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Con il cuore ancora in gola Daiana raggiunge il piano superiore della sua vecchia casa natale.
Non appena arriva davanti alla porta in mogano del bagno, leggermente socchiusa, si ferma.
Osserva il moro per qualche minuto, poi si decide ad entrare."Ehi" Apro la porta del bagno risvegliandolo dai suoi pensieri e quindi, facendogli alzare lo sguardo verso di me, che sbianco non appena vedo i numerosi tagli sul suo volto.
"Che cazzo è successo?" Continuo squadrandolo scioccata.
"Niente, non saresti dovuta venire qui"
Pronuncia stizzito."Un po' difficile dato che io qui ci vivo, vuoi spiegarmi perché sei ridotto così? E siediti che ti disinfetto"
"Lo sai benissimo perché sono ridotto così oppure, se proprio non hai idee, chiedi al tuo amico di Rozzano, mi sembra che siete molto in confidenza" Afferma sarcastico.
"Sul serio? Stiamo litigando sul serio per uno stupido direct di Instagram a cui io ho risposto solo per gentilezza?"
"Per gentilezza? Cazzo Daiana come fai ad essere così stupida? Quello da te vuole tutto tranne che la tua gentilezza, ti ha chiesto di andare a prendere un caffè, magari nel suo quartiere del cazzo" Scuoto la testa per poi ribattere.
"Mi sembra che io non abbia accettato il suo invito, quindi perché scatenare tutto questo?"
"Perché non avresti dovuto nemmeno rispondergli, lasciami stare, finisco di medicarmi da solo e poi me ne torno a casa" Non fa in tempo ad alzarsi dal water che barcolla, cadendo sul pavimento.
"Davvero? E come pensi di tornare mh? Sei ubriaco, non puoi guidare in questo stato"
"Troverò un modo a meno che tu non ci tenga a dormire con me" Sorrido scuotendo la testa divertita.
"No, non ci tengo, io dormo sul letto, te sul divano" Una fastidiosa luce mi porta ad aprire gli occhi, li stropiccio un po' cercando di mettere a fuoco la figura seduta sulla mia scrivania.
"Che ci fai con quella?"