♧︎︎︎ 𝓬𝓱𝓲𝓵𝓭𝓸𝓸𝓭 𝓶𝓮𝓶𝓸𝓻𝓲𝓮𝓼 ♧︎︎︎

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5 anni prima...

Ero seduto sul pontile di quella spiaggia di Busan dove andavo ogni anno in vacanza, e come tutte le volte in cui i miei genitori litigavano, io venivo qui a rifugiarmi nei miei pensieri, anche se ciò non mi aiutava affatto.

Sentii avvicinarsi il solito gruppetto di ragazzini viziati che schiamazzavano in mare lanciandosi la palla. Non li sopportavo, e odiavo come spezzassero sempre quel piacevole silenzio.
Mi girai di lato per evitare i loro sguardi curiosi e non mi accorsi di un'improvvisa pallonata che mi colpì in pieno volto rompendomi gli occhiali. Uno di essi si avvicinò urlandomi di ripassargli la palla, cosa che io feci poco gentilmente. Mi rialzai e iniziai ad andare via, quando sentii un altro colpo, questa volta sulla schiena.

A quel punto, infuriato, mi girai di scatto, trovandomi di fronte la figura di un ragazzino corvino impertinente che mi squadrava con un sorrisetto sghembo.

«Ehi,non te la sarai mica presa?»

«Tu e i tuoi stupidi amici mi avete rotto gli occhiali, quindi direi che è normale che io sia arrabbiato» risposi piuttosto seccato.

«Ma è stato un incidente! Non lo abbiamo certo fatto apposta! Senti, se proprio vuoi te li ripagherò, in fondo sono stato io a lanciare la palla» propose.

«No grazie, non voglio i tuoi soldi» dissi e dopo avergli visto un'espressione indecifrabile sul volto, feci per incamminarmi, ma lui non sembrava volermi lasciare andare.

«Ti va di restare a giocare con noi?»

«Ho delle cose da fare,mi dispiace» e senza curarmi della sua reazione, mi allontanai.

Ovviamente non era vero, ma non avevo intenzione di passare altro tempo con lui e quegli altri figli di papà. Nonostante ciò, quel ragazzo mi incuriosiva, e non sapevo il perché.
Così dovetti tornare prima a casa e rintanarmi nella mia camera con le mani sulle orecchie per non sentire le urla dei miei, e mentre lacrime silenziose mi rigavano il viso, mi addormentai nonostante fosse relativamente presto.

Il giorno dopo tornai in spiaggia, e questa volta vidi lo stesso ragazzo che mi aveva lanciato la palla seduto sul pontile, ma da solo. Prima che potessi scappare di lì lui si alzò e mi venne incontro.

«Vedo che hai dei nuovi occhiali» notò e io mi limitai ad alzare le spalle.

«Non ce l'avrai con me per sempre vero? Mi dispiace per averteli rotti» continuò leggermente triste «io sono Jungkook,tu come ti chiami?» chiese.

«J-Jimin, P-Park Jimin» risposi impacciato.

«Come mai questa improvvisa timidezza?» disse con gli angoli della bocca curvati all'insù.
Distolsi lo sguardo da lui cercando di rimanere impassibile ma fui tradito dalle mie guance che diventarono rosse, e questo fece solo allargare il suo sorriso.

«Sto andando dai miei amici, vorrebbe degnarci della sua presenza sua altezza?» chiese ironicamente con un mezzo inchino, non potei fare a meno di ridere.

«E va bene, giullare»

«Ehi io non sono un giullare!»

«Come no»

Continuammo a ridere e scherzare mentre ci dirigevamo verso gli altri ragazzi.
«Ciao, questo è Jimin,vi ricordate di lui vero?» mi presentò Jungkook. «Certo,ciao Jimin» mi salutò uno di essi.
«E loro sono Yugyeom, Mingyu, Dongmin e Yoongi»
«Piacere di conoscervi» dissi educatamente.
«Allora» iniziò Mingyu«vogliamo giocare?»
«Siii» risposero in coro gli altri.

𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐘𝐨𝐮᯽JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora