Volantini

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"Come mai tutta questa gentilezza?" mi chiese abbassandosi gli occhiali.
Alzai gli occhi al cielo.
"Perché suoni bene" ammicai con una sorrisetto mentre prendevo qualcosa da mangiare.
"Quindi non per la mia simpatia?" rise.
"oh, sulla simpatia devi lavorarci ancora" scherzai.
In realtà non mi trovavo male con lui, sapevo che aveva il cuore spezzato, non gli avrei chiesto cosa fosse successo, non era il caso e non erano fatti miei.
"Verrai al Be At One sabato? Ci esibiamo" chiese.
"Si che verró, voglio proprio ascoltare le vostre canzoni e in piú Jamie mi aveva chiesto se andavo ad appendere i volantini in giro per la cittá"
Mio fratello non aveva voglia di fare nulla, ma a me non dava fastidio.
"Se ti cambi andiamo ad attaccare i volantini, aspettiamo tuo fratello" disse.
Mi guardai un secondo e notai le mie condizioni, avevo i capelli legati in uno chignon abbastanza venuto male e una maglia nera che arrivava alle mie ginocchia, non a caso la utilizzavo per dormire.
"Vado a cambiarmi" dissi prima di prendere le scale.
Lasciai liberi i miei capelli e mi misi un paio di jeans larghi e un top nero, accompagnato dal mio chiodo.
Non volevo attirare l'attenzione, mi vestivo spesso così per andare in città.

*Alex's pov*

Quando scese le scale rimasi incantato, poi ritornai alla normalitá.
Stupido idiota ti sei appena lasciato ed è la sorella del mio migliore amico, che molto probabilmente ti odia, vedi di svegliarti cazzo.
Dicevo tra me e me, eppure cerca qualcosa che mi attraeva.
Notai un messaggio sul mio cellulare, avevo paura fosse Alexa, dato che doveva rispondere all'ultimo messaggio che gli avevo inviato, ma non era lei, e tirai un sospiro di sollievo.
Era Jamie.
<Alex, mi sono fermato al locale per vedere il palco e il proprietario mi ha attaccato una birra, vieni a tirarmi fuori da qui, e vai ad attaccare i volantini> Sempre così finiva, a lasciare libera un'irresponsabile.
Nel frattempo la cookie era arrivata al piano terra.
"Oh ma mio fratello quanto ci mette a tornare?" era già nervosa, fantastico.
"Non torna, andiamo a prenderlo" scesi dalla sedia e presi il mio chiodo che era appeso all'appendiabiti. Notai che ne aveva uno uguale anche lei.
Spalancó gli occhi alla mia risposta.
"Irresponsabile di merda" sussurrò.
Sorrisi, mi faceva ridere come reagiva esattamente uguale a me.
"E tu cosa ti ridi?" disse voltandosi verso di me.
"No, nulla"

Uscimmo dalla casa e cominciammo ad andare nelle strade di Sheffield, ad appendere volantini.
Poi vedemmo una ragazza in lontananza, che stava arrivando verso di noi.
"AUDREY" urló, era carina ma non era il mio tipo e poi, era una sua amica.
"oh ciao Hal" gli sorrise la ragazza affianco a me.
Capii che era l'amica che era con lei nel locale domenica, notò che mi squadrò da testa a piedi, non capiva perché io fossi con la sua amica.
Dopo 2 minuti che mi guardava decisi di presentarmi, presi io l'iniziativa e notai che lo sguardo di Audrey non era molto felice.
"Alex Turner" strinsi la mano alla mora davanti a me.
"Haley Kirk, piacere" si presentò.
Cazzo, non poteva essere.
"Aspetta, Kirk... sei la nipote di-" stavo per finire la frase quando lei mi interrompé.
"Richard Harold Kirk, si sono io" mi disse.
"Wow è incredibile, piacere mio" sorrisi, come faceva ad essere la nipote del frontman dei Cabaret Voltaire, effettivamente era di Sheffield.
Notai uno sguardo tagliente da parte di Audrey, arrabbiato, quasi geloso, mi aveva parlato senza dire nulla.
Poi in un millesimo di secondo tornó a sorridere all'amica.
"Ora devo andare, ci vediamo ragazzi" salutó la mora facendo un'occhiolino alla cookie, che strano il linguaggio delle ragazze.

"Turner dov'è mio fratello." aveva completamente cambiato umore, come se avesse avuto paura che potessi fare del male ad Haley.
"Al Be At One" risposi e ci incamminammo verso il locale.
Il suo comportamento era strano.
Si sistemava sempre gli occhiali da sole, come per non far vedere i suoi occhi da nessuno.
"Audrey, tutto bene?" gli chiesi, ormai si era estraniata.
"Si. andiamo" mi prese un braccio e mi tirò in avanti.
Dopo altri 10 minuti di strada arrivammo davanti al locale.
"Jamie, testa di cazzo" sbraitò lei.
Era ubriaco, ed erano solo le 11.
"RAGAZZII, SIETE VENUTI INSIEME?" si, era letteralmente ubriaco.
Inutile dire che portarlo a casa fu un'impresa, si teneva attaccato tra le mie spalle e quelle di sua sorella, che gia ne aveva abbastanza.
"sapete ragazzi, siete carini insieme, sembrate anche meno teste di cazzo di quanto siete HAHAHA" ripeteva frasi come queste, non ci stava con la testa.
"sta zitto o ti giuro che ti lascio in mezzo alla strada." era arrabbiatissima e se non ci fossi stato io li probabilmente Jamie sarebbe gia morto.
"amico mio credo non ti sia bevuto solo una birra eh" iniziai a ridere.
"Alex, Alex, Alex" mi richiamó sottovoce Jamie, faceva ridere.
"Oh che vuoi" gli risposi.
"Perché sei con mia sorella?"
Mi voltai verso di lei e la sua risposta fu scuotere la testa come per dire "lascia perdere".
Arrivammo a casa e stanchi morti buttammo Jamie sul divano, ci aveva distrutto le spalle cazzo.

