La Formula3 per Seb è importantissima: con essa riesce a farsi notare dalle maggiori scuderie del mondo come Mercedes, Red Bull e Ferrari. Ed è proprio quest'ultima che lo volle nella sua Driver Academy nella Prema Racing. Seb non poteva rifiutare questa offerta e fu così che la sua strada si spianò fino alla F1; si, ovvio, prima doveva fare bene nelle due categorie precedenti.
Nella terza categoria non riscontrò chissà quali difficoltà e riuscì a vincere al primo anno! Non tutti i piloti ci riescono, solo quelli più talentuosi, figurarsi se infila pure consecutivamente anche il campionato di Formula2. Due anni per cambiargli la vita, due anni che lo hanno portato lì, dove ha sempre sognato di essere, nella categoria principale in uno degli sport più belli al mondo.
Quand vinse in Formula2 disse: "Ho sempre avuto un sogno ed è tutta la vita che cerco di inseguirlo. Ora sono ad un passo dal raggiungerlo e onestamente credo di averlo meritato, grazie soprattutto all'aiuto della mia famiglia e Ferrari."
Però qualcosa va storto. Infatti, è il 28 novembre quando Ferrari comunica che Seb sarà il pilota di riserva della squadra e non un primo delle squadre Alfa Romeo e Haas. Questa è una notizia che ha sconvolto un pò tutti dopo i risultati visti in pista da parte di sua; Seb molto mortificato accetta il ruolo e aspetta l'anno successivo.
La stagione va avanti e per ora nessun colpo di scena o sostituzione di piloti; nemmeno il mercato di metà campionato riesce a far ottenere un sedile a Seb. La rabbia comincia a sopravanzare alla perseveranza e alla pazienza...
Il calendario ormai è arrivato alla sua seconda e ultima parte in quanto al gp di Spa, in Belgio. Un gp che a posteriori definiremmo tragico, ma allo stesso tempo, per pochi, una fortuna maledetta.
È la prima gara dopo la sosta estiva e come di consueto si parte alle 3:00 del pomeriggio. C'è un sole abbastanza forte, diminuito dal leggero vento che prima della gara creava un'atmosfera direi molto bella e piacevole. Ma all'inizio del gp è iniziato a piovigginare a causa dell'aumentare tempestivo del vento che ha portato nuvoloni pieni di pioggia sopra la foresta delle Ardenne.
In gara è solo il 5 giro dei 44 previsti e in pit lane è un incubo totale: per metà del circuito ancora l'asciutto prevale, ma a sud la pioggia ha iniziato a cadere. Gli ingegneri non sanno cosa fare, montare le intermedie o rimanere con le slick? Alcuni rientrano per il cambio gomme, altri restano fuori nella speranza che smetta.
GIRO 7
La pioggia è aumentata e a Eau Rouge c'è un grande incidente: sono coinvolte 4 auto. Solo due piloti ne escono completamente illesi, l'incidente è stato violentissimo a oltre 320km/h. I due piloti che apparentemente sembrano aver riscontrato le maggiori conseguenze sono Charles e Anthoine; il primo, dopo essere stato medicato sul posto, è stato portato all'ospedale più vicino, ma nessun pericolo di vita per lui. L'altro è stato portato in elicottero nella capitale per le sue condizioni; nel paddock tira un'aria pesante, la gara è sospesa.
Un'ora dopo la gara ancora non è ripartita e arriva un comunicato da parte del pronto soccorso: Anthoine non ce l'ha fatta.
Una notizia da far cadere le braccia a tutti: con queste auto moderne di incidenti mortali non se ne vedono più e la sicurezza è aumentata in modo notevole negli ultimi anni. Nonostante questo resta uno sport pericoloso poichè il rischio non è mai nullo quando corri a quelle velocità; ogni pilota sa quello che fa e sa che non ha la certezza di uscire intero da quell'abitacolo che sembra fatto per malati mentali, così da malati che fa innamorare, per il quale fai di tutto per entrarci anche solo per 5 minuti...
NOTA
Mi scuso per eventuali errori di grammatica e scrittura... (vale per tutto)Anthoine, questa pagina è in tuo ricordo❤️ riposa in pace.
STAI LEGGENDO
like a dream
AdventureSeb è un ragazzo normale, solo che ha un sogno diverso da tutti: guidare in formula1. per riuscirci non è semplice: deve fare molti sacrifici ma alla fine l'opportunità arriva e lui non se la fa scappare, non dopo aver lavorato una vita per quel gio...