Scintille nello stomaco

sei

Era passata una settimana dalla gita in spiaggia iniziai a credere che non li avrei più incontrati e questo pensiero mi metteva paranoia.

Be dopotutto loro sono eroi vanno a scuola insieme e hanno un quirk , io sono solo una comparsa dopotutto.

Mamma - si può sapere cosa hai è tutto il giorno che stai a sbuffare, perché non esci con quei tuoi nuovi amici almeno fai qualcosa no?-

Io -ma non li sento da una settimana non posso mica venirne così è scrivergli non ho tutta quella confidenza -

Mamma- è allora nemmeno loro hanno la tua confidenza eppure ti hanno chiesto di uscire per prima no, cosa cambia il peggio che può succedere e un no-

In effetti aveva ragione così scrissi un messaggio a mina se qualche volta potevamo incontrarci, e nel frattempo essendo presto decisi di andare a prendermi un gelato al parchetto accanto a casa nostra .

Una volta li mi sedetti ad un muretto a mangiare il mio gelato ma ad un tratto sentii delle urla e guardando lontano vidi dei palloni alzarsi in aria per poi restare sospesi con dentro quelli che sembravano dei corpi, così decisi di chiamare la più vicina agenzia di eroi mentre mi diressi verso il villain.

Mi nascosi per vedere la situazione è vidi Sero Denki e Mineta che cercavano di tener testa a tre villain tra cui un tipo con i palloni attaccati alla sua schiena con una lunga corda, decisi di avvicinarmi per aiutarli e senza farmi vedere ,colpii uno dei tre che stava per attaccare gli altri da dietro facendolo cadere, gli altri si accorsero di me e mi guardarono stupiti ma non fecero in tempo a dire nulla poiche impegnati a schivare e attaccare, così mi buttai nella mischia tenendo testa come potevo a uno con delle unghie che sembravano lame.

Tra un colpo e l'altro gridai agli altri che i professionisti sarebbero arrivati entro poco, e dopo qualche colpo ben piazzato finalmente misi il tipo Ko, ma all'improvviso venni circondata da una bolla di gomma per poi ritrovarmi per aria con gli altri ostaggi.
Mentre gli altri la sotto l'ottavano,in lontananza vidi gli eroi che si avvicinavano.

Da lì a poco fummo tutti salvati,
Vidi Mineta avvicinarsi in maniera ambigua e inquietante quando Sero lo blocco per la testa affiancato da Denki

Mineta- accidenti mentre combattevi eri proprio sexy sai ... e poi quella tua maglia larga...-

Lo fermò Sero dal continuare a parlare con una botta in testa

Sero- sei stata veramente brava grazie dell'aiuto -

Io -g-grazie-

Denki-si in effetti sei stata grande nonostante sei senza quirk te le sei cavata benissimo, come mai sei qui è una bella coincidenza.-

Io- o già ero venuta per mangiare un gelato... accidenti non sono nemmeno riuscita a finirlo, quando ho visto quelle bolle ho subito chiamato gli eroi e lo ho lasciato li-

Denki - be se vuoi te lo offriamo noi un gelato dopotutto ci hai dato una mano, che ne dite -

Sero- be in realtà ho promesso a mia madre che sarei tornato presto e tra un po' si farà sera -

Mineta- tranquilli ci vengo io eccome non posso certo permetterti di stare da solo con una tale ragazza no?... a ma mio padre aveva bisogno di una mano nell'agiustare un mobile ... va be capirà se gli dico che sono stato con una bella tipa hehehe-

Sero- non se ne parla un vero eroe non può venire meno alla parola data,
magari sarà per la prossima volta ti porteremo nella migliore gelateria della città ,promesso. Denki che fai vieni con noi?-

Denki-voi andate pure io tornerò a casa più tardi-

Dopo di che Sero si allontanò portando con sé anche Mineta.

Io -ti ringrazio del pensiero sarà per un'altra volta allora-

Denki - be gli altri saranno anche impegnati ma possiamo sempre andarci noi no? Sempre se sei d'accordo ovviamente -

A quella richiesta non potevo non dire no, un bel ragazzo che mi offre il gelato era come un sogno

Io- come posso rinunciare a un gelato gratis -

Lui mi sorrise e io non potei fare ameno di ricambiare. Così ci avviamo verso la gelateria dove ero stata prima, preso il gelato ci sedermmo su una panchina nei paraggi

Denki -mi dai il tuo numero? -

La sua richiesta mi lasciò di sasso come poteva dire una cosa del genere con tanta spontaneità così dal nulla, ma mi rese felice e pensai che fosse una buona occasione per espandere le mie amicizie.
Dopo esserci scambiati i numeri calò il silenzio e pensavo a cosa avrei potuto dire per conversare e per conoscerlo meglio ma non avevo idea da dove cominciare.

Denki- hei ma quello è un ciondolo di Zelda - disse riferendosi al mio portachiavi che sporgeva dalla tasca

Io- nooo vabbe conosci Zelda che figata io adoro questo gioco è troppo bello ...-

Mi bloccai pensando di sembrare una fissata ma

Denki- si è bellissimo l'avventura la storia e la colonna sonora sono stupende -

E fu da li che iniziammo a parlare dei nostri interessi come i videogiochi e gli anime e la musica senza rendermi conto che il gelato era ormai finito da un pezzo, fin quando ad un tratto una chiamata fermò la nostra conversazione.

Io - accidenti e tardissimo è mia madre e devo tornare a casa-

Denki -vuoi accompagnata? -

Io - o nono non ti preoccupare abito vicino e penso di potermela cavare -

Denki - a maggior ragione che abiti vicino lascia che ti accompagno non si può mai sapere -

E infatti così fece ,avvisi mia madre che stavo tornando ma dentro di me speravo che quel momento non finisse mai

Denki- comunque non è una grande idea indossare una maglia tanto larga e leggera in combattimento, prima ti si vedeva tutto, non che a me dispiaccia-

Disse con un tono malizioso, forse anche per spezzare quel silenzio imbarazzante, così presa dall'imbarazzo gli tirai uno schiaffo sulla spalla

Denki -ha ha aia scusa non avrei dovuto, ...ma è vero-

Io- se dovevi stuzzicarmi era meglio che andavo sola -

Denki - e come potrei lasciarti andare dasola sapendo che potresti avere paura,inoltre un giorno sarò un eroe no? ed mio dovere assicurarmi che le persone siano al sicuro senza contare che è colpa mia se hai fatto tardi -

Le sue parole mi fecero sciogliere il cuore, si era ricordato della Sera alla Fabrica, inoltre non si smentiva mai aveva sempre il sorriso sul volto, mentre il mio viso era completamente rosso e speravo solo che nel buio non se ne sarebbe accorto.
Arrivammo a casa mia per poi salutarci e mentre lui andava per la sua strada io entrai in casa con la faccia ancora in fiamme

Fine finalmente

È già la terza volta che scrivo questo capitolo spero sia l'ultima è niente d'ora in poi le cose si faranno interessanti