*Audrey's pov*

Dopo aver portato Jamie in casa, Alex mi salutó e se ne andó, probabilmente dagli altri.
Dopo quella mattina traumatizzante, mi buttai sul divano e risposi ai messaggi, uno era di Haley, palese.
<Vedi di uscire oggi, mi devi spiegare perché eri con il tizio della discoteca> a quel messaggio sorrisi, e subito dopo mi preoccupai di questo.
Avevamo molte cose in comune e sembrava che potessimo andare d'accordo.
Per una mattina avevo dimenticato Marcus e questo mi aveva fatta stare bene.
Mentre guardavo Jamie continuavo a pensare a quanto fosse pericoloso lasciarlo in giro da solo, speravo che nella band almeno uno dei quattro reggeva l'alcol.
All'improvviso il mio cellulare squilló, era Haley.
<Aprimi, sono sotto casa tua>
Odiavo quando si presentava senza avvisare, di solito lo faceva quando non le rispondevo ai messaggi.
Andai alla porta e la aprii.
"Cazzo Haley cosa ci fai qui?" gli dissi
"Beh, dobbiamo parlare e in più sono venuta per andare a pranzare, è mezzogiorno."
Uscimmo velocemente per non svegliare mio fratello.
"Audrey, tu mi devi delle spiegazioni, lo sai vero?" mi disse mentre percorrevamo le strade di Sheffield.
"Mi dici di non conoscerlo e due giorni dopo ti ci vedo insieme, mi stai prendendo in giro?" continuó la mora.
"Non ti sto prendendo in giro, l'ho conosciuto il giorno dopo, o almeno, me lo sono ritrovato in casa mia, suona nella band di mio fratello" gli spiegai.
"si, e spiegami perché prima eravate in giro insieme, dato che é un amico di tuo fratello" disse, non si metteva il cuore in pace.
"Cristo Haley siamo andati a recuperare mio fratello ubriaco in un locale" le dissi.
"Insieme?" mi domandó alzando le sopracciglia.
A quella domanda non risposi, perchè era evidente, eravamo usciti insieme o per un motivo o per un altro.
Trovammo un ristorante dove fermarci e dopo aver ordinato tornammo a parlare.
"Lui ti piace?"
A quelle parole mi bloccai, come poteva pensare che mi potesse piacere un ragazzo conosciuto il giorno prima.
"Cosa? io-non ma che dici, non mi piace, non siamo nemmeno amici" dissi.
"Cazzo Haley, vi ho visti, vi ho guardati, pensi davvero che non vi piacete? Perché non vuoi dimenticare quella merda di Marcus" la mora sospiró.
In realtà stando con Alex lo avevo dimenticato.
Non parlai per un po' quelle parole mi avevano quasi ferito, lei lo sapeva che per me dimenticare il mio ex era ed é difficile.
Dopo aver mangiato me ne tornai a casa, ne avevo abbastanza di non venir capita.
"Devo andare" dissi e mi incamminai.
Quando tornai a casa mio fratello stava ancora dormendo, quindi ne approfittai per andare a fare una doccia.
Mentre l'acqua bollente toccava il mio corpo pensavo che forse, avrei dovuto fare amicizia con Alex, anche se la mia idea su di lui me l'ero gia fatta.
Un donnaiolo che si fa la prima che capita, e non volevo essere la sua preda.
E il fatto che cominciavo a trovarlo attraente mi ricordava di quanto io fossi stupida.
Però cazzo, lo era davvero.
Dopo essermi lavata uscii dalla doccia e una voce mi chiamò dal piano di sotto, era Jamie.
"AUDREYYYY" urlò.
Scesi in accapatoio a chiedere che stava succedendo
"Stasera andiamo verso Manchester a fare un giro in città, verrà anche la ragazza di Matt, Breana, magari fate amicizia" mi disse.
"Jamie, sicuro di non essere ancora ubriaco?" gli chiesi in modo ironico
"Io? ubriaco? ma quand-" lo zittii, se n'era dimenticato, era un bene.
"Andiamo Aud, vieni?" insistette ed accettai, mi piaceva Manchester, e fare un giro con gli altri mi avrebbe fatto bene.

...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2021 ⏰

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𝐒𝐤𝐞𝐭𝐜𝐡𝐞𝐚𝐝//𝐀𝐥𝐞𝐱 𝐓𝐮𝐫𝐧𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora