-1- Roma:

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Forse bisognerebbe imparare a credere un po' di più nel destino, nelle coincidenze, nei segni.
Che ci crediamo o no tutto è già scritto, previsto, segnato e senza che ne siamo consapevoli ci avventuriamo lungo il nostro percorso diretti verso la nostra felicità.
La protagonista di storia è una ragazza come tante, o forse no.
È una ragazza di buona famiglia, educata, studiosa, intelligente, simpatica e molto carina.
Si chiama Olimpia, 24 anni.
Studentessa milanese iscritta alla Iulm.
Corso di laurea magistrale in Marketing, consumi e comunicazione, primo anno.
È fine maggio ed al momento è su un treno, precisamente una frecciarossa, diretta a Roma.
Sta accompagnando una delle sue amiche, Livia, che presto inizierà a lavorare come volontaria per l'organizzazione del Campionato Europeo di calcio 2020.
Lavoro che le regalerà crediti formativi universitari, molto importanti, perché è iscritta al corso di laurea magistrale in Management dello Sport, e resterà a Roma per un bel pò di tempo fino al 20 giugno quando si disputerà la terza ed ultima partita degli azzurri in casa, allo stadio Olimpico.
La capitale é tra le città ospitanti di questo campionato europeo.
Olimpia, invece, resterà solo qualche giorno, la sessione estiva è imminente e questa piccola fuga l'aiuterà a mettere da parte le energie necessarie per  affrontare gli esami.
Vuole fare shopping, qualche tuffo in piscina e mangiare un bel piatto di carbonara.
È seduta accanto a Livia, ascoltano la musica mentre scambiano qualche parola.
La capitale è sempre più vicina.
<< appena arriviamo cosa facciamo? >> domanda Olimpia.
<< prendiamo l'autobus per andare in albergo, doccia, pranzo al ristorante e poi andiamo a Casa Azzurri >> spiega Livia regalandole un sorriso.
<< ci muoviamo sempre con i mezzi? >> domanda, ancora, Olimpia.
<< no Olly, tranquilla. Abbiamo una c1 a disposizione. Conosco la tua antipatia verso i trasporti capitolini >> la rassicura l'amica.

Olimpia le lancia un sorrisone mentre nota il treno che comincia a rallentare, sta entrando in stazione, precisamente Roma Termini.
Aspettano che il treno si fermi, fanno defluire gli altri passeggeri poi afferrano zaini e trolley e scendono.
Come da programma vanno a prendere l'autobus e per la gioia di Olimpia non sono costrette a subire troppe fermate.
Alloggeranno al Parco dei Principi Grand Hotel e Spa, uno dei gli hotel più belli, raffinati, prestigiosi ed esclusivi di Roma.

Una volta scese dall'autobus attraversano la strada ed a passo svelto raggiungono la hall.
<< buongiorno. Siamo Livia Rambaldi ed Olimpia De Martini >> esordisce Livia rivolgendosi al portiere.
<< buongiorno, benvenute >> risponde il portiere poi digita qualche tasto sul computer.
<< camera superior numero 28 per la signorina Rambaldi e camera superior 30 per la signorina De Martini. Mi scuso con lei signorina De Martini ma avendo ricevuto la prenotazione dalla signorina Rambaldi componente dello staff di questo europeo avrete sullo stesso piano alcuni componenti della nazionale di calcio. In questi giorni a Roma perché sono impegnati per la registrazione di un programma per la Rai >> dichiara il portiere dell'hotel.

<< nessun problema >> lo rassicura Olimpia poi poggia il documento sul bancone seguita da Livia.

