«Tutti gli sbagli, dei miei vent'anni
Spero che tu poi possa perdonarli
Nessuno oltre te può rassicurarmi
Non ci immaginavo stare distantiTi ho perso- Ernia»
Non so bene quanto tempo sia passato da quando sono in questa stanza ma la tensione che c'è, potrebbe essere percepita anche a chilometri di distanza. Federico non ha aperto bocca da quando sono entrata e a stento mi ha guardata, quasi come se fossi una sconosciuta. Non ha voluto parlarmi attraverso un telefono e si è limitato a comprarmi un biglietto aereo per raggiungerlo in Inghilterra. Inizialmente volevo rifiutare, prendermi del tempo per pensare a quello che avrei dovuto dirgli ma poi ho seguito l'istinto e sono venuta qui.
È difficile questa situazione e speravo con tutta me stessa che avrei potuto evitarla per il resto della mia vita ma una parte di me sapeva anche che questo momento sarebbe arrivato dato che i segreti, proprio come le bugie, hanno le gambe corte.
E se è già tutto abbastanza complicato, lo sguardo di Federico non fa altro che peggiorare le cose. Conosco quegli occhi e so che è arrabbiato, deluso, ferito e la colpa è solo esclusivamente mia.
«Fede...» provo a parlare ma lui non muove un muscolo. Sospiro, non sapendo davvero che parole usare. «Mi dispiace tanto...» sussurro.
Lui finalmente mi guarda. «Per cosa? Per avermi mentito per tutti questi anni?» chiede sarcastico ed il suo tono di voce duro mi fa male, ma non potevo sicuramente aspettarmi che lui fosse felice per questa sua scoperta.
«Non ti ho mentito...» ribatto avvicinandomi a lui che è seduto sul divano. Ho semplicemente sempre preferito averlo solo come amico che non averlo affatto.
«Ci conosciamo dal primo giorno di vita e pensi che avermi nascosto per tutti questi anni di essere innamorata di me non sia mentirmi?» chiede ma non sembra aver voglia di farmi rispondere, infatti continua a parlare «Ti ho sempre raccontato tutto Emma, tutto» precisa, visibilmente nervoso.
Ho sempre fatto tutto per lui.
Ho sempre messo la sua felicità sopra la mia.
Non ho mai voluto ferirlo.«Lo so, lo so» sussurro con la voce che trema leggermente e d'istinto mi abbasso alla sua altezza, appoggiando le mani sulle sue gambe. Lui osserva attentamente le mie dita sul tessuto del suo jeans ma non fa nulla per scostarsi da quel tocco. «So che ora mi odi e che forse ho rovinato tutto ma-»
«Emma io non ti odio» mi interrompe scuotendo la testa, mentre la sua espressione si addolcisce «Come faccio ad odiarti se sei una delle persone più importante della mia vita?» domanda, prendendo un respiro profondo.
Lo guardo e sento un nodo formarsi in gola, ma questa volta è per la gioia di sapere che nel suo cuore ci sono ancora e che una settimana in cui non ci siamo sentiti non è bastata a rimuovermi dai suoi affetti.
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𝗠𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗲 ||𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚||
Short StoryNon riuscivamo ad essere soltanto amici e non potevamo essere qualcosa di più