Alcool

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«No, no, baby!» siamo usciti dal ristorante e sta camminando a gattoni.
Ha bevuto troppo vino e non è in sé.

«Fanfiamo a fafa?» non so nemmeno cosa sto dicendo, il vino mi ha rapita.

«Baby ti devi fermare!» le corro dietro e riesco a prenderla. Ci chiudiamo in macchina e parto come un uragano. Tengo gli occhi sulla strada e mi perdo...

«Cazzo, no!» ha aperto il finestrino, ha tolto i pantaloni e sta facendo pipì col sedere fuori dal finestrino.
Non so se ridere o arrabbiarmi.

«Effifa fo fisciafo.» Mi sono liberata di tutta la pipì che mi pressava. Non so come l'ho fatta, ma adesso sono più leggera.

«E che cazzo, ti hanno vista tutti.» La tiro dentro, chiudo il finestrino e cerco di metterle la cintura di sicurezza. Non riesco, si agita e canta una canzone a modo suo, ancora imprigionata dal vino.

«Fofer fove anfiamo?» di sicuro mi porta a casa e mi fa una ramanzina a modo suo.
Volevo andare al mare, ma col piffero che mi ci porta.

«A casa, sei ubriaca marcia baby.» Devo portarla a casa, tenerla ancora fuori causa danni immaginabili.

«Siamo arrivati, ti porto a letto e ti faccio smaltire il vino.» La prendo in braccio, la porto in camera e cerco una soluzione per farla stare meglio.

«Fe falle!» me la rido di brutto, guardo fuori dalla finestra e un'idea mi balena in testa.
Lo spingo, corro di sotto, mi tolgo i vestiti e mi lancio a bomba in piscina.

«Grrr!» ringhio e corro a salvarla, non è lucida e può affogare.

«Fiefi fofeeer!» lo richiamo, anche se è già qui.

«Dannazione, mi farai morire dalla paura.»
Resto in mutande e mi butto.
Arrivo da lei e la tengo stretta per non farla affogare.
Non mi aspetto il bacio infuocato che mi dà.
Ci dà di lingua, mi tocca e stringe le gambe attorno ai miei fianchi.

«Neva, sei una ragazzina e io...» la parte impazzita prende il comando, la sbatto sul muro e la bacio con molta enfasi. Sto davvero perdendo la ragione, lei mi fa impazzire.

«Basta, ci dobbiamo fermare, non possiamo compiere quel passo.»
Un barlume d'intelligenza riesce a fermarmi.

«Fa fene.» La cosa non mi piace, volevo andare avanti, ma lui non vuole.

Usciamo e torniamo dentro.
Le faccio una doccia, l'asciugo e la metto a letto serrando le finestre e la porta.

«Buonanotte Neva, non fare sciocchezze.» Non sono tranquillo, immagino che ne combina una delle sue.
Anziché andare in camera, resto seduto accanto alla sua porta. Devo rimanere sveglio e controllarla. Mi sento tipo carceriere, ma devo evitare problemi o farsi male.

«Bffriobxsron mpivboncdi.»
Non so nemmeno cosa dico, mi addormento e crollo come una pera cotta.

🤡🤡🤡

«Neva?» busso alla porta e non risponde. Trovo la chiave e apro, dorme ancora tutta storta e ha pure vomitato.

«Jo?» sento la sua voce e il suo odore.

«Sì, sono io. Ti sei sentita male e hai vomitato. Ho sbagliato a chiuderti dentro, dovevo dormire con te.»
Ho ancora nella mente cosa è successo in piscina.

«Non voglio stare in questa camera, ma nella tua.»
Sono tornata lucida e dico ciò che penso.

«Va bene, sposto le tue cose nella mia stanza.
Prima di tutto dobbiamo fare colazione, devi rinforzarti.»
Vedo che è stanca, l'alcool ti abbatte e indebolisce.

My Love Joker SUICIDE SQUAD®️©️🔞 COMPLETATA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora