ADDIO

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In quel momento si è conclusa la mia prima vita, e tutti i particolari di quell'ultima giornata mi sono inchiodati nella memoria. Quello che è successo subito dopo, invece, veleggia in una nebbia fitta, come se a viverlo non fossi stata io, ma il mio fantasma.
Certe letture che si fanno a scuola non hanno alcun senso sul momento, può capitare però quelle oscure parole si illuminino improvvisamente di significato. Mi è successo con l' "Addio monti " de i promossi sposi. La differenza è che lo struggente saluto di Lucia al suo paese avviene in un momento, mentre il mio è durato 18 giorni, ed è una faccenda che può seriamente logorare un sistema nervoso. Ogni attimo è stato un silenzioso addio.
Addio alla cameretta silenziosa e protettiva dove ho liberato i pensieri più segreti.
Addio alla vecchia scuola, ai vecchi compagni di classe, con i quali a causa della mia esasperata lentezza, stavo appena cominciando a creare un legame. Se fossi rimasta, forse saremmo diventati amici. Persino i prof, dei quali mi sono tanto lamentata, mi sembrano una perdita dolorosa.
Addio al giro: i pomeriggi a fare shopping, la panchina, il bar,la piscina da Valeria che ha una meravigliosa casa in collina , aperta sempre a tutti noi, le domeniche pomeriggio in discoteca.
Addio alla noia che mi prendeva in certi momenti, ma che ora mi sembra già un tesoro perduto.
Addio alla casa in centro, ai negozi che conosco da quando ero bambina, al parco che ho percorso migliaia di volte assieme a Matilde, alle anatre del laghetto che stavo a osservare a lungo, come ipnotizzata, senza un motivo preciso.
Infine addio alla mia famiglia felice: la tensione e il rancore in casa sono una densa nube soffocante. Gli strilli della mamma si sono infranti sul muro di silenzio di papà., adesso nessuno parla.  Addio alle cose più belle della mia vita.  Addio addio addio.

RICORDARE MAUTHAUSENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora