*1Non sono brutta.
*2 Non sono pazza.
*3 Non sono triste.
Queste erano le tre cose che mi ripetevo ogni giorno quando ero lì, dinanzi alla causa di tutto, lo specchio, quel oggetto stupido che rifletteva la mia immagine e che mi ricordava ogni santo giorno quanto ero brutta. A volte pensavo che fosse lui a farmi diventare brutta,ma non era così, non faceva altro che riflettere la mia persona e non era sua la colpa se ero quel che ero, d'altronde non era colpa di nessuno. Ciao a tutti io sono Trisha ho appena compiuto 17 anni e questa è la storia di una ragazzina di solo 11 anni, ossia io.
"Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame? ", questa era la fatidica domanda che ponevo ogni notte prima di andare a dormire al mio piccolo specchietto che portavo sempre appreso, NON SONO PAZZA,facevo questo perché mio nonno prima di lasciarci tutti e di volare su in cielo come un angelo me lo diede in custodia e mi disse:" portalo sempre con te, che sei tu la più bella del reame, quando sarai pronta rispecchiatici che tutto attorno a te splenderà."
Passavano giorni, settimane, mesi, ma l'unica cosa che splendeva quando mi rispecchiavo era la lampadina della mia stanza. Ormai ci persi la speranza, uno specchio da un giorno all'altro non mi avrebbe mai fatto diventare più bella, brutta ero e brutta sarei stata per sempre. La mia vita sociale faceva schifo, non avevo amici, con i miei avevo un rapporto fatto di soli Buon giorno, buona notte e di si e/o no. Beh tutto questo era dovuto al fatto che fossi brutta, non per la bruttezza in se e per se ma perché avevo autostima pari a 0, perché stavo così costantemente male da chiudermi nella mia piccola sfera magica e estraniarmi dal mondo reale, e anche perché in questa nuova era parliamoci chiaro se sei bella/o sei tutto caso contrario non sei nessuno, cosa ingiusta secondo me però ok. Le più belle della scuola (le ochette) che stavano sempre assieme mi resero la vita scolastica impossibile tra insulti, minacce e ricatti, fui costretta anche a fargli da serva come se loro fossero le principesse (de sto cazzo), le detestavo così tanto, è vero, ero invidiosa della loro bellezza, ma oltre quello veramente non c'era niente da invidiare, erano(tanto per cambiare) tutte tette e labbra grandi e niente cervello. In fondo grazie a loro capii che no esisteva la perfezione, non si può avere tutto dalla vita e iniziai a convincermi che in fondo fosse meglio così, non essere Angelina Jolie ma almeno avere quel pizzico di cervello e sensibilità che serve a questo mondo. Però non persi la speranza e continuavo lo stesso a specchiarmi e a sperare che succedesse qualcosa. L'estate iniziò, e in un batter d'occhio arrivò settembre fino al primo giorno di scuola, ero più sicura di me, ero più grande, più matura, ero anche diventata più bella, appena arrivai lì, fuori ai cancelli la maggior parte dei studenti mi notarono, in parte pensavano che fossi addirittura nuova,(wow non ero poi così cambiata, avevo solamente due taglie in più a prima, avevo i capelli lunghi fino al fondo schiena e finalmente i miei mi permisero di utilizzare trucchi e di indossare capi alla moda a patto che io non esagerassi.) Chi capì chi fossi in realtà rimase stupefatto, quel momento fu uno dei più imbarazzanti della mia vita, di corsa mi recai nella mia apposita classe mentre fischi, urla e voci accompagnavano i miei passi. Mentre prima l'unica cosa che ricevevo in classe erano occhiataccie ora tutti volevano essere miei amici, ovviamente io feci finta di essere interessata a quel tipo di persone, ma la realtà è che non avrei mai e poi mai stretto amicizia con quelle persone perché? Beh in passato mi hanno sempre scartato per come fossi, quindi la loro sarebbe stata falsa amicizia, se qualcuno ti vuole veramente bene te ne vuole indipendentemente se sei brutta o bella. Finita