Capitolo 35

205 16 9
                                    


By Your Side


Hermione non sapeva esattamente cosa si fosse aspettata di trovare al di là della passaporta, ma certamente la bella Charlotte non era nella top five delle possibilità. Avrebbe puntato su un medimago, qualcuno del San Mungo, o su di un membro dell'Ordine della Fenice, ma non su di lei. Certo, il rapporto che si era creato con la ragazza era ottimo, ma nulla avrebbe mai potuto rivelarle che ella avesse avanzate conoscenze nel campo della Medimagia. Eppure, guardandola lavorare in dignitoso silenzio, il suo viso una maschera di concentrazione, capì che Severus non aveva messo le loro vite in mano ad una incapace sprovveduta. Charlotte si muoveva con disinvoltura, mentre di tanto in tanto borbottava tra sé e sé o la interrogava su ciò che era successo, muovendo la sua bacchetta sopra il corpo pallido di Severus.

Portarlo al San Mungo sarebbe stata la scelta più logica, eppure Hermione non era sicura di come avrebbero potuto trattarlo. In fin dei conti, il mago era stato l'insegnante di pozioni di una buona parte dello staff dell'ospedale, ed Hermione non aveva alcun dubbio che, se datagli l'occasione, avrebbero cercato in ogni modo di fargliela pagare. In più, era un Mangiamorte e veniva considerato l'assassino di Albus Silente, l'unico mago che Voldemort avesse mai temuto. No, non avrebbe potuto portarlo lì. Non le restava che affidarsi a Charlotte e, se Severus aveva scelto lei, si sarebbe fidata del suo giudizio.

Senza mai allontanare il suo sguardo da quello stanco e pallido di Severus, Hermione sospirò pesantemente. Non riusciva a smettere di tremare e morsicarsi con ferocia il labbro inferiore, tanto che in diversi punti si era spaccato. Il respiro era pesante, e a momenti seguiva quello arrancante di Severus che, di fronte a lei, lottava tra la vita e la morte. Aveva smesso da tempo di tentare di rallentare il battito accelerato del suo cuore, e nemmeno gli esercizi di Occlumanzia che aveva imparato erano serviti. Se avesse potuto, avrebbe regalato al mago qualche battito in più. C'erano momenti in cui il suo sembrava quasi nullo. Non poteva perderlo, non poteva. Aveva bisogno di lui.

Ti prego, Severus, non lasciarmi. Non lasciarmi, amore mio.

Un singhiozzo lasciò improvvisamente le sue labbra secche, e fu in quel momento che Hermione si rese conto che le lacrime avevano ripreso a sgorgare libere lungo le sue guance macchiate di sangue. Con un movimento stizzito della mano le allontanò, adirata con sé stessa. Se non avesse abbassato la guardia, Nagini non l'avrebbe colpita, e se avesse agito più velocemente invece di stare lì a piangere su sé stessa, si sarebbe ricordata molto prima della passaporta che Severus aveva creato per lei. Era tutta colpa sua se l'unico uomo capace di completarla stava rischiando in quel momento di lasciarla per sempre. È tutta colpa mia, tutta colpa mia...

"Aiutami a fargli bere questa." Comandò Charlotte risvegliandola dai suoi pensieri cupi. Per un attimo la guardò immobile, destabilizzata da quel comando inaspettato, ma si riprese immediatamente. Afferrando con mano tremante l'ampolla, la cui etichetta riportava il nome della pozione scritto nell'elegante calligrafia del Potions Master, l'avvicinò alle labbra ormai violacee dell'uomo. Massaggiandogli con cura la gola, il preparato viscoso dall'odore pungente scomparve. Fu in quel momento che Charlotte parlò nuovamente. "Torna in te, Hermione. Così non mi sei di alcun aiuto, non gli sei di alcun aiuto."

I loro occhi si incontrarono un fulmineo attimo, il cioccolato contro il blu del mare, prima che Hermione distogliesse lo sguardo. I sensi di colpa la stavano torturando, ma sapeva che la giovane aveva ragione. Quella non era Hermione Granger, la coraggiosa Grifondoro che aveva sfidato il male dalla tenera età di undici anni, né la donna fiera di cui il taciturno Preside di Hogwarts si era innamorato. Si sentiva soltanto un pallido spettro di quella che era stata, ma non poteva arrendersi. Doveva farlo per sé stessa, per Severus, e per tutti i sacrifici che avevano dovuto fare insieme e le battaglie che avevano dovuto vincere per arrivare a quel punto.

Enveloped SoulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora