce con tono atono.

Odiavo questi suoi atteggiamenti.

-Ciao!-

Ed io mi sono perso in discussioni invece di allontanarmi dal nemico.

Cuore senza faccia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora