Esercizio 2

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Continua l'incipit di questa storia come preferisci:
Laura si strinse il braccio, affrettò il passo attraversando la pineta dove gli alberi altissimi la dividevano dal cielo lattiginoso di afa. Ancora pochi minuti e l'avrebbe rivisto.

Sentiva la tensione pervaderle tutto il corpo e il battito accelerare. Quando finalmente incrociò i suoi intensi occhi verdi sentì il cuore, già più volte spezzato da lui, fare un tuffo nel vuoto e le farfalle nello stomaco. Assurdo come riuscisse sempre a farle quell'effetto, anche dopo tutto il dolore che le aveva provocato. La scrutò appoggiato alla portiera della Porsche argentata con il suo sguardo perennemente accigliato mentre lei non riusciva a sfuggire a quelle iridi che brillavano sotto il riflesso del sole. Era così che funzionava tra di loro: lui la feriva continuamente ma lei non sapeva lasciarlo andare e forse avrebbe solo dovuto abituarsi a quella scomoda quotidianità. Si lasciò abbracciare più stretta che potesse, lasciandosi ingannare ancora una volta da quell'amore che di amore aveva così poco.

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