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«Dai con quelle funi marinai!» urlò il capitano mentre era al timone

«Quindi tu eri lì ma al contempo non c'eri e riuscivi a vedere Angelica... ma lei non vedeva te?» chiese Gibbs

Si stavano preparando per lasciare definitivamente Cuba.

«Esatto, ma comunque riuscivamo a vederci» spiegò

«Mentre lei dormiva» aggiunse il mastro

«Sì, era divertente intrufolarsi nella sua testa di notte» disse ridendo

«E la bambina? Lei com'è?» chiese emozionato

«Ha i capelli scuri e riccioluti, le guanciotte morbide e gli occhi verdastri... e poi è così affettuosa» spiegò con gli occhi dell'amore

«E Angelica invece? Lei è cambiata tanto?» domandò ulteriormente

«No, direi di no lei è sempre uguale. Ah l'unica differenza e che indossa più spesso le gonne invece che i pantaloni» disse in modo disinvolto

«Mhm... è diventata effemminata» borbottò ad alta voce

«Ma no, lei era già una femmina!» lo corresse

«Sì, intendevo dire che ora è più femminile» aggiunse imbarazzato

Fortunatamente durante la prima tappa del viaggio non ci furono altre tempeste, anche perché questa volta erano nel bel mezzo dell'oceano e non c'erano isole nei paraggi. Arrivarono a costeggiare il sud d'Italia e i pirati si sentirono molto più sicuri. Ora come ora se si fossero dovuti confrontare con delle intemperie erano circondati da isole e posti dove ripararsi. Jack non stava più nella pelle, del resto già metà viaggio lo era riuscito ad affrontare. La cosa che più desiderava al mondo era poter stringere tra le sue braccia, al più presto, la sua famiglia.

Mentre Jack e i pirati lasciarono Cuba, in Grecia Angelica e la piccola non se la stavano passando bene. Trascorsero più o meno una settimana, con Aniketos e la madre, in collina. La casa era davvero piccola e angusta tant'è che lei e la bimba passarono la maggior parte del loro tempo in giro a camminare per i boschi. Era un'agonia per la donna dover ritornare ogni sera in quella casa. La pressione psicologica, per un ipotetico matrimonio, a cui la sottoponeva di continuo Aniketos la destabilizzava e non poco.

«Non puoi esserti invaghita di uno che non è più presente nella tua vita solo perché l'hai sognato!» le ripeteva sempre ogni sera prima di mettersi a letto

A proposito Angelica fu costretta, per mancanza di spazio, a dover dormire con lui ogni singola notte. Natalie invece dovette accontentarsi di condividere un letto singolo insieme a Sophia...
Più volte la fanciulla si era offerta di dormire con Natalie nel lettino singolo ma la risposta fu sempre e solo NO.
Ovviamente non le fu mai data una spiegazione chiara, così aveva deciso Aniketos e così doveva essere... per lui era inconcepibile dover condividere il letto con sua madre. E non si fece alcun problema ad allungarle le mani durante la notte, come se la donna non se ne accorgesse... infatti ogni volta lei lo scacciava, anche malamente se serviva.

«Non è che mi sono invaghita di lui, lo amo e l'ho sempre amato... è diverso!» rispose

«È uno scapestrato di bassa categoria che non si è curato più di tanto di te e ti ha abbandonata dopo averti messa incinta, oppure non te lo ricordavi già più?» disse tanto per infierire

«Certo che me lo ricordo, ma punto primo non sapeva della mia gravidanza e punto secondo-» iniziò

«No! Non c'è nessun punto secondo. Non vedo il motivo per il quale tu non ti debba unire in matrimonio con me» ribatté

Date in your dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora