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La mattinata dopo, sorprendendo di gran lunga le aspettative di Angelica, il tempo sembrava essersi rasserenato. Infatti il mare era calmo e non soffiava un alito di vento. La fanciulla, insieme alla bambina, si recò alla caffetteria.

«Ciao tesoro! Hai già fatto le valige?» chiese sorridente il greco

«Non ancora in realtà, le farò poco prima di andare via... ma magari il temporale non arriva, non hai visto che bel sole che c'è oggi?» rispose

«Secondo me invece questo bel tempo non è altro che la quiete prima della tempesta» commentò pensieroso

-Stammi bene a sentire razza di imbecille!- Jack era proprio stremato -Passerai la tua intera vita a prenderti cura di mia figlia e di Angelica e se anche solo proverai a deluderle o se mai le farai piangere sappi che ci sarò ad attenderti all'inferno. Ad Angelica piace il caffè la mattina e non la spremuta, preferisce della frutta fresca e non uno stupido toast con burro e marmellata. Lei oltre ad essere una grandissima stronza è anche l'essere più amorevole che io abbia mai conosciuto così come Natalie. Le piacciono le passeggiate romantiche e quando la notte fa gli incubi devi stringerla forte e dirle che... che andrà tutto bene e dovrai ricoprirla di fiori ogni volta che ne avrai l'occasione e guai se solo dovessi dimenticarti il suo compleanno, non sai come si arrabbia perché lei, non so come, ricorda i compleanni di tutti. Le piace molto ballare quindi dovrai portarla a tutte le feste di paese, preferisce il vino al rum e se vuole andare in chiesa la Domenica tu non la giudicare... e ogni tanto riportala in Spagna che le piace tanto stare lì- gridò come un pazzo

Sapeva bene che le sue rimanevano solamente parole al vento, però secondo lui valeva comunque la pena gridarle...

-È la persona più coraggiosa che abbia mai conosciuto ed è anche quella che ha sofferto maggiormente, si preoccupa sempre per gli altri e sarebbe disposta a dare la vita senza alcuna esitazione per chi ama...- aggiunse infine

«Sembri stanca cara, scommetto che questa notte hai fatto fatica prendere sonno» azzardò

«E chi l'ha mai preso il sonno stanotte» rispose ridendo

Aniketos passò il resto della mattinata a compilare diverse scartoffie nel suo ufficio insieme a Natalie. Angelica invece servì le colazioni ai clienti. Barcollava e faceva fatica a tenere gli occhi aperti. Aveva rotto persino qualche piattino da caffè, ma fortunatamente nessuno se ne era accorto.

-Torna a casa amore... non vedi che non ce la fai?-

«Devo andare a casa, non posso andare avanti così» si disse preoccupata

Così si trascinò fuori dal locale, non avvertì nemmeno Aniketos e cercò di tornare il più in fretta possibile a casa. Inciampò un paio di volte lungo la via del ritorno, ma niente di che... fortunatamente non cadde a terra. Non appena arrivò a casa e raggiunse la camera da letto si lasciò cadere sul letto abbandonandosi ad un sonno profondo. Il pirata si sdraiò lì vicino a lei e si mise ad osservarla in tutto il suo splendore nonostante i segni evidenti della stanchezza.

Oltre qualsiasi aspettativa e stupendo persino se stesso Jack riuscì a raggiungerla, questo a differenza degli altri sogni della donna non era ambientato in un luogo triste o angusto. Era sempre un boschetto però c'era il sole e sembrava essere tutto più colorato. Sentì chiamare il suo nome in lontananza e così iniziò a camminare verso quella voce.

«Angelica! Mi stavi cercando? Io ti ho sentito chiamare il mio nome» disse avvicinandosi

«Sì ti stavo aspettando, dobbiamo andare al nostro picnic» rispose sollevando il cestino di vimini

Lui la guardò confuso.

«Non ti ricordi? Mi hai detto tu di voler fare una bella gita in famiglia... beh io non ho una barca però possiamo fare comunque il picnic... Natalie è rimasta con Aniketos, ma la prossima volta verrà anche lei» subito dopo lo afferrò per la mano e iniziò a fargli strada

Date in your dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora