Noah's pov
un anno dopo...
Ed eccomi qua, tornato a raccontarvi episodi della mia vita, i belli e qualche volta i brutti.
Sono successe molte cose da quel maledetto giorno in aereo. Mi sono ritrovato con i miei amici, sono tornato a stare bene, nonostante qualche giorno in ospedale. Cosa più importante sono tornato a stare con la ragazza che mi ha colpito quel giorno.
Alla fine ho iniziato parlando di me e di quella casuale scappatella, perché si lo era, a Miami.
Ricordo quando ci accampammo a casa di Finn per decidere tutti i dettagli.
flashback
Finn: allora Millie tu cosa hai detto a tua madre?
Millie: che staremo in campeggio e che con noi ci sarà anche Sadie
Finn: perfetto, voi due siete coperte quindi, Caleb
Caleb: anche, io e Gaten stiamo apposto
Finn: più che perfetto allora, Noah?
Noah: eh?
Finn: sempre con la testa fra le nuvole tu, eh?
Noah: scusa leggevo, dimmi
Finn: cosa hai detto ai tuoi?
Noah: che resteremo da te, ovvio
Finn: cosa, Noah i tuoi chiamano mia madre, sarà un disastro
Noah: Finn sto scherzando, le ho detto che andremo in campeggio
Finn: madonna Noah, fai il poetico, ma non il comico
fine flashback
In pratica il piano era di dire che andavamo tutti in campeggio per un mese, che può sembrare tanto, ma a quello stile campus che si trovava a 43km da casa, ha come minimo di vacanza, tre settimane, dire dunque che ci saremmo stati per un mese, non avrebbe lasciato dubbi.
Si mamma proprio in campeggio, invece sto cambiando stato. Scegliemmo Miami ed un hotel che fosse simile alla struttura del campeggio, si, siamo molto astuti.
Nessuno venne scoperto, tranne quando ci fu l'incidente e li ci chiederò come mai ci trovavamo su un aereo che tornava dalla Florida, quando dovevamo semplicemente restare a New York.
SI MAMMA SCUSA, HO DIMENTICATO DI DIRTI CHE IL CAMPEGGIO SI TROVAVA A MIAMI
O CHE HA CAMBIATO LUOGO, SI MAMMA SI
Ma nonostante i disagi pre-partenza, cosa successe una volta arrivati la ?
Ci rilassiamo e ce la viviamo bene, si. Io sono il poetico che legge solo, Millie e Sadie fanno foto e fanno la bella vita, Finn e Caleb vogliono conquistare ragazze, ma allo stesso tempo ragazze è sinonimo di CONQUISTIAMO SADIE e Gaten, lui sopporta le poesie che gli leggevo e tutt'ora faccio.
Insomma tutto andava per il verso giusto, quando poi una sera, per puro caso, casualmente mi persi nella meraviglia di YOU AND I, guardando una ragazza che non ballava, ma si faceva trasportare dalla musica. Si, sappiamo tutti che mi sarei voluto godere il momento, ma Millie, la mia migliore amica mi vuole tanto bene, ma davvero, infatti è grazie a lei, se poi l'ho rincontrata, anche dopo che aveva salvato Finn.
La vidi al ristorante, casualmente nello stesso, io sporco di pomodoro e lei pure.
Fuori dal locale che ballava e lì per la prima volta posso dire di aver avuto coraggio, coraggio di intraprendere una conversazione, anche con una sconosciuta, che però sempre per puro caso, sempre casualmente, aveva fatto si che qualcosa dentro di me si accendesse e mi dicesse di andare da lei.
Così c'è stato il primo incontro
<chi sei?>
<cosa sei?>
chi se lo scorda, io di certo no
Il coraggio di invitarla ad uscire, di stare dunque da soli, di tornare su quella spiaggia che oramai era solamente nostra. Spiaggia che ancora è nostra.
"così tutto è successo"
like this everything happened
"casualmente"
casually
"casualmente noi"
casually us
FINE
lo so, lo so, ad alcuni non piacerà il finale, perché magari si sarebbero aspettati di più, ma non ho più idee e quando non ne ho, preferisco aspettare qualche settimana, un pò di tempo, per vedere se arriveranno, poi decido di finirla, perché di lasciarvela così incompleta, non me la sento. Magari quando avrò idee, eliminerò qualcosa, cambierò e la continuerò, ma per ora è così.
Vi lovvo tanto e grazie per averla letta.
CASUALLY US SI TROVA AL SESTO POSTO NELLA CLASSIFICA DI NOAH SCHNAPP, AIUTO.
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-casually us | Noah Schnapp
Fanfic[COMPLETATA] Immagina di fare una vacanza in giro per l'America, tu ed il tuo gruppo di amici più stretti. Pensi di star andando a visitare dei nuovi posti, ma non di poter attirare l'attenzione di qualche americano.