9 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐞?

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Un gioco da ragazzi, vero? 

Fino alla sera precedente ne era quasi sicura, ma ora, con un quasi nuovo Jeon Jungkook davanti, si chiedeva se sarebbe davvero stato così tanto facile ignorarlo e, soprattutto, cercare di ignore i suoi sentimenti per 4 giorni.

Era uscita presto quella mattina, sentendo le lamentele dei suoi amici per aver aperto tutte le finestre della casa e cercando di capire dove fosse finita Minnie. In seguito era arrivata alla scuola di danza; no quel giorno le lezioni non si sarebbero tenute, ma doveva recuperare qualcosa.

Nel suo tragitto d'uscita dalla struttura, si era ritrovata davanti Jungkook.

Dire che fosse sorpresa era poco, principalmente per come sembrava sveglio e carico, forse il caffè che aveva preso la sera prima, insieme al vomito, lo avevano aiutato.

Erano rimasti lì per alcuni minuti, senza fare niente, e Lisa cominciava sentirsi impaziente e leggermente in imbarazzo, il tutto perché nessuno dei sue sapeva cosa dire.

Per evitare di dover restare altro tempo in quella situazione lo salutò e ricominciò a camminare, nonostante non avesse veramente una meta, ma non si aspettava che Jungkook l'avrebbe seguita e, a metà strada, l'avrebbe fermata.

Ma nuovamente rimasero zitti per alcuni secondi.

—Jungkook, se mi devi dire qualcosa dimmela, non ho intenzione di stare tutto il giorno così— per quanto non volesse era sicura di essere suonata più scortese del solito.

Il ragazzo sembrò pensare un po' sulle parole che avrebbe utilizzato, ma finalmente aprí la bocca.

—Si, scusa... Emh, ti volevo parlare di... Di ieri sera— Lisa annuì, non era la prima cosa che le era venuta in mente, ma se lo poteva aspettare —Mi dispiace di averti dato fastidio e... Grazie, per avermi aiutato... Ora vado, ciao— e se ne andò.

Lisa continuò ad osservare la sagoma del ragazzo finché non sparì. Avrebbe mentito se non avesse detto che era confusa.

Continuò a camminare, questa volta verso il centro della città, ma si fermò di colpo nel vedere Minnie camminare con... Jaebeom?

Si avvicinò senza pensarci due volte.

—Minnie!— disse, la ragazza alzò velocemente lo sguardo.

—Oh Lisa, come mai qui?— chiese, un sorriso leggermato si poteva notare sul suo viso.

—Sarei io quella che te lo dovrebbe chiedere, ieri sei sparita e stamattina non eri in casa. Sei fortunata che Ten non si sia ancora alzato o avrebbe già fatto un casino— la ragazza aprí in grande gli occhi, sussurrò qualcosa al ragazzo vicino a lei e corse verso casa.

Lisa si girò verso Jaebeom e lo guardò per alcuni secondi, tanto che per il ragazzo fu difficile non abbassare lo sguardo, ma poi sorrise con semplicità.

—Minnie probabilmente arriverà a casa e sveglierà tutti, comunque, se ti interessa Minnie dovrai prima passare sul cadavere di Ten, il suo bodyguard-fratello adottivo— il suo sorriso si spense leggermente —Ma se piaci a tutti noi altri, potremmo cercare di addolcirti la pillola quindi — alzò le sue mani che avevano assunto la forma di pugni —Fighting!— detto quello se ne andò lasciando il ragazzo a sudare freddo.

Tutti sapevano che Minnie era pienamente capace di mandare a quel paese da sola dei deficienti, lo aveva già fatto diverse volte, ma questo non toglieva che si preoccupassero per lei e per il suo giovane cuore.

Rise leggermente alle sue parole, quanto le sarebbe piaciuto essere stata tanto forte emozionalmente quanto Minnie, le cose sarebbero state molto più semplici.

Fece ritorno a casa solo due ore più tardi, dopo una veloce sessione di shopping e un passaggio a casa sua e di Rosé, si doveva comunque tenere corrente dei gossip riguardo la vita romantica dei suoi protetti, aka Soobin e Yuna.

Arrivata a casa non si aspettava di trovare quel genere di calma, le opzioni, almeno per lei, erano due, o erano tutti morti oppure stavano ancora dormendo.

Aprí la porta d'entrata lentamente e guardò dentro attentamente, si sorprese molto nel vedere tutti i suoi amici seduti in salotto intorno al piccolo tavolo.

Entró così in casa.

—Hey, perché quelle facce?— chiese, cercando, in qualche modo, di rallegrare l'ambiente.

Tutti si giraron o verso di lei e Jaehyun e BamBam indicarono la busta posta sul tavolo. Confusa, si sedette anche lei vicino ai suoi amici e prese la busta in mano.

—È... Per me?— tutti annuirono. Lisa aprí la busta con una certa confusione.


Per Lalisa Manoban

Scrivo questa veloce lettera in poco tempo.
Vorrei sapere se ti piacerebbe venire ad un appuntamento con me.
Verresti?

Jeon Jungkook.

Ps. Perché ti ho scritto una lettera? Perché ho perso il telefono e volevo scriverti al più presto, ma ero sicuro che non sarei riuscito a chiederti ciò di persona.

—Quindi Lisa, cosa dici?— Lisa guardò Rosé, colei che le aveva posto la domanda.

—Io...









... Penso che ci andrò—

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Scusate, lo so che avrei dovuto aggiornare prima, ma, durante tutto giugno, sono stata in vacanza e, dopo gli ultimi mesi di scuola che ho avuto, ne avevo propio bisogno, in secondo luogo, non avevo per niente ispirazione.

Nel dubbio, me ne torno nella mia tana

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Nel dubbio, me ne torno nella mia tana. Fino al nostro prossimo incontro lettori.

ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ ᴏғ ᴛʜᴇ sᴛᴏʀʏ «𝐿𝑖𝑧𝑘𝑜𝑜𝑘»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora