| Dodici |

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Lando continuava a fare avanti ed indietro in quella sala d'aspetto mentre tutti lo osservavano. Lui era l'unico non ancora mentalmente pronto per quella perdita.
Tutti lì lo sapevano ma May aveva deciso di proteggerlo.
Indirettamente però , gli aveva ancora fatto più male.

Si era perdutamente innamorato di quella ragazzina inglese e non se lo sarebbe mai perdonato se lei gli fosse scivolata dalle mani senza la possibilità di dirle quando May gli avesse stravolto la vita e migliorato quegli ultimi mesi.

Isaac vedendo il pilota così agitato, si avvicinò a lui posandogli una mano sulla spalla. In quella stanza stavano tutti perdendo qualcuno di importante ma almeno loro avevano avuto la possibilità di prepararsi psicologicamente. Il fratello di May sembrava quello più forte ma in realtà dentro stava soffrendo e avrebbe preferito esserci lui su quel lettino attaccato ai macchinari che permettevano alla sorella di respirare forse per gli ultimi minuti della sua vita.

Lando si voltò verso Isaac nel sentire quel tocco, poi scosse la testa con le lacrime agli occhi. «Non può morire» disse con la voce spezzata «Non così» aggiunse, al limite della disperazione.

Il più grande deglutì a vuoto per poi stringere il giovane pilota tra le sue braccia.

Lando ricordava perfettamente quello che Isaac gli aveva detto tempo prima:

«Non è una ragazza semplice, me ne rendo conto. Però ti prego, non arrenderti con lei. Non te lo dirà mai, ma ha estremamente bisogno di te»

E lui si sentiva uno stupido per non aver capito quanto May stesse male. Forse lei non glielo aveva detto per non vederlo soffrire ma una parte di Norris avrebbe preferito saperlo per condividere quella sofferenza con lei. Era la ragazza che amava, le sarebbe stata accanto a costo di rinunciare alle gare e far guidare il terzo pilota della Mc Laren, ma lei naturalmente non glielo aveva permesso.

Una lacrima percorse il volto del britannico, mentre una mano si posò sul vetro, come se a quella distanza lui potesse davvero toccarla.

«Va tutto bene» sussurrò Melanie al suo fianco, appoggiando la testa sulla spalla del pilota mentre anche lei era scoppiata a piangere.

Eric invece guardava dritto davanti a sé, non capacitandosi di come l'amore della sua vita se ne stesse pian piano andando. Aveva messo da parte tutte le discussioni avute con May ed appena la rossa lo aveva chiamato, lui non aveva perso tempo e aveva preso un aereo per raggiungerli.
Lui sapeva che avrebbe dovuto fermarla, avrebbe dovuto convincerla a continuare le terapie eppure l'aveva lasciata andare e questo non se lo sarebbe mai perdonato.

Lando continuava a guardarla attraverso il vetro e si sentiva sprofondare, aveva bisogno di toccarla per un'ultima volta. Per quel motivo, appena un dottore passò nel corridoio, lo fermò, quasi buttandosi addosso all'uomo. «La prego, mi faccia entrare» lo scongiurò e nonostante il medico vedesse negli occhi di quel ragazzo la completa disperazione, non poté accontentarlo.

Scosse allora la testa, sorpassando poi tutti i presenti.

Norris deglutì a vuoto, passandosi entrambe le mani sul volto e sentendo un gran bisogno di urlare. Non gli importava di nulla in quel momento: né della gara, né della classifica per il mondiale, né di quello che avrebbero pensato i tifosi. Lui in quel momento voleva stare solamente vicino alla sua ragazza e sapeva che non lo avrebbe più potuto fare.

Un improvviso rumore infatti, attirò l'attenzione di tutti che immediatamente si voltarono in direzione della camera di May. Il macchinario a cui era attaccata aveva iniziato ad emettere un suono continuo, della stessa intensità e senza alcuna variazione.

Lando immediatamente scattò in avanti per entrare in quella stanza ma Isaac immediatamente lo bloccò. Il pilota iniziò a dimenarsi per sfuggire alla presa di un ragazzo molto più alto e più forte di lui, dunque fu tutto inutile. «May! May!» urlò «May!» continuò. Immediatamente un'équipe di medici arrivò, entrando nella camera velocemente ed abbassando la tendina, non permettendo più la visuale attraverso la vetrata.

Pochi minuti dopo, quel rumore cessò. E tutti sapevano quello che fosse appena successo.

La madre di May si appoggiò alla spalla del marito ed entrambi scoppiarono in un pianto silenzioso. Eric si alzò di scatto dalla sedia e si allontanò dalla sala d'aspetto. Carlos e Daniel avevano invece lo sguardo fisso sul loro amico, ma una lacrima solcò anche il loro volto. Melanie si limitò a guardare un punto indefinito del pavimento, non avendo neanche le forse per piangere: aveva appena perso la sua migliore amica, la sua compagna di cazzate, la persona che l'aveva sempre supportata in tutto.

Isaac anche rimase impassibile ma non perché non soffrisse, semplicemente perché conosceva sua sorella e sapeva perfettamente che lei non avrebbe voluto nessuna lacrima. Le voleva bene e glielo doveva, in modo che lei non si sentisse in colpa per averli lasciati così improvvisamente.

La porta della stanza poi si aprì, rilevando la figura del medico che si limitò a scuotere la testa. «Mi dispiace...» fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Lando cadde a terra, ormai privo di forze. Isaac si inginocchiò con lui: c'era un'ultimo compito che doveva eseguire e che May gli aveva affidato. Allora con le mani leggermente tremanti tirò fuori il suo cellulare e delle cuffiette che poi porse al pilota, il quale lo guardò senza capire cosa stesse succedendo.

«May non è mai stata brava con le parole» iniziò il fratello, con la voce spezzata «E mi ha detto che una volta che lei se ne sarebbe andata, tu avresti dovuto accolte questa canzone che sarebbe stata una sorta di lettera da parte sua» continuò, mentre Lando lesse il titolo sullo schermo.

Sorry di Halsey.

Non era il momento giusto per ascoltare una canzone ma sapeva che May voleva quello e di certo non poteva tirarsi indietro nel sapere che ovunque fosse in quell'istante, sarebbe stata felice di vedere il suo desiderio esaudito. Si appoggiò allora alla parete, sotto lo sguardo attento di tutti ed indossò quelle cuffiette, facendo partire il video.

May era sempre stata una persona originale e tutti ne ebbero la dimostrazione in quel momento: se n'era andata con la consapevolezza che nessuno si sarebbe dimenticato di lei.

Ascoltando quella canzone, il corpo di Lando si riempì di brividi e le lacrime iniziarono a bagnare nuovamente il suo volto.

Quella ragazza aveva un mondo dentro e avrebbe avuto ancora molto da raccontare.

Eppure il loro finale era quello. Che seppur non felice, era solo loro.

Negli occhi di May Lando ci aveva visto molto e non capiva come lei pensasse di non essere una persona della quale qualcuno si potesse innamorare.

Era semplicemente perfetta.

E forse quel testo diceva la verità: qualcun'altra avrebbe amato Lando, qualcuna che non sarebbe più stata lei ma Norris sapeva, che lui invece non avrebbe più amato nessun altra come aveva amato May.

Fine

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Ebbene sì, questa è proprio la fine...mi scende la lacrimuccia.

Questa è la fine della storia tra Lando e May, i miei piccoli esserini puri.

Spero davvero che vi sia piaciuta e ringrazio ogni singola persona che l'ha seguita, nonostante spesso io mi sia presa dei periodi di pausa fin troppo lunghi❤️

Grazie di cuore a tutti, nessun escluso

In allegato vi lascio la canzone che May ha dedicato a Lando (con annessa traduzione) che dà anche il titolo a questa storia.

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