UN AMORE COMPLICATO~CAPITOLO 16

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Guido: quando eri una sgualdrina.
Non potevo credere alle mie orecchie. Una prostituta? Questo uomo stava delirando.
Io: non è vero...
Guido: quando avevi 14 anni, tua madre è morta e mi ha detto che dovevo prendermi cura di te. Io ero il suo migliore amico Martina e non potevo lasciarti sola.. Così ho iniziato a controllare i tuoi movimenti, quando uscivi da scuola e quando rientravi a casa la sera. Ma più crescevi e più diventavi bella. E così ho pensato di offrirti quel lavoro e tu, avendo bisogno di soldi, hai accettato. Ma poi con il tempo me ne sono pentito e ho cercato di farti smettere ma tu.. Non volevi: ti servivano quei soldi e non avevi nessuna intenzione di smettere. Ma poi quando hai avuto quell'incidente... Hai perso la memoria.. Ed è per questo che non ti ricordi niente.
Ero sconvolta. Una parte della mia vita era stata cancellata e io, fino a pochi minuti fa, non sapevo neanche di essere stata quello che sono stata.
I miei occhi iniziarono a colmarsi di lacrime: ero stata una prostituta e neanche me ne ricordavo.
Io: io.. Non so davvero che cosa dire..
Ma poi ragionai un attimo. Che cosa voleva davvero Guido da me?
Io: ma.. Tu allora che cosa vuoi in realtà da me?
Guido: voglio che tu torni qui, in Georgia. Tu potrai rifare una nuova vita, lontano da tutti..
Io: che cosa?!
Guido: stai frequentando gente sbagliata...
Io: ma che stai dicendo?
Guido: il tuo ragazzo... Blanco.. Non mi piace..
Io: e perchè non dovrebbe piacerti?
Guido: conosco suo padre Martina. So quello che fa e sicuramente il figlio è coinvolto.
Io: in che cosa è coinvolto Jorge?
Stavo iniziando ad innervosirmi.
Guido: non posso dirtelo... Sarai tu a scoprire che cosa ti nasconde quel ragazzo...
Innervosita, mi alzai dalla sedia e uscì da quella stanza che mi era sembrata un inferno.
Mi accasciai a terra.
Dopo un pò, vidi Lodo venire verso di me.
Lodo: tini ma che è successo?
Capì subito che non volevo parlare e così si limitò a stare zitta ed a abbracciarmi mentre io le bagnavo tutta la maglia con le mie lacrime.
Poco dopo uscì Guido dalla sua stanza e Davide si avvicinò a lui.
Davide: il ragazzo... È arrivato.. È qui.
Jorge era arrivato. Era venuto a salvarmi.
Guido: potete andare ragazze... Martina pensaci.
Non risposi. Sapevo già quello che volevo fare: restare in Oregon fino alla fine dei miei giorni.
Appena uscimmo dalla fabbrica, vidi Jorge intento a girarsi in torno, per cercarci.
Appena ci vide, corse verso di noi, o meglio dire verso di me.
Ci abbracciamo. Fu uno di quegli abbracci che ti rompono le costole ma che ti sistemano il cuore. Avevo proprio bisogno di quell'abbraccio. Riniziai di nuovo a piangere.
Jorge: hey.. Sono qui tesoro..
Mi asciugò una lacrima.
Tutte le brutte parole che aveva detto Guido su di lui, svanirono con il suono della sua voce.
Finito l'abbraccio, Jorge abbracciò anche Lodo.
Io ero ancora sconvolta per tutto. Avevo davvero tanta voglia di parlarne con qualcuno, e quel qualcuno era proprio Lodo.
Salimmo nella macchina di Jorge e piano piano, con il viaggio, io mi addormentai.
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Mi risvegliai nel divano di casa mia.
Intravedi Lodo e Jorge nella cucina che stavano parlando.
Lodo: ho paura che quel Guido le abbia fatto qualcosa..
Jorge: se scopro che l'ha toccata, l'amazzo... Ma perchè pensi che le abbia fatto qualcosa?
Lodo: beh.. Quando è andata nella sua stanza, è uscita piangendo...
Decisi che era ora di svegliarmi per non mandare troppo avanti quella conversazione tra loro.
Io: ragazzi..?
Tutti e due corsero nel salotto.
Lodo: hey dormigliona...
Jorge: finalmente sveglia ahahah
Mi misi seduta sul divano.
Lodo: vado un attimo di sopra...
Lodo fece un occhiolino furbetto a Jorge, che ricambió con un sorriso.
Una volta soli, Jorge si avvicinò a me.
Jorge: hey piccola... Ho avuto paura di perderti..
Io: anche io ne ho avuto tanta...
Jorge: che cosa ti hanno fatto? Lodo sembra preoccupata...
Deglutì.
Io: io.. Non posso dirtelo..
Jorge: che cosa?
Jorge sorrise. Pensava che l'avessi detto ironicamente, ma invece ero serissima.
Io: non posso.. Almeno per ora...
Jorge: tu puoi fidarti di me.. Credevo che questa cosa l'avessimo superata..😒
Mi stava guardando come se la colpa fosse mia e forse aveva ragione.
Io: si ora mi fido di te Jorge... Prima voglio parlarne con Lodo però..
Jorge sembrò scocciato.
Io: ti prego non voglio litigare... Non stasera..
Mi sorrise.
Jorge: hai ragione.. Ti amo amore mio ❤️
Io: ti amo anche io ❤️

#autrice
Scusate il ritardo ragazze, ma sono arrivata tardi e non ho avuto tempo di scrivere ❤️
Grazie di avermi consigliato; ero arrivata a scrivere una parte del capitolo in cui mi servivano i pensieri di Jorge ma non sapevo se a voi stava bene ❤️ Ancora Jorge non parla in prima persona, ma tra un pò di capitoli, lo farà ❤️
Grazie a tutti, davvero! ❤️
Il continuo è a 10 voti ❤️
Buonanotte ❤️😘

UN AMORE COMPLICATO (REVISIONE IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora