⌛"Park Jimin"⌛

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Due anni di noi, è in questo giorno che mi hai rubato quel bacio al volo, è in quel giorno che hai trovato la persona che stavi cercando da anni. Non ho mai più smesso di lasciarti bigliettini sopra il comodino prima di andare a lavoro, anche se tu eri contrario che io continuassi a lavorare, non mi sentivo a mio agio farti pagare tutto a te.

Per oggi mi avevi detto che volevi che prendessi una pausa di due giorni, non capivo il perché finché non lessi sul calendario la nostra data, la data più importante per noi. Non ho mai smesso di riamarti da quel giorno di due anni fa, non ho mai smesso di guardarti come ti guardavo nel mio piccolo telefonino molto anni prima, sei l'unico che mi faceva battere il cuore all'impazzata, l'unico che potevo immaginare che stessi bene accanto ad una come me. Non avevo dubbi che ti saresti comportato così bene, non eri stupido, eri divertente al punto giusto, carino, così dolce da farmi sciogliere il cuore...eri ciò che volevo.

In questo momento ti trovavi nel nostro letto a dormicchiare, so che eri stanco, so che nonostante abbia finito la tua carriera da cantante continui a dormire poco, delle volte mi prendo le colpe, sono un impegno per te, sono complicata nel farmi capire alcune volte, ma questo non significa che io abbia smesso di amarti...non lo farò mai.

Io ero in cucina a prepararti la solita colazione, con caffè e cornetto appena sfornato, amavi la mia cucina, non mi definivo un'ottima cuoca ma quando ci mettevo il cuore, facevo degli ottimi piatti. Misi tutto su un vassoio e ci infilai anche una piccola lettera per te. Non vedevo l'ora che tu ti fossi svegliato per iniziare la nostra giornata piena di divertimento, ma non volevo farti affaticare troppo, quindi decisi di farti dormire ancora per un'oretta. Non era la prima volta che non dormivamo la notte, siamo stati svegli un paio di ore, nel letto mentre singhiozzavo senza motivo, odiavo farmi vedere così da te, ma era stata sempre mia abitudine piagnucolare piano cercando di soffocare quelle piccole sofferenze che mi portavo dentro. Tu continuavi a non capire, cercavi, però di non starmi troppo addosso in quei momenti, ma sapevo che ti stavo facendo piangere il cuore, me lo dicevi sempre, odiavi vedermi in quello stato. Ma infondo la mattina seguente mi facevo sempre ripagare con un'ottima colazione e il tutto ritornava alla normalità.

Ti sentii girarti nel letto, allora capì che era il momento giusto per portarti la colazione. Percorsi il corridoio e arrivai davanti alla nostra camera da letto, quando entrai, eri disteso a pancia in su, senza maglietta intento a cercarti di svegliarti il meglio possibile. Nonostante ti abbia detto mille volte che mi mettevi in imbarazzo stando così a petto nudo, tu continuavi a togliertela di proposito, amavi vedermi arrossire, ma tu non sapevi niente di ciò che la mia mente "malata" stava filmando in quel momento. Avevo sognato e scritto talmente di quelle volte momenti bollenti con te che forse ti saresti spaventato al sol pensiero di saperle. Non ti avevo detto ancora niente di ciò che avevo fatto in passato con la tua figura, come l'avevo usata nelle mie storie e nei miei pensieri, mi sentivo criminale in quei momenti, sapevo che non ti avrei mai potuto avere accanto per una vita così fantastica, e ora che ti avevo finalmente in pugno, ero così talmente timida che al pensiero che mi potessi portare a letto mi sentivo imbarazzata.

Tu- Buongiorno.

Dissi sorridendogli e avanzando vero la parte dov'era sdraiato lui. Posai il vassoio con la colazione sul suo comodino, e mi sedetti sul bordo del letto.

Jimin- Buongiorno amore.

Quella parola, non smettevi di dirla, mi chiamavi ovunque e sempre in quel modo, mi facevi arrossire ma ero felice che mi chiamassi in quel modo.

Tu- Ti ho preparato la colazione e una bella lettera.

Lui mi guardò sorridente e ancora un po' assonnato e mi prese la mano stringendola nella sua. Ero così piccola davanti a lui, letteralmente lo ero, ero molto più bassa di lui ma a lui non sembrava importargli.

ᴜɴᴀ ᴘʀᴏᴘᴏsᴛᴀ ɪɴᴀsᴘᴇᴛᴛᴀᴛᴀ - ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora