Violet, la ragazza di Garrett, aveva cercato di uccidere Brett ma Scott era arrivato in tempo e l'aveva messa k.o così Stiles chiamò suo padre e tutta la polizia.
Stiles e Derek erano andati da Deaton e ci avevano portato Brett.
<Non arriva a fine mese?>
Chiese dispiaciuta Madison a Scott mentre entravano a scuola.
<Da tre mesi ormai>
Madison in quel momento si sentiva in colpa e abbassò lo sguardo.
<Che c'è?>
<Io- io non so che dire... lei ha preso me in custodia e tutto questo le ha peggiorato solo le cose>
Mormorò Madison continuando a tenere la testa bassa.
Scott la fermò e le mise le mani sulle guance.
<Ehy, non è colpa tua>
Madison lo guardò e cercò di auto convincersi.
<Garrett e Violet avevano un mucchio di soldi. Ce li ho in camera>
La informò quando ripresero a camminare per il corridoio.
<Che cosa?!>
Quasi urlò Madison fermandosi e guardandolo.
<Okay, adesso rispondi ad una mia domanda: perché Stiles non è qui?>
<Lui e Lydia sono andati alla centrale. Nella seconda parte della lista c'era anche Jordan Parrish>
<Okay, questo è inquietante><Scusate, ragazzi. Liam ha saltato la lezione. Forse è malato, come me>
Rispose il coach a Scott, Madison e Mason, l'amico di Liam.
<Prima non sembrava malato>
Disse Mason ai due allontanandosi dalla stanza del coach.
<Non risponde ai miei messaggi>
<Neanche ai miei>
<E neanche ai miei>
Disse Madison per ultima rimettendo il telefono in tasca.
<Non preoccuparti, lo troveremo. Scrivimi se lo vedi>
Rassicurò Scott il migliore amico di Liam.
<D'accordo>
Rispose il ragazzo per poi andarsene e Scott ricevette una chiamata da Liam.
<Liam?>
Appena Scott sentì l'atra voce si fermò e Madison al suo fianco. Sembrava preoccupato.
Poi riprese a camminare, dopo essersi guardato intorno.
<Lui dov'è?>
Chiese Scott al telefono e Madison si preoccupò. Quello non era Liam.
<Ti darò i soldi. Che cosa vuoi?>
Il ragazzo poi riattaccò e guardò l'amica.
<Chi era?>
Chiese la ragazza guardandolo preoccupata.
<Garrett. Vuole i soldi e Violet><Madison. Che- che ci fai qui?>
Chiese Stiles una volta che la vide arrivare fuori Eichen House.
<Lydia mi ha avvertito e Scott si occupa di Liam>
Rispose semplicemente Madison per poi guardare Lydia e al suo fianco Parrish.
Poi i quattro entrarono nella grande struttura e dopo aver parlato con un addetto, questo li portò davanti una porta che l'uomo cercava di aprire con le chiavi.
<Oh no, questo qui no>
Sussurrò Stiles dopo essersi girato. A raggiungersi fu un uomo alquanto inquietante ma stronzo.
<Che pensate che sia questo posto? Un Bed e Breakfast?>
Chiese l'uomo avvicinandosi e prendendo le chiavi dalle mani del collega.
<Non puoi aprire le porte a chiunque abbia un distintivo>
<Dobbiamo parlare con Meredith Walker>
Disse Parrish guardando quell'uomo che si girò a guardarlo.
<Per un'indagine su un omicidio>
<Beh lei può parlare quanto vuole, ma questi tre, specialmente lui, no. Non li voglio>
Rispose l'uomo guardando i tre ragazzi.
<Sono testimoni essenziali dell'indagine in corso. Non li avrei portati qui se non fosse essenziale>
<Bene vice sceriffo, che ne dice di tornare con un mandato? All'ora la starò a sentire>
Rispose a tono l'uomo per poi girarsi verso Stiles e avvicinarsi a lui.
<Per quanto riguarda te, Sig. Stilinski, che ne pensi di ripresentarsi solo dopo aver saldato il conto?>
Stiles cercava di non incrociare lo sguardo dell'uomo mentre Madison li guardava.
<Si esatto, papà sarà anche lo sceriffo ma è in ritardo con i pagamenti. Immagino che chi ha un lavoro statale non guadagni più come una volta, vero?>
<Ma può aiutare quando serve un favore>
S'intromise Parrish facendo tornare gli occhi su di lui.
<Si, un mese fa un'agente l'ha riportata a casa visto che lei aveva bevuto più del previsto>
<No>
Mormorò Stiles sarcastico e con un sorrisetto stampato nel viso.
L'uomo alla fine gli diede le chiavi e se ne andò.
<Tu. Tu. Mi piaci>
Mormorò Stiles mettendogli una mano sulla spalla e dandogli le chiavi.
<Posso adottarti?>
Chiese ancora facendo alzare gli occhi al cielo a Madison mentre Parrish si avvicinava alla serratura e l'apriva.
Meredith era seduta sul suo letto e appena vide la porta aprirsi, si girò verso questa.<Meredith perchè non puoi dircelo?>
Chiese Lydia sedendosi sul letto di fronte a Meredith con di fianco Stiles e Madison.
<Ci serve la terza chiave, sotto forma di numeri, lettere, geroglifici. Come ti pare>
Mormoro Stiles guardandola.
<Non posso>
<Allora perché ci hai dato la seconda chiave?>
Chiese Madison guardandola anche lei.
<Volevo aiutare. È quello che voglio fare, voglio aiutare>
<Fantastico. Allora aiutaci adesso, d'accordo? Dacci la terza chiave di cifratura.>
Aggiunse Lydia guardandola.
<Le cose sono cambiate. Io- io non posso>
<Perché no?>
Chiese deciso Stiles.
'Forse la stavano tormentando un po' troppo' pensò Madison.
<Ragazzi, non esagerate>
Li raccomandò Parrish come se avesse appena sentito i pensieri di Madison.
<Mi dispiace, non posso. Lui non vuole che lo faccia>
<Lui... Lui chi?>
Chiese Madison guardandola.
<Meredith, chi è che non vuole che tu ci dia la terza chiave?>
Chiese Lydia tranquilla.
<Il Benefattore>
<come si chiama?>
Chiese subito Lydia alzandosi ma Meredith scosse la testa.
<Se tu potessi dirci il suo nome->
<Stai scuotendo la testa. Che significa? Che non lo sai o che non ci vuoi aiutare?>
Interruppe Stiles Lydia guardando Meredith.
<Io- io non- non posso più aiutarvi>
<Come sai di lui?>
La ragazza continuò a scuotere la testa.
<Meredith moriranno in molti se tu non ce lo dirai>
Continuò Lydia. Madison si era fermata. La ragazza davanti a lei sembrava come se stesse impazzendo.
<Non lo so, perfavore>
<Meredith, calma, va tutto bene>
Cercò di rassicurarla Parrish ma la ragazza continuava a fare sempre le stesse cose e a ripeterle anche.
<Non lo so!>
Urlò la ragazza facendo indietreggiare Lydia che fu presa al volo da Stiles e le due banshee si tennero le orecchie.
Stiles guardò l'orecchio di Lydia, ne era uscito del sangue. Poi si girò verso Madison, ancora seduta sul letto, e guardò anche lei. Stessa identica cosa.<Allora, sappiamo una cosa. Le prime due chiavi, Allison e Aiden sono nomi di persone morte, giusto?>
Chiese Stiles camminando per camera sua mentre Lydia era seduta alla scrivani con il suo portatile davanti e Madison invece era alzata accanto a lei.
<Abbiamo provato ogni nome di persona morta che conoscevamo e forse avrai notato che non erano poche>
Disse Lydia guardandolo per un secondo
<L'ho notato>
Rispose Stiles fermandosi davanti alle due che avevano uno sguardo perso.
<State bene?>
<L'ho fatta uscire di testa>
<Lydia non è stata colpa tua. Ero lì anche io.
Probabilmente non sei l'unica->
Il ragazzo si fermò nel parlare e fu come se stesse pensando a qualcosa.
Il suo solito sguardo.
<Un secondo. Le banshee predicono la morte. E se la terza chiave fosse qualcuno che non è ancora morto?>
<Ma che morirà>
Ammise Madison guardando il ragazzo.
Poi guardò Lydia e la rossa parve capire e si spostò, facendo sedere lei.
Chiuse gli occhi mentre nella sua testa iniziavano a sentirsi delle voci.
Dicevano tutti nomi diversi e le voci si accavallavano sempre di più.
Si concentrò meglio e piano piano le voci iniziarono a fargli un solo nome.
Iniziò a picchiettare nei tasti, sempre con gli occhi chiusi.
Appena finì li riaprì e vide scritto quel nome: Derek.
Inviò la password e ne uscirono altri di nomi tra cui il suo, quello di Malia, di Liam e di Meredith.
<Chiama Parrish. Devo chiamare Parrish>
Disse Lydia, guardando lo schermo, a Stiles.Spazio Autrice
Lo so, dovevo aggiornare più spesso ma vedo che la storia sembra non piacere come le altre due e un po' mi sto dispiacendo.
Per questo non aggiorno, perché non vedo dall'altra parte qualche motivo di stimolo per scrivere.
Quindi non lo so, spero che comunque il capitolo vi sia piaciuta e al prossimo aggiornamento😊
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Won't leave you/ The History of Madison Hills (3)
FanfictionATTENZIONE! VI CONSIGLIO DI LEGGERE LE DUE STORIE CHE PROCEDONO QUESTA CHE SONO 'Supernatural' e 'Head Voices' CHE TROVATE NEL PROFILO. Mesi dopo che il Nogitsune è stato sconfitto, Madison e i suoi amici si ritrovano a combattere contro una lista n...