Sbrigate le formalità sono finalmente libere di raggiungere le rispettive stanze in ascensore.
<< 20 minuti ed andiamo a pranzo >> annuncia Livia mentre s'incammina verso la stanza numero 28.
<< ok, a dopo >> conferma Olimpia infilando la card nel vano per sbloccare la porta.
Breve attesa poi vede le spie passare da rosse a verde. La porta si apre automaticamente.
Oltrepassa la soglia e poi si chiude la porta alle spalle.
Wow, se una superior è bella da lasciare senza fiato chissà che livello hanno le suite... soprattutto una Royal Suite.
Per prima cosa abbandona il trolley in corridoio, lo zaino sul letto e si precipita ad aprire la porta finestra.
La vista è grandiosa, su Villa Borghese.
Il bagno è da standing ovation, doccia e vasca.
Una vasca idromassagio che potrebbe ospitare anche due persone, alla quale al momento purtroppo non può cedere perché ha solamente 20 minuti a disposizione.
Torna in camera e svuota lo zaino ed il trolley. Dispone la maggior parte dei vestiti, accessori, completi intimi e costumi nell'armadio tranne quello che vuole indossare.
Raccoglie i lunghi capelli in uno chignon per evitare di bagnarli.
Prende il completo intimo, l'accappatoio da viaggio, il Beauty-case, il caricabatterie, il cellulare e poi si chiude in bagno.
Mette in carica il telefono e schiaccia play sulla sua playlist preferita. Poggia il completo intimo sopra ad una sedia e dopo aver sistemato l'accappatoio sul gancio accanto alla doccia finalmente si spoglia e comincia a lavarsi mentre canta a squarciagola.
Lascia la doccia dopo diversi minuti ed un bel concerto. Infila l'accappatoio e controlla l'ora.
Ha ancora 7 minuti di tempo, fantastico.
Si tuffa sul letto per rilassarsi un po', non le resta molto altro da fare se non vestirsi, pettinarsi e preparare una borsetta da portare con sé.
Svogliatamente da sdraiata lancia nella borsetta il portafogli, fazzoletti, un elastico per capelli, una mini size del suo profumo preferito e la custodia degli occhiali da sole.
Dopo 5 minuti si alza e si libera dall'accappatoio per mettere il completo intimo.
Spruzza prima il deodorante poi il profumo.
Indossa un top bianco al quale abbina una gonna-pantalone in denim, fantasmini e superga bianche.
Rientra in bagno con la spazzola ed il beauty-case.
Ricopre le labbra con un balsamo leggermente lucido poi spazzola per bene i capelli.
Quando finisce torna in camera.
Mette il balsamo labbra, una mini spazzola ed una cover ricaricabile in borsetta e se la poggia sulla spalla destra poi prende il telefono e si avvia.
Sfila la card dal vano ed esce chiudendosi la porta alle spalle, anche Livia sta lasciando la sua stanza.
Tra un passo ed una parola vanno dritte verso l'ascensore.
Mentre Livia schiaccia il tasto T Olimpia infila nella borsetta la card ed il telefono.
<< questo è per te >> dichiara Livia porgendole un pass che le permetterà di entrare senza problemi a Casa Azzurri, al Centro Sportivo di Acqua Acetosa ed in tutte le aree riservate alla nazionale e ai soci.
Salutano il portiere poi salgono a bordo di una C1 nera parcheggiata davanti all'albergo.
Ci pensa Livia a guidare.
<< dopo pranzo facciamo un giro in centro rapido. Verso le 15 dobbiamo essere ad Acqua Acetosa per l'allenamento dei ragazzi >> spiega Livia.
<< nessun problema >> risponde Olimpia ricambiando il sorriso.
<< carbonara? >> propone Livia.
<< per me si, per te cacio e pepe? >> risponde Olimpia.
<< ovviamente >> conferma Livia mentre sfreccia tra le strade di Roma supportata dal navigatore.
Si ferma a pochi passi da una trattoria vicino Fontana di Trevi, un giovane cameriere le accoglie.
<< benvenute, tavolo per 2? >> domanda loro.
Le ragazze annuiscono.
<< preferite pranzare dentro o fuori? >>
<< se c'è l'aria condizionata dentro, altrimenti fuori >> dichiara Olimpia mentre Livia annuisce.
<< seguitemi all'interno >> propone il cameriere facendogli strada.
Le scorta ad un tavolo poi prova a porgergli un paio di menu.
<< in realtà non ne abbiamo bisogno. Prendiamo una carbonara, una cacio e pepe e dell'acqua naturale molto fresca >> esclama Livia.
<< come non detto. Perfetto. Carbonara, cacio e pepe ed acqua. Torno subito >> conferma il cameriere rimettendo a posto il menu e le lascia sole.
L'orologio segna le 13 in punto.
Dopo la pasta si concedono il dolce, in vacanza tutto è concesso.
Livia ordina una panna cotta mentre Olimpia un cream caramel ed un caffè.
Lasciano il ristorante intorno alle 14 e a piedi raggiungono a via del Corso.
Hanno meno di un'ora di tempo ma riescono comunque a fare qualche acquisto poi tornano sui loro passi per andare a prendere la macchina.
Lanciano i sacchetti nel cofano e dopo aver messo un chewing-gum sotto i denti per uno Livia mette in moto.
Largo Acetosa al momento è ricoperto d'ombra, fortunatamente, considerato il caldo umido di Roma.
Parcheggiano, chiudono bene la macchina poi entrano all'interno del centro sportivo Giulio Onesti.
Un paio di agenti si avvicinano.
<< ragazze scusate ma non si può entrare liberamente in questi giorni. C'è la nazionale di calcio >> spiega uno di loro.
<< lo sappiamo >> esclamano in coro le ragazze mostrando i pass.
<< scusate, prego >> le esortano lasciandole passare.
<< pensavo una cosa, mentre io lavoro tu potresti fare qualcosa di bello >> propone Livia mentre si dirigono verso il campo da calcio.
<< ad esempio? >> chiede Olimpia.
<< Ciruzzo è sempre il tuo preferito? >> indaga Livia.
<< beh sì e gioca anche nella mia squadra del cuore >> conferma Olimpia.
<< provaci >> impone Livia.
<< in che senso? >>
<< in quel senso, ce n'è solo uno >> le fa notare Livia.
<< Liv >>
<< Olly, non sarei normale se non te lo consigliassi >>
<< sposato e padre di 3 figli piccoli >> le ricorda Olimpia.
<< eh beh?!, i bambini non lo devono mica sapere e poi non capirebbero >> dichiara Livia facendole braccetto.
<< beh considerata la bellezza di Jessica non mi vedrà neanche >> ammette Olimpia seguendola sugli spalti per prendere posto.
<< non mettere le mani avanti e poi sei bellissima anche tu >> risponde Livia facendole l'occhiolino.
L'allenamento è già iniziato, i ragazzi stanno facendo una partitella giusto per scaldarsi.
Le ragazze osservano attente, commentano.
Commentano i ragazzi calcisticamente ed umanamente.
<< wow Donnarumma è pazzesco >> dichiara Olimpia ipnotizzata.
<< è un portiere eccezionale >> concorda Livia.
<< ma non parlavo solo di quello >> confessa Olimpia senza rendersene conto e la sua amica le punta sorpresa gli occhi addosso.

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