Capitolo due

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La mattina seguente mi svegliai piuttosto presto, non persi tempo a recarmi in aula e rubare il mio posto preferito, quello vicino alle finestre in seconda fila. Misi tutto l'occorrente apposto e mi ricordai di dover rispondere alla lettera che i miei genitori mi avevano mandato ieri sera, l'avrei fatto più tardi.

La classe si riempì presto, e mentre i miei compagni presero posto, intravidi il mio amico Dean, ci conoscevamo da poco, e per quanto fosse abbastanza fastidioso la sua parlantina e il suo modo di fare, era molto bravo a scuola, averlo come compagno di banco non mi dispiaceva affatto, soprattutto adesso che avevamo pozioni, per quanto sapevo era uno dei migliori.

Ma le mie speranze di avere Dean come compagno di banco vennero cacciate immediatamente quando dei libri caddero sul mio banco, capii subito chi fosse il proprietario di essi, Tom Riddle.

Lentamente, seguendo la sua figura alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi, che erano fissi suoi miei. I capelli erano come sempre perfetti, li ricadevano lungo la fronte, neri come la pece. I suoi occhi azzurri erano talmente chiari e freddi che mi sentii in soggezione sotto il suo sguardo.

"È occupato?" Chiese riferendosi al banco accanto a lui, non feci in tempo di rispondere che si sedette subito dopo. "Non volevi mica come compagno di banco Dean?"
Disse osservandomi con disprezzo.

"Perché no? è simpatico ed è bravo in questa materia." Lo informai.

"Già bravo.." Ridacchiò in modo ironico. "Non quanto me, però." alzò le spalle vantandosi, rimasi zitta mentre lui rivolse l'attenzione al professore Lumacorno che era appena entrato in classe, lo guardai per una decina di secondi.

Era così.. misterioso.

Volevo conoscerlo.

Distolsi subito lo sguardo, quando notai che con la coda dell'occhio mi aveva colto in fragrante.

Rimasi ad ascoltare la lezione prendendo un sacco di appunti, sicuramente mi avrebbero aiutato a studiare meglio.

La lezione a mia sorpresa passò velocemente, così anche come i giorni seguenti, che era un continuo stare vicino a Riddle.

Stare vicino a lui a lezione aveva causato tantissimi problemi. La gente ci guardava come se fossimo una coppia di sposini, e questo non faceva altro che irritarmi sempre di più.

"Devo dire che non stareste così male insieme." Felicity annuì mentre mangiava la sua cena. "Smettetela non sto insieme a Riddle, non potrei mai stare con uno come lui." Dissi mettendo le cose in chiaro stufa di sentirmi dire sempre le stesse cose.

"Hai ragione, non mi trasmette nulla di buono quel ragazzo." Walburga disse buttando uno sguardo a Tom che se ne stava zitto e buono al suo posto mangiando la sua cena. "Oddio Walburga, smettila con questi tuoi pensieri negativi sulla gente. Tom è un ragazzo apposto." Felicity la spinse leggermente.

"Non eri tu quella che non si fidava di lui?" Chiesi ricordandomi della scena dell'altra volta.

"Sì, ma prima di sapere quanto è diventato affascinante quest'anno." Controbatté per poi diventare rossa tale e uguale ai suoi capelli.

"Stai arrossendo?" Le chiesi trattenendomi dal ridere.

"Dai non puoi negare, è diventato davvero carino quest'anno." Disse alzando di poco la voce, ma non bastò come che il diretto interessato si girò con fare curioso verso la nostra parte.

"Cavolo ci sta guardando, nasconditi Juliet." Felicity si piegò nascondendosi sotto il tavolo facendo ridere Walburga.

"Non per distruggere i tuoi sogni Felicity, ma nascondersi non risolverà niente." Walburga le disse facendola uscire da sotto il tavolo.

"Uffa.."  sospirò mettendosi seduta per bene. "Non ho il coraggio di guardarlo, mi fa ancora un po' paura, ci sta ancora osservando?" Chiese guardando me.

Sbuffai e mi girai verso Tom, che sì, ci stava ancora osservando, e per la precisione stava osservando me.

Mi rigirai verso Felicity.

"Sì lo sta facendo."

"Che figura.."

"Così mi trovi carino quest'anno, Juliet?" Sobbalzai strozzandomi con l'acqua che stavo bevendo, una volta sentito la voce di Tom entrarmi in testa.

Come diavolo aveva fatto?

"Juliet, stai bene?" Felicity mi guardò preoccupata.
Annuii spostando lo sguardo verso Tom che mi stava guardando con un sorrisetto compiaciuto in volto.

Lo guardai profondamente, e decisi di alzarmi. "Vado in biblioteca, ci vediamo più tardi in camera." Dissi con il tono di voce alto per farmi sentire anche da lui.

"Sicura di stare bene? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma." Disse Walburga preoccupandosi insieme a Felicity. "Tutto apposto." Risposi e me ne andai via con una camminata frettolosa.

Corsi fino in biblioteca e sospirai notando la stanza vuota, fu questioni di minuti quando sentii un rumore dietro me.

Mi girai lentamente e incontrai Tom dinanzi a me.

"Volevi parlarmi?" Chiese quasi divertito.

"Come hai fatto?"

"Come hai fatto cosa?" Chiese superandomi e camminando per la biblioteca, non mi restò altro che seguirlo.

"Sai di cosa sto parlando, Riddle." Dissi seguendolo, mentre lui apriva un libro che aveva preso dallo scaffale.
"Non so di cosa tu stia parlando." Alzò le spalle prendendomi per i fondelli.

Sospirai cercando di calmarmi.

"Prima.. Ho sentito la tua voce in testa. Mi stavi parlando ma la tua bocca era chiusa, come hai fatto?" Dissi spiegandogli l'accaduto di poco fa in Sala Grande.

Lo vidi sorridere per poi chiudere il libro con una mano, provocando rumore, lo ripose al suo posto e si girò verso di me, avanzando lentamente, indietreggiai spaventata dell'improvvisa avvicinanza del suo copro con il mio, arrivando così con le spalle contro lo scaffale pieno di libri.

"Sicura di non averlo sognato? Magari ti piaccio così tanto che stai iniziando a immaginarti le cose." Disse mentre appoggiò le mani sugli scaffali dietro di me, rinchiudendomi.

Sbuffai pesantemente.

"Smettila di fare lo sbruffone, non sto impazzendo, ho seriamente sentito la tua voce nella mia testa." Dissi avanzando di poco arrivandogli pericolosamente troppo vicino.

Alzò l'angolo della bocca.

"Ti sarai confusa."
Con la mano lo spinsi via da me.
"Smettila di prendermi in giro, Tom." Alzai la voce.

"Sai di cosa sto parlando, lo sai bene. Pretendo una spiegazione, voglio sapere come hai fatto." Dissi affrontandolo, e questa volta fu lui a indietreggiare.

Mi guardò dritta negli occhi.

"Seguimi." disse soltanto per poi iniziare a camminare.


Angolo Autrice:
Ehilà
Tom sei proprio un birbantello!
Cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2021 ⏰

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