Pov's sangio
Il suo dolce viso angelico era poggiato sul mio petto da più o meno tutta la notte e dormire invece che guardarla era quasi impossibile quella mattina.
Mi svegliai infatti alle 10 e rimasi lì per più o meno due ore a guardarla, a guardare le sue gambe nude che si potevano intravedere sotto le coperte e a guardare quel bel viso che lei aveva smesso di detestare, Giulia è così bella.
La vidi dare qualche segno di vita
G:ei gio sei sveglio?
Mi chiese rivolgendo il suo sguardo nel mio
S:si da un po'
G:potevi svegliarmi!
S:sono stato bene a guardarti credimi
G:mh non credo sembrerò uno zombie hhahaha
S:ma smettila cretina
La scaravoltai e iniziai a farle il solletico e a riempirla di baci
G:gio gio smettila, mi soffochi d-daii smettila!
Giulia per fermarmi si mise sopra di me, ma facendo ciò penso che abbia solo peggiorato le cose
S:giulia...
G:che c'è?
S:c'è che se non scendi facciamo..
G:cosa?
La guardai maliziosamente
La vidi scendere dalle mie gambe imbarazzata e un po' divertita
S:eddai che ho detto di così sconvolgente?
G:niente è che non sono abituata a parlare di queste cose
S:beh ti abituerai, con me
Le feci l occhiolino e lei rassegnata sorrise dandomi un bacio che ovviamente prolungai.
S:adesso però visto che è tardissimo dobbiamo andare a pranzo e poi ripartiamo subito per Milano, ok?
Avevo un altro firmacopie e dovevo andare alla sugar (la casa discografica) per lavorare ai nuovi pezzi.
Io e giulia avremmo alloggiato in uno degli hotel più belli dì milano, glielo avevo promesso ricordo quando eravamo ancora in casetta.
G:gio che facciamo ci alziamo?
Disse con un'aria un bel po scocciata
S:purtroppo di dobbiamo alzare giulietta
Le dissi stampandole un bacetto sulle labbra che si trasformò in uno dei nostri soliti baci che nascondono un gran desiderio
G:dai andiamo che se no non ci alziamo più
S:mhh che palle
G:su
Ci cambiammo velocemente e pranzammo in casa con i miei genitori
Pier: giulia è stato un piacere conoscerti di persona
G:anche per me davvero siete gentilissimi
Lidia:non vediamo l' ora di rivederti, mi raccomando giova riportacela presto!
Disse mia madre guardandomi divertita
S:si mamma promesso, quando vuole può sempre venire
Giulia mi guardò con quegli occhioni da bambina pieni di felicità dopo quello che avevo detto e il mio cuore perse un battito, era sempre più bella sempre più pura sotto il mio sguardo e la amavo da morire giuro.
S:ciao ma
La abbracciai e salutami successivamente mio padre uscendo poi di casa.
Io e giulia prendemmo il treno che ci porto direttamente a milano e chiamammo un taxi indicandogli la strada per il nostro hotel.
G:ma gio come si chiama questo hotel dove dormiamo?
S:è una sorpresa giulietta
G:ma che dici? Hahaah sei matto gio?
S:vedraii
Giulia mi guardò un po' stranita, forse si era scordata della nostra promessa ma non ne fui dispiaciuto, anzi la sorpresa sarebbe venuta meglio.
Arrivati davanti all' hotel feci tappare gli occhi a giulia una volta scesi dal taxi
G:dai gio leva sta mano
S:adesso puoi guardare
Levai la mano che le copriva gli occhi e spostai lo sguardo dall'hotel al suo viso sorpreso
G:ma sei impazzito?! Oddio adesso mi ricordo! Ma quanto hai speso gio??
S:te l' avevo promesso lady
Mi abbracciò forte, come da non volermi più lasciare e mi sentii a casa, solo giulia sa farmi sentire a casa.
POV's giuls
Non potete neanche immaginare quanto fui felice, si era ricordato di quella promessa e quella fu la cosa che mi fece più piacere di tutte.
Arrivati in camera disfai la mia valigia e quella di sangio che si era subito catapultato sul letto.
S:giu sembri mia madre che manco il tempo di arrivare in camera che già sta a mettere tutto a posto
G:se non lo faccio io non lo fa nessuno!
S:dai vieni qui
Andai sul letto a fianco a lui e mi iniziò a baciare subito con foga
Mi misi a cavalconi su di lui, sapendo di farlo impazzire sempre quando faccio così
Iniziai a baciargli la mandibola e a lasciargli dei baci sul collo
S:giù però...
Continuai ovviamente
S:giù se continui non riesco a trattenermi
S:giù cosa vuoi fare?
La finii di torturargli il collo e tornai alle sue labbra senza spostarmi dalla mia posizione
Sangio si stacco dopo poco e inverti le posizioni bloccandomi sotto di lui
S:non giocare con me giulietta per favore
Rimasi zitta a guardarlo
S:che c'è ora non fai più niente?
G:vuoi che torni a fare quello che stavo facendo prima?
S:se vuoi ritrovarti senza vestiti si
Un brivido mi percorse tutta la schiena e sembrava che sangio se ne fosse accorto come è suo solito fare.
S:dovresti vedere la tua faccia in questo momento
Disse un secondo prima di scoppiare a ridere
G:sisi simpatico simpatico
S:comunque a parte gli scherzi mi aiuti a prepararmi che fra poco ho il firmacopie ?
G:sembri la mia migliore amica sangio hahahaha
S:eh vabbe che c'è di male
G:niente niente..
Dissi guardandolo ironicamente male .
G:adesso vedo cosa farti indossare
Optai per una felpa del suo merch, quella fucsia che amavo alla follia e dei pantaloni neri semplici.
S:beh mamma sono perfetto
G:si lo sei!!
Gli stampai tanti bacini su tutto il viso e lui fece lo stesso con me
G:adesso andiamo che poi fai tardi
S:mamma smettila
G:ti piace proprio chiamarmi mamma eh
S:sei peggio dì mia madre giulia haahhahaa
G:sei sempre più simpatico eh
Un taxi ci portò al duomo dove poi sangio avremmo svolto il firmacopie...
Pov's sangio
Ero davvero emozionato anche se probabilmente non traspariva, insomma ero al duomo e c'era già tantissima gente non ero per niente abituato a tutte queste persone che sono li solo per me, è stupendo.
G:che c'è cucciolo ti vedo teso
L' unica che se ne accorse ovviamente fu lei
S:sono un po' in ansia cioé è tutto surreale
G:beh gio abituatici perché è la tua nuova realtà che è bellissima
S:è bellissima solo se ci sei anche tu giulietta
Mi sorrise come solo lei sa fare stampandomi poi un bacio
Dopo un po' Fabio (il mio manager) mi disse di affacciarmi al balcone del duomo
Presi giulia per mano e feci per andare ma giulia si blocco poco prima
S:che c'è giuls?
G:gio questo è il tuo momento, goditelo
Le sorrisi e le mollai la mano andando finalmente sul balcone e scoprendo le centinaia di persone che erano lì sotto, a urlare il mio nome