UN AMORE COMPLICATO~CAPITOLO 12

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Xx: Martina sono Guido, tuo padre.
Pensavo fosse uno scherzo e così la presi sul ridere.
Io: oh si io sono il predente americano!
Xx: non sto scherzando Martina... Sono tuo padre.
Ero un pò sorpresa. Se quello era veramente mio padre, che voleva da me visto che mi aveva abbandonata?
Io: sei davvero mio padre?
Guido: si sono io Martina.
Deglutì. Che voleva? Stavo benissimo senza di lui.
Io: e.. Vorresti?
Guido: vorrei ricostruire il nostro rapporto... Ti chiedo scusa per averti abbandonato.
Io: tu mi stai dicendo che dopo 21 anni vuoi ricostruire il nostro rapporto? Ma che scusa è questa?
Guido: non è una scusa... È la veritá.
Oggi ne avevo fin troppo di scuse e di veritá false.
Io: senti io non so neanche se sei davvero mio padre, ma se sei tu non voglio vederti. Ormai è troppo tardi.
Chiusi la telefonata. Ma chi era questo per dirmi cosa devo fare?
Mi risdraiai sul letto. Avevo solo sonno, nuovamente.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Lodo: hey dormigliona svegliati! È da ieri pomeriggio che dormi e oggi vai all'università!
Aprì un occhio. Il sole mi accecò e lo richiusi.
Io: oggi non ci vado all'università...
Lodo: o invece si!
Lodo mi levò le coperte.
Io: no che ho freddo!
Lodo: allora vestiti!
Io: sono già vestita!
Lodo: mettiti qualcosa, possibilmente no il pigiama!
Detto questo uscì dalla mia stanza con fare isterico. Non le avevo detto niente della telefonata di ieri sera, che probabilmente era solo un altro scherzo.
Mi alzai e mi vesti, poi scesi di sotto a fare colazione.
Io: uffa ma io non voglio andarci all'università!
Lodo: invece ci vai!
Dopo colazione, mi lavai e presi la borsa.
Io: vado sergente!
Lodo: brava tini!
Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.
Lodo: vai e cammina a testa alta mi raccomando!
Le feci un sorriso poi mi incamminai per l'universitá.
Appena arrivata vidi Jorge venire verso di me.
Jorge: hey pesciolino!
Io: Jorge io..
Jorge: si lo so lo so che devi pensarci ma intanto possiamo essere amici, no?
Mi sorrise con sguardo implorante.
Io: va bene.
Ricambai il sorriso.
Le lezioni passarono in fretta, fino all'ora dell'uscita. Chris fortunatamente oggi non mi si avvicinò sennò non avrei saputo come comportarmi.
Eravamo nel cortiletto. Mi sedetti su una panchina. Sapevo che Jorge mi stava guardando, sentivo il suo sguardo su di me.
Feci finta di niente: infondo eravamo tornati amici ma ero ancora arrabbiata con lui per il fatto di Alyson.
Poco dopo mi si piazzò davanti un uomo sulla 45 anni che non avevo mai visto.
Xx: Martina non credevi che io fossi tuo padre?
Rimasi a bocca aperta 😰
Io: tu non puoi essere veramente...
Xx: sono Guido, tuo padre. Non era uno scherzo e voglio veramente ricostruire il nostro rapporto.
Io: Guido io non posso ricostruire un rapporto ormai perso da molti anni.. Potevi pensarci prima.
Mi girai dall'altra parte. C'era ancora Jorge che ci stava fissando.
Guido: invece credo proprio che il nostro rapporto si ricostruirà quando verrai con me in Georgia...
Mi voltai di scatto.
Io: io non vengo proprio da nessuna parte con te!
Guido: sicura? Sai la tua amica Lodo? C'è un mio collega che non vede l'ora di metterle le mani addosso!
Ero sconvolta e spaventata.
Io: tu sei fuori di testa! Ti sei inventato tutto per spaventarmi!
Guido: è tutto vero Martina e se non vuoi crederci... Peggio per te!
Xx: che sta succedendo qui?
Una voce familiare alle mie spalle mi colse di sprovvista.
Era Jorge che intanto si era avvicinato a noi.
Io: niente.. Mi accompagni a casa?
Jorge: certo!
Guido: ciao Martina!
Io: ciao..
Camminai di fianco a Jorge e guardavo per terra. Lui mi parlava ma io non lo ascoltavo, pensavo a quello che mi aveva detto quel Guido. E se era tutto vero? Se Lodo era in pericolo? Ma no che dici Martina! È solo un'invenzione per spaventarti!
Jorge: ci sei tini..?
Io: si.. Cioè no.
Jorge: che succede?
Io: niente che tu possa sapere...
Jorge: dai dimmelo..
Io: Jorge non mi fido di te.. Non posso raccontarti niente mi dispiace.
Ci fermammo davanti al portico di casa mia.
Mi incamminai per entrare.
Jorge: tini aspetta...
Io: che c'è?
Jorge: chi era quell'uomo?
Io: nessuno Jorge.. Ora devo andare.. Scusami..
Aprì la porta e la chiusi alle mie spalle. Poi scivolai sul pavimento dietro di essa e mi misi a pensare a Guido.

#autrice
Come vi ho già detto, sono in montagna e credo che se riuscirò ad aggiornare, sarà molto tardi proprio come oggi! ❤️
Grazie mille a tutte quelle che commentano, che visualizzano e che votano la mia storia!! ❤️❤️
Il continuo è a 8 voti ❤️

UN AMORE COMPLICATO (REVISIONE IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora