Cuore senza faccia

0.4 Il compagno

Sono passate due settimane dalla festa alla confraternita ed io non faccio altro che pensare al mio lavoro.

Oggi mi sono dovuto occupare di moltissimi bambini e siamo solo a metà giornata.

Le cure andavano bene, Green sorrideva ogni volta che lo aggiornavo sui progressi raggiunti ma nonostante tutto, non avevo ancora incontrato il collega che avrebbe dovuto affiancarmi in questo percorso.

"Strano, eppure dovreste già esservi incontrati."

Aveva detto il mio mentore, durante uno degli incontri di aggiornamento.

Avevo incontrato tutto il personale, tranne questo fantomatico compagno di corso.

La cosa non mi piaceva per niente.

-Ciao Devon.-

Alzo gli occhi dalle pagine scritte fitte, incontrando di nuovo un nasso rosso ed una matassa di riccioli biondi.

-Ciao, Jennifer, hai bisogno di qualcosa?-

Domando, sistemando gli occhiali da lettura.

Entra nell'ufficio, lasciando la porta aperta.

-Oggi ci sei a pranzo? I ragazzi erano un po' preoccupati perché non ti vedono più da un pezzo.-

Vorrei dirle che è una settimana che mi nascondo apposta, ma sarei un insensibile.

-Non lo so, non vorrei rimanere indietro sulla tabella di marcia.-

Sorride premurosa.

-Capisco.-

Confessa, voltandosi per andarsene. Però resta ferma sull'uscio.

-Sai una cosa, Devon?-

Domanda retorica, decidendo di voltarsi per guardarmi negli occhi.

Sospiro, pronto a ricevere una vagonata di insulti anche se, non mi interessa niente.

-No.-

-Sono felice di sapere che esistono persone come te nel mondo, pronte a tutto per salvare gli altri. Ha ragione il dottor Green: il tuo aiuto qui è prezioso.-

Mormora e noto le sue guance arrossarsi, prima di varcare la soglia una volta per tutte.

Il dottor Green aveva parlato di me a loro? O semplicemente lo avevano sentito discutere con i suoi colleghi?

Sei un insensibile.

Il tono autoritario e deluso di Duke mi rimbomba nelle orecchie e come un automa, prima che possa anche solo realizzarlo; mi alzo in piedi e chiudo il quaderno.

-Aspettami, vengo con te.-

Esclamo di getto, facendola sorridere.

Io mi limito ad alzare un angolo della bocca, non mi piace sorridere.

-Va bene.-

Risponde, incamminandosi verso la mensa.

-Jennifer.-

-Sì?-

-Hai il naso da clown addosso.-

Dico, toccandomi il naso.

Scoppia a ridere e lo toglie, riponendolo nella tasca della divisa.

-Grazie.-

Alzo di nuovo un angolo della bocca.

Dovevo smetterla di farmi influenzare da Duke.

Camminiamo per i corridoi senza fretta, entrando poi nella mensa.