quella lunga giornata il gruppo più popolare della scuola mi invitò a bere qualcosa con loro, fu strano, diventai strana, all'improvviso inziai anch'io a scherzare sulla fisicità delle persone che incontravamo per casa,non mi riconoscevo più, con noo c'era anche il ragazzo più figo della scuola Jonah, mi piaceva da quando avevo 10 anni e finalmente dopo tanto tempo mi rivolse la parola, mi faceva mille domande uno dopo l'altra fino alla fatidica domanda:"sei fidanzata?". Tornai a casa super felice, Jonah mi diede il suo numero, le ragazze erano così wow che non mi sentivo più ne sfigata,ne impacciata, ne brutta. Ero lì sdraiata sul mio letto mi ricordai del famoso specchietto, ero convinta che Finalmente la profezia si sarebbe avverata, e invece no, non succese niente, arrabbiata disse:"non funzioni ti odio" e lo buttai sotto il letto. Passarono tanti giorni sino a 2 Ottobre (data indimenticabile), stavo diventando sempre più popolare, Jonah divenne il mio quasi fidanzato, ma allo stesso tempo stavo diventando l'opposto di quello che fossi una volta, inziai anche a litigare quasi tutti i giorni con i miei perché pretendevo sempre soldi per restare al passo con la moda, proprio come le altre. Tutto si fermò quando una ragazzina di seconda in lacrime mi urlò contro dopo averla offesa:"Ti odio, Ma dove sta la trisha di una volta? Quella meno bella ma che aveva un grande cuore? Quella si che era bellissima, bellissima dentro, ore sei diventata un mostro."
Tornai a casa con il cuore a pezzi, aveva ragione stavo cambiando, lo sapevo, ma non riuscivo a fare niente per cambiare la situazione, ero rimasta chiusa dentro me e avevo lasciato che la malvagità mi inondasse. Ma il mattino dopo mi svegliai, ero decisa a rimettere le cose al proprio posto, indossai capi di una volta, jeans strappati e una felpa larga, buttai nel cestino quei orribili orecchini con i brillantini e rimisi il mio bel dilatatore colorato, arrivata a scuola il gruppo dei popolari mi venne incontro e mi chiese cosa stesse succedendo, a questa domanda risposi così(mentre attorno accorevano tutti:"Io non sono così, io non sono come voi, non lo sarò mai,io sono questa e non me ne frega un cazzo se sono brutta ai vostri occhi, sono bellissima, Si mi sento bellissima dentro(facendo l'occhiolino alla ragazza di seconda), e ora levatevi da mezzo brutta copia delle barbie le alternative devono passare. La maggior parte mi urlavano contro, ma mi bastavano quelle poche persone che mi avevano sempre appoggiato e che mi accettavano per quello che ero, le mie vere amiche, da questa storia ne uscii vincente, anche se Jonah il ragazzo che mi piaceva pur amandomi restò li con loro, ma mi stava bene così prima o poi avrei trovato qualcuno che mi avrebbe amato come tutti del resto. Tornai a casa soddisfatta, libera, tranquilla, era oramai sera abbracciai i miei e gli chiesi scusa per tutto, correndo per le scale felice, mi sdrai sul letto e per una mia distrazione caddi a terra dove ritrovai lo specchietto,buttato sotto al letto in precedenza,lo presi per rimetterlo al proprio posto, all'improvviso dalla finestra vidi tante stelle cadenti, una passò vicinissima a casa mia, la profezia si stava avverando,QUANDO SARAI PRONTA RISPECCHIATICI CHE TUTTO ATTORNO A TE SPLENDERÀ, e così fu, ero al settimo cielo e capii perché quel giorno non funzionò, perché la vera bellezza è quella che ognuno di noi ha dentro e che solo in casi straordinari esce fuori e abbaglia tutto e tutti con tanto amore.
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Il diario delle Pastel Goth
Teen FictionVi chiederete cosa significa Pastel Goth, beh il pastel goth è uno stile (emo, dark,punk e gotico tutti assieme con un tocco di colore pastello).Questo libro raccoglierà varie storie di varie ragazze che seguono questo stile. Ci saranno amori imposs...